Una fortissima depressione caratterizzata
Salve, sono un uomo di 35 anni, alto 170 cm e peso 66 kg. Fumo 8 sigarette al giorno e non bevo alcol. A seguito di un evento molto spiacevole ad agosto 2018 sono caduto in una fortissima depressione caratterizzata da fortissima ansia (senza attacchi di panico), insonnia e disturbo ossessivo (relativo a questo evento, cioè continui pensieri intrusivi su questo evento). Ad inizio febbraio mi sono rivolto ad uno psichiatra il quale mi ha prescritto Paroxetina 20 mg la mattina, Olanzapina 2,5 mg la sera e En 13 gocce due volte al giorno. Ora dopo quasi 3 mesi con questa cura (le En le ho tolte da 35 giorni e da sei giorni mi è stato aggiunto il buspirone 10 mg due volte al giorno) purtroppo non mi sento ancora bene, fortunatamente l'insonnia è stata risolta, dormo anche tanto, 10 ore di fila con massimo 2 risvegli, mentre prima dormivo massimo 4 ore e con risvegli frequenti. L'ansia è diminuita ma non scomparsa del tutto (tra l'altro mi sembra che sia più l'olanzapina e non la Paroxetina a dare qualche beneficio, infatti dopo due mesi abbiamo provato a togliere l'olanzapina e non è andato per nulla bene, dopo tre giorni ho iniziato a riprenderla alla dose di 2,5mg). Purtroppo invece a livello di disturbo ossessivo e di depressione i risultati sono ancora piuttosto deludenti, un po' la situazione è migliorata ma più che altro questo miglioramento è stato una conseguenza del miglioramento del sonno e dell'ansia, però mi sento molto giù di morale, l'ossessione sempre presente e tanta apatia, zero voglia di fare, faccio le cose quotidiane solo perché devo farle ma senza alcun piacere, in queste condizioni non so se riuscirei ad intraprendere di nuovo un'attività lavorativa. Il mio psichiatra con il quale dovrei avere un incontro tra un paio di mesi mi ha fatto capire che eventualmente mi aumenterà o la dose di Paroxetina (da portare a 30 mg) oppure la dose di Olanzapina (da portare a 5 mg).
Secondo voi potrebbe essere una strategia corretta? Ci sono margini di miglioramento con questi farmaci oppure forse è meglio passare ad altro? Navigando un po' su internet ho letto che la fluvoxamina oppure l'anafranil sono farmaci efficaci per trattare i pensieri intrusivi.
E cosa ne pensate dell'Olanzapina? Solitamente è utile per questi disturbi?
E l'aggiunta del Buspirone invece? Potrebbe aiutare in qualche modo?
Secondo voi potrebbe essere una strategia corretta? Ci sono margini di miglioramento con questi farmaci oppure forse è meglio passare ad altro? Navigando un po' su internet ho letto che la fluvoxamina oppure l'anafranil sono farmaci efficaci per trattare i pensieri intrusivi.
E cosa ne pensate dell'Olanzapina? Solitamente è utile per questi disturbi?
E l'aggiunta del Buspirone invece? Potrebbe aiutare in qualche modo?
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Quindi l'olanzapina è stata efficace per quanto concerne la componente ansiosa del suo disturbo (compresi sonno ed immagino appetito) mentre l'umore, su cui doveva agire la paroxetina, si è scarsamente modificato.
L'idea del suo specialista di incrementare la dose della paroxetina sembra essere valida. In caso di persistente inefficacia l'approccio più logico sarebbe di passare ad altra categoria di antidepressivi (ma non il buproprione).
Auguri
L'idea del suo specialista di incrementare la dose della paroxetina sembra essere valida. In caso di persistente inefficacia l'approccio più logico sarebbe di passare ad altra categoria di antidepressivi (ma non il buproprione).
Auguri
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
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Utente
La ringrazio tanto per la risposta Dottor Carbonetti. Si effettivamente l'Olanzapina è stata molto efficace sia sull'insonnia, sia sull'ansia (anche se questa non è scomparsa del tutto) e anche per quanto concerne l'appetito. Infatti sono aumentato di 4 kg però avendo precedentemente perso peso per il momento non è un problema, anzi... Purtroppo la Paroxetina invece non ha fatto molto sull'amore e sul disturbo ossessivo (pensiero ancora costantemente intrusivo). Speriamo che con l'introduzione del Buspirone ed eventualmente con l'aumento del dosaggio della Paroxetina le cose migliorino. Però sinceramente sono un po' sfiduciato, non per lo psichiatra, ma più che altro perché mi sembra inconcepibile (sicuramente per il fatto di non essere un esperto del funzionamento di questi farmaci) come un farmaco possa riuscire a curare questo disturbo, cioè magari potrebbe riuscire senza dubbio a migliorare l'umore, ma bloccare i pensieri mi sembra impossibile. Spero vivamente di sbagliarmi.
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Utente
Volevo chiederle un'altra cosa, sto utilizzando i farmaci generici sia Paroxetina e sia Olanzapina. Ho letto che questi farmaci possono avere fino al 20% in meno di biodisponibilità, potrebbe influire questa cosa? Se si, conviene acquistare gli originali? Anche se purtroppo costano di più..
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A mio avviso gli originali sono più efficaci, ma questa è un'idea mia, magari altri possono pensarla diversamente. Si tratta comunque soltanto di aumentare le dosi del generico, nel caso in cui non vi sia la risposta attesa.
Riguardo a quelli che lei chiama "pensieri intrusivi" forse non sono idee ossessive ma "idee prevalenti", sostenute dall'umore depressivo. In ogni caso la cura è la stessa, e confermo che gli antidepressivi sono efficaci.
Riguardo a quelli che lei chiama "pensieri intrusivi" forse non sono idee ossessive ma "idee prevalenti", sostenute dall'umore depressivo. In ogni caso la cura è la stessa, e confermo che gli antidepressivi sono efficaci.
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Utente
La ringrazio Dottore. Oggi ho contattato il mio psichiatra e mi ha detto di aumentare la Paroxetina a 30 mg (l'Olanzapina invece di mantenerla a 2,5 anche se mi ha fatto capire che la dose è ancora un po' bassa) e di risentirci tra due settimane. Speriamo bene.. Vi aggiornerò sull'evoluzione. Grazie di nuovo.
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Utente
Buongiorno Dottore, sono passati 9 giorni dall'aumento della Paroxetina a 30 mg, però purtroppo ancora non vedo miglioramenti, forse è ancora presto? Devo attendere almeno 4 settimane per valutare l'effetto dell'aumento del dosaggio? Inoltre mi è ritornata una certa ansia e quindi da due giorni mi è stato tolto il Buspirone e mi è stato prescritto il trittico 75 mg a rilascio prolungato da assumere la sera. Devo dire che già da subito l'ansia è diminuita molto. Nella sua esperienza crede che possa essere un buon farmaco il trittico per il mio disturbo? Oppure come le benzodiazepine tende a perdere efficacia con il tempo e a sviluppare quindi tolleranza?
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Utente
Grazie per la risposta Dottore. Speriamo funzioni a 30 mg, anche perché oltre i 50 mg credo non si possa andare e sinceramente passare ad un altro antidepressivo con tutti gli effetti collaterali iniziali è dura. Per quanto riguarda invece gli effetti collaterali del trittico, per il momento sto riscontrando solo stitichezza. Di solito è una cosa momentanea che tende a scemare col tempo oppure vuol dire che sono intollerante e quindi rimarrà sempre? In quest'ultimo caso purtroppo sarebbe un vero problema..
[#12]
Utente
Salve Egregio Dr. Carbonetti. Fortunatamente il problema della stipsi si è risolto. Per quanto riguarda l'ansia e il sonno va bene. Mentre per quanto riguarda l'umore e quei "pensieri prevalenti", nonostante l'aumento della Paroxetina a 30 mg già da un mese, va un po' meglio ma purtroppo ancora non è soddisfacente. Tra un mese ho l'incontro con il mio psichiatra e deciderà cosa fare (ulteriore aumento della Paroxetina oppure dell'Olanzapina oppure del Trittico oppure ancora un cambio di terapia, non so...). Posso chiederle se nella sua esperienza i triciclici nonostante siano dei farmaci datati, risultino essere ancora quelli più efficaci per depressione e disturbi ossessivi? Io sinceramente da quello che ho potuto leggere in rete penso proprio di si. Però magari il mio Dottore essendo molto giovane forse non li prende in considerazione. Onestestame se la cura con ssri e compagni non dovesse portare risultati soddisfacenti, sarei anche disposto a passare ai tca, nonostante teoricamente possano portare più effetti collaterali.
[#13]
Utente
Posso chiederle un'altra cosa? Visto che in genere i farmaci possono influire sulle funzionalità epatiche, potrei assumere integratori di Cardo Mariano per depurare il fegato? Premetto che oltre ai farmaci succitati, sto assumendo sotto consiglio del medico anche integratori di omega 3. Il Cardo Mariano lo posso assumere tranquillamente oppure potrebbe fare interazione con ciò che assumo attualmente?
[#14]
I triciclici, soprattutto la clorimipramina che può essere usata anche per via parenterale (cioè per via intramuscolare o per infusione intravenosa), sono sicuramente più efficaci rispetto agli antidepressivi più moderni, ma hanno maggiori effetti collaterali. Vanno quindi usati da medici esperti.
Confesso la mia ignoranza riguardo al cardo mariano. Ho però consultato la rete per conoscerne i principi attivi, e posso dire che non vi dovrebbero essere interazioni con gli antidepressivi,
Ottimi gli omega-3 ,dovrebbero far parte di tutti i protocolli antidepressivi.
Confesso la mia ignoranza riguardo al cardo mariano. Ho però consultato la rete per conoscerne i principi attivi, e posso dire che non vi dovrebbero essere interazioni con gli antidepressivi,
Ottimi gli omega-3 ,dovrebbero far parte di tutti i protocolli antidepressivi.
[#16]
Utente
Salve Egregio Dr. Paolo Carbonetti,
visto che la situazione non è migliorata molto, oggi ho contattato il mio Dottore, mi ha detto (in attesa della prossima visita tra una quindicina di giorni) di provare ad aumentare l'Olanzapina a 5 mg (2,5 mg ogni 12 ore) per 5 giorni e vedere come va, se va meglio, continuare così, altrimenti riportarla a 2,5. Sinceramente sono un po' titubante, secondo lei potrebbe essere una scelta giusta? Oppure forse sarebbe stato meglio provare ad aumentare ulteriormente la Paroxetina?
Posso chiederle inoltre se la Quetiapina a rilascio prolungato potrebbe essere un valido sostituto dell'Olanzapina (farmaco nel mio caso molto efficace per il sonno e per l'ansia)? Chiedo questo perché sono un po' preoccupato dell'aumento di peso (sono aumentato 7 kg in 4 mesi e mezzo) e della possibile insorgenza del Diabete. Ho letto che la Quetiapina è più tranquilla su questi effetti collaterali. Naturalmente non farei assolutamente nulla di testa mia ma eventualmente ne potrei discutere con il mio Dottore alla prossima visita.
visto che la situazione non è migliorata molto, oggi ho contattato il mio Dottore, mi ha detto (in attesa della prossima visita tra una quindicina di giorni) di provare ad aumentare l'Olanzapina a 5 mg (2,5 mg ogni 12 ore) per 5 giorni e vedere come va, se va meglio, continuare così, altrimenti riportarla a 2,5. Sinceramente sono un po' titubante, secondo lei potrebbe essere una scelta giusta? Oppure forse sarebbe stato meglio provare ad aumentare ulteriormente la Paroxetina?
Posso chiederle inoltre se la Quetiapina a rilascio prolungato potrebbe essere un valido sostituto dell'Olanzapina (farmaco nel mio caso molto efficace per il sonno e per l'ansia)? Chiedo questo perché sono un po' preoccupato dell'aumento di peso (sono aumentato 7 kg in 4 mesi e mezzo) e della possibile insorgenza del Diabete. Ho letto che la Quetiapina è più tranquilla su questi effetti collaterali. Naturalmente non farei assolutamente nulla di testa mia ma eventualmente ne potrei discutere con il mio Dottore alla prossima visita.
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Utente
Buongiorno Egregio Dr. Carbonetti. Ieri sono andato a controllo e il mio Psichiatra ha deciso di mantenere Olanzapina 2,5 mg da assumere la sera, Trittico rp da diminuire da 75 mg a 50 mg sempre la sera e Paroxetina da 30 mg aumentata a 40 mg in due somministrazioni, 20 mg a colazione e 20 mg a pranzo. Mi ha visto un po' migliorato (soprattutto ansia e insonnia), ma con quel disturbo ossessivo ancora presente. Mi ha detto che questo ulteriore aumento della Paroxetina, come effetti positivi dovrebbe far diminuire quel pensiero ossessivo (e quindi di conseguenza portare dei benefici anche sulla depressione), mentre come effetti negativi potrebbe farmi sentire molto euforico, con tanta energia, come se nulla fosse successo, ha usato il termine di "super eroe", e in questo caso di ricontattarlo immediatamente. Onestamente io gli ho risposto: magari mi facesse sentire così!!!! Però lui mi ha detto che non va bene e che anzi è molto pericoloso..
1) Che ne pensa di queste considerazioni?
2) Per quanto riguarda la terapia farmacologica potrebbe aiutarmi questo ulteriore aumento della Paroxettina?
3) Quanto dovrei attendere per vedere i risultati? Sempre 3-4 settimane?
4) Purtroppo ho dimenticato di chiedere al mio Dottore una cosa riguardo a un mio dubbio, praticamente con la Paroxetina sin dall'inizio non ho mai avuto nessun effetto collaterale (nemmeno sulla sfera sessuale che a quanto ho potuto notare leggendo in rete, quelli sulla sfera sessuale sono una costante), neanche ieri e oggi che la sto assumendo a 40 mg, quindi credo una dose medio-alta. Potrebbe questo essere un segnale che questo farmaco forse su di me non faccia effetto?
Grazie di cuore e i miei più Cordiali saluti.
1) Che ne pensa di queste considerazioni?
2) Per quanto riguarda la terapia farmacologica potrebbe aiutarmi questo ulteriore aumento della Paroxettina?
3) Quanto dovrei attendere per vedere i risultati? Sempre 3-4 settimane?
4) Purtroppo ho dimenticato di chiedere al mio Dottore una cosa riguardo a un mio dubbio, praticamente con la Paroxetina sin dall'inizio non ho mai avuto nessun effetto collaterale (nemmeno sulla sfera sessuale che a quanto ho potuto notare leggendo in rete, quelli sulla sfera sessuale sono una costante), neanche ieri e oggi che la sto assumendo a 40 mg, quindi credo una dose medio-alta. Potrebbe questo essere un segnale che questo farmaco forse su di me non faccia effetto?
Grazie di cuore e i miei più Cordiali saluti.
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1-2) Concordo. L'aumento della paroxetina dovrebbe farla sentire meglio. Quando si usano dosi alte di antidepressivi il rischio del viraggio in ipomania o mania è sempre da considerarsi. Il suo medico ha fatto bene ad avvertirla.
3) Il tempo di latenza dovrebbe essere minore rispetto a quello di inizio terapia.
4) Effettivamente spesso veniamo guidati proprio dalla presenza e dalla importanza degli effetti collaterali per capire se una cura "arriva". Ma non è una regola, e non ci stia a pensare.
3) Il tempo di latenza dovrebbe essere minore rispetto a quello di inizio terapia.
4) Effettivamente spesso veniamo guidati proprio dalla presenza e dalla importanza degli effetti collaterali per capire se una cura "arriva". Ma non è una regola, e non ci stia a pensare.
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Utente
Salve gentile Dr. Carbonetti. Oggi sono stato dal mio medico per controllo. Sinceramente sono uscito piuttosto scoraggiato perché mi ha detto che devo lavorare su me stesso per cambiare il mio carattere e che i farmaci non possono fare più di così, mi aspettavo invece che i farmaci potessero curare. Anche sforzandomi di non pensare e fare altro purtroppo ho ancora questo pensiero fisso (che è una cosa reale e non inventata dalla mia testa) e questa paura e mi sento quindi molto depresso e demotivato a fare qualsiasi cosa. Speravo che i farmaci potessero un po' spegnere questa mia paura e tirarmi un po' su per avere quindi la forza e la motivazione di fare (motivazione e voglia che d'altronde avevo prima che mi succedesse questa cosa). Comunque alla fine ha deciso di scalare la Paroxetina a 30 mg (io avrei preferito provare con un altro farmaco) e il trittico a 50 mg, e di aumentare l'Olanzapina a 5 mg, dicendomi che quest'ultimo è più efficace sulle ossessioni rispetto agli altri due. Di risentirci tra 15 giorni ed eventualmente aumenterà l'olanzapina a 10 mg.
1) Cosa ne pensa? Non è una dose eccessiva per il mio disturbo? Ho paura degli effetti collaterali (eccessivo aumento di peso, diabete, discinesia tardiva ecc..) con questa dose massiccia. Inoltre già dormo 12 ore, con questo aumento non rischierei di dormire ancora di più?
2) Sarebbe meglio assumerla in un'unica somministrazione oppure 2,5 la sera e 2,5 la mattina?
3) Il Dottore mi ha parlato anche del Risperidone viste le mie preoccupazioni sull'olanzapina, però a me sinceramente sembra ancora più pesante sul peso e sulla discinesia tardiva. Gli ho parlato della quetiapina (che assume mio fratello alla dose di 800 mg rp al giorno senza alcun problema) però mi ha confermato l'olanzapina
1) Cosa ne pensa? Non è una dose eccessiva per il mio disturbo? Ho paura degli effetti collaterali (eccessivo aumento di peso, diabete, discinesia tardiva ecc..) con questa dose massiccia. Inoltre già dormo 12 ore, con questo aumento non rischierei di dormire ancora di più?
2) Sarebbe meglio assumerla in un'unica somministrazione oppure 2,5 la sera e 2,5 la mattina?
3) Il Dottore mi ha parlato anche del Risperidone viste le mie preoccupazioni sull'olanzapina, però a me sinceramente sembra ancora più pesante sul peso e sulla discinesia tardiva. Gli ho parlato della quetiapina (che assume mio fratello alla dose di 800 mg rp al giorno senza alcun problema) però mi ha confermato l'olanzapina
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Utente
Salve gentile Dr. Carbonetti. Volevo aggiornarla sulla mia situazione. Purtroppo a livello depressivo e a livello di quel pensiero ossessivo ancora non va bene. Proprio oggi il mio medico ha deciso di cambiare l'olanzapina con quetiapina rp. Quindi attualmente assumo: 40 mg di paroxetina, 50 mg di trittico è 50 mg di quetiapina a rilascio prolungato (il mio medico mi ha detto che probabilmente l'aumenterà fino a 150 mg).
1) Potrebbe darmi giovamento la quetiapina a questo dosaggio?
2) Al dosaggio di 50 mg potrebbe già essere efficace oppure il dosaggio minimo efficace è di 150 mg?
2) Quale è il periodo di latenza della quetiapina? Sempre un mese circa oppure meno?
1) Potrebbe darmi giovamento la quetiapina a questo dosaggio?
2) Al dosaggio di 50 mg potrebbe già essere efficace oppure il dosaggio minimo efficace è di 150 mg?
2) Quale è il periodo di latenza della quetiapina? Sempre un mese circa oppure meno?
Questo consulto ha ricevuto 24 risposte e 6.8k visite dal 28/04/2019.
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Approfondimento su Insonnia
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