Problema escitalopram
Gentilissimi dottori,
Dopo due anni di cura con escitalopram (10 gocce al giorno) per un disturbo di ansia e attacchi di panico avevo deciso con lo psichiatra di provare ad eliminare gradualmente la dose scendendo prima a 5 gocce e poi a 0, il tutto abbastanza gradualmente. Dopo la sospensione non ho avuto grossi effetti collaterali a parte un po' di irritabilità immotivata per una ventina di giorni e un po' di gastrite nervosa. Dopo un mese però ho cominciato ad avere degli attacchi di panico che dopo un'altra decina di giorni sono diventati più frequenti tanto che su consiglio del mio psichiatra sto riassumendo cipralex (5 gocce al giorno per qualche giorno e poi 10). Ora io soffro di stati d'ansia dal 2013, periodo in cui ho cominciato con gli psicofarmaci e la psicoterapia. Avevo già provato una volta a smettere ma non andò bene anche perché c'erano diverse cose nella mia vita che mi creavano preoccupazioni come il fatto di non riuscire a trovare lavoro e di sentirmi spesso inadeguato. Ad oggi devo dire di aver risolto moltissimi problemi nella mia vita, nonostante le difficoltà che qualche volta possono capitare sono sempre positivo, ho trovato un lavoro stabile che mi piace e che mi ha dato grande fiducia in me stesso, per la prima volta da prima dell'adolescenza addirittura mi sono sentito veramente sereno e tranquillo. Ora proprio non capisco il perché di questi attacchi di panico e soprattutto alla luce di ciò che ho premesso volevo porre una domanda che ultimamente mi sovviene sempre più spesso: ma è davvero possibile smettere di prendere questi farmaci? Se mi sentivo così bene come non mi sono mai sentito con sole 5 gocce perché nonostante sia rimasto sempre positivo sono ricominciati questi attacchi di panico, nonostante i progressi che ho fatto negli ultimi anni? Vi chiedo scusa per la lunghezza del post ma vorrei cercare di capire qualcosa anche perché il mio psichiatra di cui comunque mi fido molto sulla durata della terapia è stato molto vago. Vi ringrazio anticipatamente per i chiarimenti che vorrete darmi.
Dopo due anni di cura con escitalopram (10 gocce al giorno) per un disturbo di ansia e attacchi di panico avevo deciso con lo psichiatra di provare ad eliminare gradualmente la dose scendendo prima a 5 gocce e poi a 0, il tutto abbastanza gradualmente. Dopo la sospensione non ho avuto grossi effetti collaterali a parte un po' di irritabilità immotivata per una ventina di giorni e un po' di gastrite nervosa. Dopo un mese però ho cominciato ad avere degli attacchi di panico che dopo un'altra decina di giorni sono diventati più frequenti tanto che su consiglio del mio psichiatra sto riassumendo cipralex (5 gocce al giorno per qualche giorno e poi 10). Ora io soffro di stati d'ansia dal 2013, periodo in cui ho cominciato con gli psicofarmaci e la psicoterapia. Avevo già provato una volta a smettere ma non andò bene anche perché c'erano diverse cose nella mia vita che mi creavano preoccupazioni come il fatto di non riuscire a trovare lavoro e di sentirmi spesso inadeguato. Ad oggi devo dire di aver risolto moltissimi problemi nella mia vita, nonostante le difficoltà che qualche volta possono capitare sono sempre positivo, ho trovato un lavoro stabile che mi piace e che mi ha dato grande fiducia in me stesso, per la prima volta da prima dell'adolescenza addirittura mi sono sentito veramente sereno e tranquillo. Ora proprio non capisco il perché di questi attacchi di panico e soprattutto alla luce di ciò che ho premesso volevo porre una domanda che ultimamente mi sovviene sempre più spesso: ma è davvero possibile smettere di prendere questi farmaci? Se mi sentivo così bene come non mi sono mai sentito con sole 5 gocce perché nonostante sia rimasto sempre positivo sono ricominciati questi attacchi di panico, nonostante i progressi che ho fatto negli ultimi anni? Vi chiedo scusa per la lunghezza del post ma vorrei cercare di capire qualcosa anche perché il mio psichiatra di cui comunque mi fido molto sulla durata della terapia è stato molto vago. Vi ringrazio anticipatamente per i chiarimenti che vorrete darmi.
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Una volta fatti tentativi di riduzione con conseguenti ricadute sintomatologiche è opportuno considerare che la terapia sia continuativa per tempi più lunghi dei precedenti.
Alcune persone presentano uno squilibrio recettoriale tale che la terapia deve essere mantenuta lungamente.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Alcune persone presentano uno squilibrio recettoriale tale che la terapia deve essere mantenuta lungamente.
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Utente
Gentile dottore, grazie per la risposta. Sono tuttavia 3 giorni che assumo 5 gocce di escitalopram al giorno oltre Xanax 0.5 RP. Mi è però venuto un senso di nausea e inappetenza nonostante non abbia mangiato niente tutto il giorno fatta eccezione per una banana che ho mandato giù a fatica. Volevo chiedere visto che mi hanno detto che questi sintomi possono capitare all'inizio del trattamento (così come mi erano capitati contestualmente alla sospensione) quanto dovrebbero metterci a passare perché il fatto di non riuscire a mangiare e questa inappetenza mi preoccupano. Mi scuso per l'insistenza ma mi sento veramente male in questo periodo. Avessi saputo che avrei avuto tutti questi problemi in seguito alla sospensione del farmaco non avrei smesso affatto.
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Utente
Buongiorno dottore, la nausea come previsto è passata e oggi sarei al terzo giorno di dose piena (10 gocce). L'unico problema è che mi sono svegliato con il battito accelerato (sui 100, quando il mio battito normale è sui 65/70); premettendo che oggi pomeriggio cerco di contattare lo specialista e che ho effettuato la visita cardiologica che è andata bene 4 o 5 giorni fa, lei crede che questo sintomo possa derivare dall'escitalopram o più dall'ansia?
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Utente
Salve, chiedo scusa se approfitto ancora della vostra pazienza ma questa notte mi è capitata una cosa che mi ha molto turbato: mi sono svegliato con la gamba destra totalmente addormentata dal gluteo alle dita del piede, Un cosa che qualche volta mi è capitata stando seduto male ma non dormendo nella mia consueta posizione. Dopo essermi svegliato un po' in ansia per la cosa mi è passato dopo qualche minuto. Mi chiedevo se ci fosse la possibilità che sia un effetto collaterale del cipralex oppure no, considerando che oggi sono al nono giorno di terapia a dose piena. Sarebbe opportuno parlarne con il curante?
Vi ringrazio sempre in anticipo per il tempo dedicatomi.
Vi ringrazio sempre in anticipo per il tempo dedicatomi.
[#6]
Utente
Salve dottori,
vi scrivo per avere un parere sul cambio di terapia che sto affrontando. Poiché il cipralex mi crea problemi di natura sessuale, il mio psichiatra mi ha consigliato di passare al trittico scalando gradualmente il cipralex. Il problema è che sono 2 giorni che assumo trittico 75 la sera (oltre a 10 gocce di cipralex al mattino e 1mg di xanax RP) ma ho avvertito un calo della pressione che stamattina era sui 98max e 64min, mentre di solito ho 120/70; inoltre ho la sensazione di non riuscire a respirare bene anche se mi dicono che questa sensazione possa essere collegata all'ansia. Voi cosa ne pensate? È vero che il trittico non dà problemi sessuali e può dare questi effetti collaterali I primi giorni?
vi scrivo per avere un parere sul cambio di terapia che sto affrontando. Poiché il cipralex mi crea problemi di natura sessuale, il mio psichiatra mi ha consigliato di passare al trittico scalando gradualmente il cipralex. Il problema è che sono 2 giorni che assumo trittico 75 la sera (oltre a 10 gocce di cipralex al mattino e 1mg di xanax RP) ma ho avvertito un calo della pressione che stamattina era sui 98max e 64min, mentre di solito ho 120/70; inoltre ho la sensazione di non riuscire a respirare bene anche se mi dicono che questa sensazione possa essere collegata all'ansia. Voi cosa ne pensate? È vero che il trittico non dà problemi sessuali e può dare questi effetti collaterali I primi giorni?
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.6k visite dal 01/05/2019.
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