Episodi di rabbia riversato sul partner

Buongiorno dottori,
vi chiedo un consulto per cercare di dipanare qualche dubbio circa la mia condizione di insoddisfazione che mi porto appresso. Questa insoddisfazione non mi fa vivere sereno e spesso mi porta ad avere pessimi atteggiamenti nei confronti delle persone a me più vicine, soprattutto con il partner, sul quale riverso, pur non ammettendolo, le mie frustrazioni.

Vorrei dunque descrivervi un episodio successo la notte scorsa e che risulta essere emblematico, per il quale vorrei un vostro gentile parere.

"Dopo una cena tranquilla tutto sembra procedere per il verso giusto; lei ha cucinato dopo avermi raggiunto al supermercato quando ho concluso la mia giornata di lavoro e nel pomeriggio si era anche premunita di sistemare la mia casa prima del mio arrivo.

Dopo cena andiamo a letto. Lei stanca mi dice che ha sonno. Io rido e torno a guardare la tv. Dopo un po’ la cerco ma lei si infastidisce e mi dice che ha solo voglia di dormire e non di essere disturbata.

La prendo male, forse voleva coccolata, ma io mi sento offeso offeso e avvilito. Comincio a essere dispettoso. Cerco di svegliarla, la scopro togliendole di dosso le lenzuola, alzo il volume della tv e accendo la luce. Lei si altera e mi dice di smetterla. Poco dopo, con le coperte ormai fuori dal letto, mi alzo e le porto con me sul divano.

Lei se la prende e allora io le dico che poteva continuare a dormire e che io sarei andato via. Mi prende le chiavi della macchina e mi dice di restare e di tornare in me. Io le dico di no, anche se in realtà non sarei andato via pur essendo molto arrabbiato. Volevo che anche lei se la prendesse e avvertisse il mio fastidio. Le ho detto anche che ci saremmo lasciati e ho continuato a farlo anche di fronte alle sue lacrime.

Alla fine mi sono addormentato nello stesso letto, ma la mattina dopo ancora non ero tranquillo. Mi ha chiesto di fare la pace e di rimettere tutto a posto, chiedendomi anche scusa per il suo presunto rifiuto, ma io ero ancora pieno di fastidio.

In realtà ogni volta che dicevo di voler continuare a non fare la pace non ce l’avevo più solo con lei. Me la prendevo per tutto quello che non mi piace di me e della mia vita. Quindi la rabbia aumentava sensibilmente. Ecco perché restavo così refrattario alle sue richieste, anche quelle più affettuose."

Cosa mi succede? Perché mi accade? Non so cosa sia, ma è una sensazione di fastidio incontrollabile che riesco a sfogare solo tirando fuori la mia rabbia nel modo descritto, anche a costo di rovinare ogni rapporto.

Grazie in anticipo
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Se ha questo tipo di reazioni per queste sciocchezze ha qualcosa che non quadra.

Il problema è capire come vive i rifiuti ogni volta, quindi non solo nel sesso.

Sinceramente diventare dispettoso alla sua età invece di accettare che l'altro non è disponibile è piuttosto infantile.


Si rivolga ad uno psichiatra dal vivo per stabilire se vi siano margini di trattamento.

Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta dottor Ruggiero.

È evidente che qualcosa non va, il punto è che non riesco a capire cosa succede in me. Praticamente mi trasformo e divento insensibile con in testa solo il mio bisogno non appagato.

Ho sempre minimizzato i miei atteggiamenti anche di fronte ad altri specialisti. Spesso mi hanno detto che si riferisce al mio bisogno di essere voluto bene .
La spiegazione può anche starci. Io cerco sempre risposte ai miei disagi, ma il problema è che trovare una soluzione non è semplice perché un conto è capire che si ha un problema, un altro è risolverlo.

Crede che in certi casi esistano strategie per risolvere il problema?

Grazie in anticipo

Cordiali saluti