Vista annebbiata e fotofobia

Egregi dottori, vi scrivo per un disturbo che nelle ultime settimane mi preoccupa molto. Premetto che soffro da anni di ansia (senza attacchi di panico), che ho trattato con svariati farmaci fino a raggiungere una sorta di convivenza pacifica e di accettazione del disturbo, ossia vivo tranquillamente conscio che in determinate situazioni io mi senta particolarmente agitato o irrequieto. Sin dall'inizio ho sofferto di quella che mi hanno descritto essere derealizzazione, ossia in alcuni periodi ho la sensazione di essere estraneo alla realtà e di essere come leggermente ubriaco, intontito, soprattutto con il cambio tra inverno e primavera negli ultimi anni ho trascorso una ventina di giorni con giramenti di testa, emicrania con e senza aura, sensazione di testa vuota, dolori articolari soprattutto toracici di appunto derealizzazione, sintomi che poi svaniscono naturalmente e spontaneamente (prendo da un anno e mezzo 10 gocce di Xanax al giorno divise in due volte e uso svariati integratori come multicentrum, migrasoll, Rovigon anche perché tendo ad ammalarmi almeno 3 volte l'anno con influenza etc e il migrasoll mi allevia parecchio l'emicrania). Ho eseguito tante visite e non soffro di particolari patologie, se non un prolasso della mitrale non patologico, ho un'ernia lombare non grave. Venendo al dunque quest'anno ho avuto da gennaio svariati eventi stressanti (incertezza sul lavoro, fra due mesi mi sposo, morte violenta di uno dei miei cani, problemi economici) e con l'arrivo della primavera ho notato che i miei soliti sintomi erano molto più forti del normale. Razionalmente non mi sono spaventato, finché però ho cominciato a notare di avere la vista annebbiata, più corpi mobili del solito, una sorta di snow vision e soprattutto la sera, dopo il lavoro ho proprio la sensazione di non vedere bene, non a livello di dettagli ma di nitidezza e soprattutto ho un fortissimo fastidio alle luci quali fari, semafori, colori forti sia dal vivo che su dispositivi elettronici. So che non è facile forse capire cosa cerco di descrivere, ma è come se fossi molto più sensibile alle luci del normale (come quando ci fanno una foto col flash , da fastidio a chiunque e resta a chiunque una macchia momentanea, a me resta anche guardando un semplice lampione o un riflesso su una superficie colpita dal sole). Lavoro 7 ore al giorno al PC, ho fatto una visita oculistica con fondo dell'occhio e mi e stato riscontrato solo un leggero astigmatismo che non necessita nemmeno di occhiali. Secondo voi questi sintomi, che man mano che trascorre il giorno si accentuano, possono essere ricondotti ad un particolare stato ansioso? C'è secondo voi un'altra spiegazione clinica sulla quale debba indagare? Vi ringrazio in anticipo per qualsiasi consiglio od indicazione, è un disturbo che mi sta un po spaventando. Grazie tante, cordialmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Gentile utente,

Il disturbo d'ansia ha un nome definito ? Perché dal racconto effettivamente potrebbe rientrare in una diagnosi del genere, ma magari ciò è già stato inquadrato appunto dal suo psichiatra.

Che tipo di trattamenti ha fatto e sta facendo ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Utente
Utente
Gentile dottore, in realtà no, nel senso che mi hanno sempre detto che si tratta di ansia generalizzata. Circa un anno fa ho fatto una decina di sedute con uno psichiatra e psicoterapeuta il quale sosteneva che le mie manifestazioni fossero tipiche di uno stato ansioso generale proprio come mia caratteristica caratteriale. Ovviamente non nascondo di non aver mai trattato fino in fondo la questione, proprio perché, magari sbagliando, ho un po accettato la cosa riuscendo a vivere una vita serena ed accettando questi sintomi soprattutto primaverili (ma non è che nel resto dell'anno non mi capiti mai di sentirmi in ansia), come una caratterista piuttosto che come una patologia. Ci sono stati anni nei quali, forse non avendo problemi particolari, ho vissuto il cambio di stagione con serenità, dicendomi "ok è la primavera, poi passa" e così è stato. Ma quest'anno mi sembra siano esplosi in maniera diversa, soprattutto a livello della vista. È vero che ho in ballo molte questioni che metterebbero in allerta chiunque (credo), ma questo disturbo alla vista, soprattutto la sera, quando la luce scema, mi mette addosso paura e voglia di andare a casa e soprattutto paura di avere qualche malattia neurologica (la visita con l'oculista per esempio un po mi ha tranquillizzato). Ho notato che gli occhiali da sole mi aiutano, ma ovviamente sembrerei un esaltato se li indossassi al buio. Questo sintomo è anche più accentuato quando di giorno guardo grandi superfici chiare, le vedo come annebbiate e le luci mi sono veramente di enorme fastidio.
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Utente
Utente
Scusi ho dimenticato di dirle dei farmaci, al momento solo alprazolam, in passato, circa un anno e mezzo fa, lymbitryl due volte al di per due mesi (a parer mio mi aiutava parecchio a parte una sonnolenza quasi incontrollabile).
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Perché parlava di "svariati farmaci" ? Praticamente solo il limbitryl.

Direi che mancano, se la diagnosi è quella, semplicemente le terapie principali.
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Utente
Utente
Dottore buongiorno,

Ha ragione, effettivamente mi sono espresso male e svariati non era il termine opportuno. Quando parla di diagnosi concorda con chi mi ha detto essere ansia generalizzata e che la derealizzazione rientra in questo quadro secondo lei? Ovviamente so che non visitandomi non può stabilire nulla, ma vorrei capire se questi sintomi che mi spaventano così tanto ossia la vista disturbata e la sensibilità esagerata alla luce possano rientrare in qualche disturbo di origine ansiosa.. posso chiederle che tipo di visita mi consiglia e con quale specialista?

Grazie per il suo tempo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Non posso concordare con niente, il consulto non è un confronto diagnostico.
I sintomi corporei sono comuni nel disturbo d'ansia generalizzata.
La derealizzazione auto-definita spesso è una preoccupazione per sintomi corporei tale da generare poi un senso di irrealtà corporea. In altri casi è primaria.

Una visita psichiatrica, semplicemente.Ma presumo che sia già seguito da uno psichiatra.
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Utente
Utente
Grazie dottore,

Sono stato seguito sino ad un anno fa circa. Con il lymbitril la situazione era migliorata, lo abbiamo poi sospeso e sono stato bene sino a questo inizio primavera. Mi recherò di nuovo sicuramente dallo specialista, vorrei anche affiancare psicoterapia.

Grazie per il tempo che mi ha dedicato è stato gentile.

La saluto cordialmente
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