Disturbo borderline di personalita'...come sopravvivere?
Buonasera a tutti. Come potrete leggere dalla mia storia clinica che ho 18 anni e da poco mi hanno diagnosticato il disturbo borderline di personalita'.
Ogni giorno penso che la mia vita faccia schifo e sento un odio intenso e gratuito nei miei confronti. Quando non sto male, sono euforica oppure arrivo a livelli di confusione inimmaginabile (certe volte mi accade un pó di derealizzazione, tipo non mi sembra di aver vissuto davvero questa prima parte del 2019 e che il tempo e la mia vita stiano trascorrendo e io non ho il benché minimo potere su di loro). Ho due amiche stupende che sono i miei angeli e nel vecchio paese in cui vissi in passato, ho molti amici con cui mi sento quotidianamente via whatsapp, nonostante questo mi sento super sola, vuota, inadeguata e tutte le cose peggiori che puó pensare una persona di sé stessa. Questi pensieri non se ne vanno neanche con la fase euforica, semplicemente gli dó meno importanza. So cosa voglio fare all'universita', ma non mi sento pronta per andarci, nè tantomeno di fare l'esame di maturita' (un giorno ho implorato alla mia professoressa di bocciarmi). In piú ultimamente ho sviluppato un certo interesse per coltelli e lamette, anche se per ora é rimasto solo sotto forma di pensiero fisso. Mi sento fragile e vulnerabile, come stare in mare aperto e rischiare costantemente di affogare. Come posso salvarmi? Una parte di me sa che dovró imparare a conviverci, che non è una malattia normale che scompare in poco tempo, ma molte volte impiega decenni...consigliatemi per favore.
Ogni giorno penso che la mia vita faccia schifo e sento un odio intenso e gratuito nei miei confronti. Quando non sto male, sono euforica oppure arrivo a livelli di confusione inimmaginabile (certe volte mi accade un pó di derealizzazione, tipo non mi sembra di aver vissuto davvero questa prima parte del 2019 e che il tempo e la mia vita stiano trascorrendo e io non ho il benché minimo potere su di loro). Ho due amiche stupende che sono i miei angeli e nel vecchio paese in cui vissi in passato, ho molti amici con cui mi sento quotidianamente via whatsapp, nonostante questo mi sento super sola, vuota, inadeguata e tutte le cose peggiori che puó pensare una persona di sé stessa. Questi pensieri non se ne vanno neanche con la fase euforica, semplicemente gli dó meno importanza. So cosa voglio fare all'universita', ma non mi sento pronta per andarci, nè tantomeno di fare l'esame di maturita' (un giorno ho implorato alla mia professoressa di bocciarmi). In piú ultimamente ho sviluppato un certo interesse per coltelli e lamette, anche se per ora é rimasto solo sotto forma di pensiero fisso. Mi sento fragile e vulnerabile, come stare in mare aperto e rischiare costantemente di affogare. Come posso salvarmi? Una parte di me sa che dovró imparare a conviverci, che non è una malattia normale che scompare in poco tempo, ma molte volte impiega decenni...consigliatemi per favore.
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Gentile utente,
Oltre alla diagnosi le avranno dato una cura da seguire. Quale ?
Oltre alla diagnosi le avranno dato una cura da seguire. Quale ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
"Contro i farmaci ?" Ma che discorso è ?
La terapia non è "parlare" in sé, sono tecniche di interazione o istruzioni da eseguire, bisogna vedere se è una di quelle utili nel disturbo di cui soffre.
E ci sono anche terapie farmacologiche. Che personalmente prenderei in considerazione.
La terapia non è "parlare" in sé, sono tecniche di interazione o istruzioni da eseguire, bisogna vedere se è una di quelle utili nel disturbo di cui soffre.
E ci sono anche terapie farmacologiche. Che personalmente prenderei in considerazione.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 11/04/2019.
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