Ripresa cura venlafaxina
Salve dottori,
Sono circa 5 anni che assumo venlafaxina, a causa di una iniziale depressione ansiosa, successivamente poi ho scoperto assieme al mio psichiatra, di essere anche un grande ipocondriaco, cioe che se non mi quadra qualcosa, che secondo me potrebbe essere pericolosa, inizio a preoccuparmi e a focalizzare il proprio pensiero solo su quello. Negli anni però, i miglioramenti sono stati tanti, ho condotto una vita normale e ho fatto anche delle sedute di psicoterapia, che si sono dimostrate utili. Ad oggi, a causa di un nuovo evento casuale, ho riscontrato un forte stato d'ansia, (irrequietezza, mancanza di appetito, insonnia, pensiero sempre a ciò che mi è accaduto), psicologicamente ho cercato di reagire e staccarmi dal circolo vizioso del pensiero ossessivo e in buona parte ci sono riuscito, ma non del tutto. Con il mio psichiatra stavamo cercando di eliminare il farmaco totalmente, ero arrivato ad assumere meno di 37.5 mg di venlafaxina al di, cioè quasi nulla, da inizio anno circa. Dopo aver allertato il medico per descrivere la situazione, ha subito detto che per ristabilirmi e contrastare questa situazione sarei dovuto tornare ai 150mg, il prima possibile. Io ho chiesto se potessi iniziare da subito, senza dosaggi graduali al rialzo e mi ha detto che avrei potuto provare, in base anche alle esperienze passate. Io ho iniziato due giorni fa, subito con i 150 mg RP al mattino e sin dai primi due giorni miglioramenti: ansia molto abbassata (non del tutto), appetito leggermente migliorato, umore discretamente migliorato, ma noto che non riesco a dormire il pomeriggio, quando io l'ho sempre fatto e la mattina una volta sveglio, non riesco a prendere sonno, quando invece prima non era un problema, in più avverto una leggera ansia strisciante, forse derivante dal pensiero che non va via totalmente, con difficoltà ovviamente per lo studio, ma anche nel rimanere tranquillo a casa anche per giocare al PC ad esempio, infatti preferisco uscire. Volevo sapere dottori, nonostante il mio organismo conosca bene la molecola, l'insonnia pomeridiana e lievemente notturna, può essere dovuta ad un incremento sostanzioso della dose? Per la remissione totale dei sintomi, quanto dovrei aspettare, nonostante la molecola non sia nuova al mio organismo ? Grazie in anticipo.
Sono circa 5 anni che assumo venlafaxina, a causa di una iniziale depressione ansiosa, successivamente poi ho scoperto assieme al mio psichiatra, di essere anche un grande ipocondriaco, cioe che se non mi quadra qualcosa, che secondo me potrebbe essere pericolosa, inizio a preoccuparmi e a focalizzare il proprio pensiero solo su quello. Negli anni però, i miglioramenti sono stati tanti, ho condotto una vita normale e ho fatto anche delle sedute di psicoterapia, che si sono dimostrate utili. Ad oggi, a causa di un nuovo evento casuale, ho riscontrato un forte stato d'ansia, (irrequietezza, mancanza di appetito, insonnia, pensiero sempre a ciò che mi è accaduto), psicologicamente ho cercato di reagire e staccarmi dal circolo vizioso del pensiero ossessivo e in buona parte ci sono riuscito, ma non del tutto. Con il mio psichiatra stavamo cercando di eliminare il farmaco totalmente, ero arrivato ad assumere meno di 37.5 mg di venlafaxina al di, cioè quasi nulla, da inizio anno circa. Dopo aver allertato il medico per descrivere la situazione, ha subito detto che per ristabilirmi e contrastare questa situazione sarei dovuto tornare ai 150mg, il prima possibile. Io ho chiesto se potessi iniziare da subito, senza dosaggi graduali al rialzo e mi ha detto che avrei potuto provare, in base anche alle esperienze passate. Io ho iniziato due giorni fa, subito con i 150 mg RP al mattino e sin dai primi due giorni miglioramenti: ansia molto abbassata (non del tutto), appetito leggermente migliorato, umore discretamente migliorato, ma noto che non riesco a dormire il pomeriggio, quando io l'ho sempre fatto e la mattina una volta sveglio, non riesco a prendere sonno, quando invece prima non era un problema, in più avverto una leggera ansia strisciante, forse derivante dal pensiero che non va via totalmente, con difficoltà ovviamente per lo studio, ma anche nel rimanere tranquillo a casa anche per giocare al PC ad esempio, infatti preferisco uscire. Volevo sapere dottori, nonostante il mio organismo conosca bene la molecola, l'insonnia pomeridiana e lievemente notturna, può essere dovuta ad un incremento sostanzioso della dose? Per la remissione totale dei sintomi, quanto dovrei aspettare, nonostante la molecola non sia nuova al mio organismo ? Grazie in anticipo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero
Psichiatra, Psicoterapeuta
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Il farmaco non crea alcun ricordo nell’organismo per cui una volta sospeso va reintrodotto in modo appropriato.
L’aumento di dose impiegherà i tempi previsti per il raggiungimento di un compenso.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
L’aumento di dose impiegherà i tempi previsti per il raggiungimento di un compenso.
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Utente
Grazie per la celere risposta dottore,
Quindi i tanti sbadigli, la sonnolenza e l'insonnia, possono essere effetti collaterali iniziali del farmaco? Perché io mi sento abbastanza disteso e vogliosi di riposare, ma non riesco proprio ad addormentarmi il pomeriggio e la mattina mi sveglio abbastanza presto senza riuscire a riaddornentarmi.
Quindi i tanti sbadigli, la sonnolenza e l'insonnia, possono essere effetti collaterali iniziali del farmaco? Perché io mi sento abbastanza disteso e vogliosi di riposare, ma non riesco proprio ad addormentarmi il pomeriggio e la mattina mi sveglio abbastanza presto senza riuscire a riaddornentarmi.
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Utente
Grazie dottore,
La situazione come le ho detto sembra molto migliorata, tranne un appetito e un' energia da ritrovare a pieno, perché non al massimo.
Mi meraviglia un po' il fatto dell'insonnia, perché in passato è capitato di passare da lunghi periodi di 75 o 37.5 a 150 mg, senza alcun effetto collaterale. Ciò che posso pensare è che questa volta sia passato da una dose ancora più inferiore ai 37.5mg a 150mg, scatenando insonnia come effetto collaterale, che ricordo di aver avuto in passato alle primissime assunzioni di venlafaxina.
La situazione come le ho detto sembra molto migliorata, tranne un appetito e un' energia da ritrovare a pieno, perché non al massimo.
Mi meraviglia un po' il fatto dell'insonnia, perché in passato è capitato di passare da lunghi periodi di 75 o 37.5 a 150 mg, senza alcun effetto collaterale. Ciò che posso pensare è che questa volta sia passato da una dose ancora più inferiore ai 37.5mg a 150mg, scatenando insonnia come effetto collaterale, che ricordo di aver avuto in passato alle primissime assunzioni di venlafaxina.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.9k visite dal 29/04/2019.
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