Vive con noi uno zio malato di schizofrenia
Salve dottore, da parecchi mesi vive con noi uno zio malato di schizofrenia.
Volevo sapere se il desiderio di farsi mantenere dagli altri e di spendere tutta l'indennità che si percepisce della malattia in sigarette e giochi alle slot machines, di chiedere sempre soldi, di dire parecchie menzogne per ottenere soldi, di non collaborare in casa, di alzarsi e mangiare quello che vuole e quando vuole oltre a passare tutto il giorno a fumare e a guardare la televisione, di ridere ai richiami e di provare menefreghismo ed inaffettività nei confronti di noi che lo accudiamo, di essere egoista ed insensibile, siano tutti sintomi riconducibili a questa malattia oppure se questa persona si sia approfittando fin troppo della sua situazione per fare la "bella vita". Grazie anticipatamente.
Volevo sapere se il desiderio di farsi mantenere dagli altri e di spendere tutta l'indennità che si percepisce della malattia in sigarette e giochi alle slot machines, di chiedere sempre soldi, di dire parecchie menzogne per ottenere soldi, di non collaborare in casa, di alzarsi e mangiare quello che vuole e quando vuole oltre a passare tutto il giorno a fumare e a guardare la televisione, di ridere ai richiami e di provare menefreghismo ed inaffettività nei confronti di noi che lo accudiamo, di essere egoista ed insensibile, siano tutti sintomi riconducibili a questa malattia oppure se questa persona si sia approfittando fin troppo della sua situazione per fare la "bella vita". Grazie anticipatamente.
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Molte persone affette da schizofrenia si comportano in questo modo, non per loro colpa, ma perché la malattia li porta ad essere così, per cui la convivenza è difficile. Occorre stabilire regole (e tutta la famiglia deve collaborare, in modo rispettoso ma fermo) e, se c'è questa tendenza a giocare e spendere in modo irrazionale, è possibile richiedere al tribunale di gestire i soldi di vostro zio attivando l'amministratore di sostegno. Naturalmente è importante anche la terapia, che va assunta in modo continuativo.
Purtroppo la (buona) volontà è molto ridotta in questi pazienti, che si annoiano tutto il giorno se non hanno persone che li stimolano ad attività e interazioni con altre persone, come può succedere in centri diurni o in gruppi organizzati per attività sportive. Quindi passano le giornate a fumare davanti alla tv, bevendo bibite e caffè e mangiando in continuazione.
Purtroppo la (buona) volontà è molto ridotta in questi pazienti, che si annoiano tutto il giorno se non hanno persone che li stimolano ad attività e interazioni con altre persone, come può succedere in centri diurni o in gruppi organizzati per attività sportive. Quindi passano le giornate a fumare davanti alla tv, bevendo bibite e caffè e mangiando in continuazione.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 04/05/2019.
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