Vertigini - Ricaduta dopo sospensione?
Buongiorno,
vorrei porre alla vostra attenzione un quesito su un problema che mi sta rendendo la vita particolarmente difficile.
E' iniziato tutto la scorsa estate: ho iniziato ad avvertire delle vertigini soprattutto mentre camminavo quindi una sensazione di sbandamento, instabilita' e testa leggera in posizione eretta e quasi niente da seduta, meno ancora da sdraiata. Dopo vari esami (Tac, esami del sangue, ECG, potenziali evocati, prove audiometriche) dove non e' stato riscontrato niente di anomalo, l'otorino si orienta verso un problema emotivo/da somatizzazione d'ansia, forse derivato da un periodo stressante e come conseguenza di un cambiamento nella mia vita che mi ha un po' destabilizzato.
La terapia prescritta e' stata Citalopram gocce, partendo da 2 fino ad arrivare e stabilizzarmi ad 8 gocce al giorno. Ho seguito la cura e sono stata bene, l'ultimo periodo stavo veramente bene, ma (non so perche') ho molto sottovalutato l'efficacia del farmaco e ho attribuito il mio benessere al fatto che le vertigini fossero sparite perche' era passato un po' di tempo e dovevano comunque sparire da sole e pensavo erroneamente che il Citalopram mi fosse servito solo per "stare piu' tranquilla" e non che quella fosse probabilmente proprio la ragione del mio ritrovato equilibrio. Ho fatto quindi un errore madornale e ho deciso autonomamente di smettere di assumere il farmaco dopo meno di 3 mesi dall'inizio della cura e in modo abbastanza veloce (in una settimana ho scalato tutto).
Ho quindi avuto i tipici sintomi da sospensione, soprattutto nausea e sensazione di scosse elettriche, passati regolarmente in 10 giorni circa. Successivamente un mese circa dopo l'ultima goccia assunta, e' ritornato tutto e peggio di prima. Capogiri ora anche da seduta, addirittura da sdraiata anche se sono sul divano a vedere la tv, una ripresa dell'instabilita' anche mentre cammino, insomma peggio di prima.
Ora vista la situazione, mi chiedo:
1) la sintomatologia che avverto e' una ricaduta del sintomo originale, curato evidentemente male perche' ho assunto il farmaco per un brevissimo periodo (3 mesi)?
2) ho gia' aspettato per vedere l'evolversi della situazione e sono gia' passati 3 mesi, senza alcun risultato, i sintomi non sono regrediti neanche un po', anzi a volte peggiorano ulteriormente. Non ho altra scelta se non quella di riprendere il farmaco e seguirne l'assunzione in modo corretto?
3) Potrei avere dei problemi nel riassumere il farmaco dopo una sospensione di quasi 5 mesi?
Spero proprio che mi potete dare un vostro consiglio e vi ringrazio in anticipo
vorrei porre alla vostra attenzione un quesito su un problema che mi sta rendendo la vita particolarmente difficile.
E' iniziato tutto la scorsa estate: ho iniziato ad avvertire delle vertigini soprattutto mentre camminavo quindi una sensazione di sbandamento, instabilita' e testa leggera in posizione eretta e quasi niente da seduta, meno ancora da sdraiata. Dopo vari esami (Tac, esami del sangue, ECG, potenziali evocati, prove audiometriche) dove non e' stato riscontrato niente di anomalo, l'otorino si orienta verso un problema emotivo/da somatizzazione d'ansia, forse derivato da un periodo stressante e come conseguenza di un cambiamento nella mia vita che mi ha un po' destabilizzato.
La terapia prescritta e' stata Citalopram gocce, partendo da 2 fino ad arrivare e stabilizzarmi ad 8 gocce al giorno. Ho seguito la cura e sono stata bene, l'ultimo periodo stavo veramente bene, ma (non so perche') ho molto sottovalutato l'efficacia del farmaco e ho attribuito il mio benessere al fatto che le vertigini fossero sparite perche' era passato un po' di tempo e dovevano comunque sparire da sole e pensavo erroneamente che il Citalopram mi fosse servito solo per "stare piu' tranquilla" e non che quella fosse probabilmente proprio la ragione del mio ritrovato equilibrio. Ho fatto quindi un errore madornale e ho deciso autonomamente di smettere di assumere il farmaco dopo meno di 3 mesi dall'inizio della cura e in modo abbastanza veloce (in una settimana ho scalato tutto).
Ho quindi avuto i tipici sintomi da sospensione, soprattutto nausea e sensazione di scosse elettriche, passati regolarmente in 10 giorni circa. Successivamente un mese circa dopo l'ultima goccia assunta, e' ritornato tutto e peggio di prima. Capogiri ora anche da seduta, addirittura da sdraiata anche se sono sul divano a vedere la tv, una ripresa dell'instabilita' anche mentre cammino, insomma peggio di prima.
Ora vista la situazione, mi chiedo:
1) la sintomatologia che avverto e' una ricaduta del sintomo originale, curato evidentemente male perche' ho assunto il farmaco per un brevissimo periodo (3 mesi)?
2) ho gia' aspettato per vedere l'evolversi della situazione e sono gia' passati 3 mesi, senza alcun risultato, i sintomi non sono regrediti neanche un po', anzi a volte peggiorano ulteriormente. Non ho altra scelta se non quella di riprendere il farmaco e seguirne l'assunzione in modo corretto?
3) Potrei avere dei problemi nel riassumere il farmaco dopo una sospensione di quasi 5 mesi?
Spero proprio che mi potete dare un vostro consiglio e vi ringrazio in anticipo
[#1]
Gentile Utente,
la cosa più logica sarebbe quella di riprendere la terapia nelle stesse modalità con le quali l'aveva assunta al primo episodio; usare la stessa molecola garantisce in qualche modo sui risultati, non dovrebbero esserci problemi particolari se non ci sono stati la prima volta.
Ma non si comprende chi le ha fatto la prescrizione dell'antidepressivo, in quanto è importante che la prescrizione di un farmaco di questo tipo sia preceduta da una accurata visita specialistica psichiatrica che definisca la diagnosi e contestualizzi l'episodio, programmi correttamente la terapia e gestica nel tempo il tutto,
Saluti
la cosa più logica sarebbe quella di riprendere la terapia nelle stesse modalità con le quali l'aveva assunta al primo episodio; usare la stessa molecola garantisce in qualche modo sui risultati, non dovrebbero esserci problemi particolari se non ci sono stati la prima volta.
Ma non si comprende chi le ha fatto la prescrizione dell'antidepressivo, in quanto è importante che la prescrizione di un farmaco di questo tipo sia preceduta da una accurata visita specialistica psichiatrica che definisca la diagnosi e contestualizzi l'episodio, programmi correttamente la terapia e gestica nel tempo il tutto,
Saluti
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 29/04/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Allergia ai farmaci
Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.