Acufeni e Psicofarmaci
Buongiorno.
Dallo scorso ottobre ho iniziato a soffrire di miodesopsie agli occhi causa distacco di vitreo. Lavorando al computer hanno iniziato a crearmi da subito un forte fastidio, che è sfociato in stress e ansia. Ho avuto una perdita del sonno e appunto disturbi d'ansia durante il giorno. Da inizio anno, il mio medico mi ha prescritto il minias. Ne ho sempre preso poco, 5-6-7 gocce la sera, avendo risultati discreti. Durante il giorno ho avuto un abbassamento dell'umore e così mi è stato prescritto il daparox. L'ho assunto per soli 20 giorni, in quanto arrivato a 10 gocce mi sentivo male, e ho deciso quindi di scalarlo. Il medico ha voluto sostituire il minias con il sonirem. Dopo 3 sere di assunzione, mi sveglio con un acufene. Decido di sospenderlo immediatamente e, tornando al minias, l'acufene scompariva nella notte, per poi andare in crescendo durante la giornata. Ho deciso di rivolgermi ad uno psichiatra, che mi ha prescritto 4 gocce di rivotril al mattino e 4 al pomeriggio, escitalopram 10 gocce al mattino, e minias la sera 10 gocce. In questo mese e mezzo di cura, ho notato un aumento dell' acufene, oltre ad avere vari effetti collaterali quali diarrea e mal di testa, che si sono presentati dopo una settimana dal raggiungimento della dose completa dell'escitalopram. In accordo con il mio psichiatra, ho deciso di scalare l'escitalopram. Con il solo rivotril l'ansia viene domata abbastanza bene, ma il problema principale risulta essere l'acufene. Aumenta costantemente durante il giorno, per poi abbassarsi la sera assumendo il minias. Ultimamente però il fischio è aumentato molto, ho paura che ci sia un nesso tra questi farmaci e l'acufene, in particolare con il minias, che me lo riduce una volta assunto, ma che poi aumenta costantemente durante il giorno. Ormai sono 3 mesi che lo assumo, a base dosi, sempre 7-8 gocce. È consigliabile scalarlo? Ho fatto un esame da un otorino ma ha escluso danni all'orecchio e perdita di udito. Questi acufeni però stanno però facendo tornare l'ansia e lo stress.
Dallo scorso ottobre ho iniziato a soffrire di miodesopsie agli occhi causa distacco di vitreo. Lavorando al computer hanno iniziato a crearmi da subito un forte fastidio, che è sfociato in stress e ansia. Ho avuto una perdita del sonno e appunto disturbi d'ansia durante il giorno. Da inizio anno, il mio medico mi ha prescritto il minias. Ne ho sempre preso poco, 5-6-7 gocce la sera, avendo risultati discreti. Durante il giorno ho avuto un abbassamento dell'umore e così mi è stato prescritto il daparox. L'ho assunto per soli 20 giorni, in quanto arrivato a 10 gocce mi sentivo male, e ho deciso quindi di scalarlo. Il medico ha voluto sostituire il minias con il sonirem. Dopo 3 sere di assunzione, mi sveglio con un acufene. Decido di sospenderlo immediatamente e, tornando al minias, l'acufene scompariva nella notte, per poi andare in crescendo durante la giornata. Ho deciso di rivolgermi ad uno psichiatra, che mi ha prescritto 4 gocce di rivotril al mattino e 4 al pomeriggio, escitalopram 10 gocce al mattino, e minias la sera 10 gocce. In questo mese e mezzo di cura, ho notato un aumento dell' acufene, oltre ad avere vari effetti collaterali quali diarrea e mal di testa, che si sono presentati dopo una settimana dal raggiungimento della dose completa dell'escitalopram. In accordo con il mio psichiatra, ho deciso di scalare l'escitalopram. Con il solo rivotril l'ansia viene domata abbastanza bene, ma il problema principale risulta essere l'acufene. Aumenta costantemente durante il giorno, per poi abbassarsi la sera assumendo il minias. Ultimamente però il fischio è aumentato molto, ho paura che ci sia un nesso tra questi farmaci e l'acufene, in particolare con il minias, che me lo riduce una volta assunto, ma che poi aumenta costantemente durante il giorno. Ormai sono 3 mesi che lo assumo, a base dosi, sempre 7-8 gocce. È consigliabile scalarlo? Ho fatto un esame da un otorino ma ha escluso danni all'orecchio e perdita di udito. Questi acufeni però stanno però facendo tornare l'ansia e lo stress.
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Gentile utente,
La diagnosi alla base della terapia con paroxetina prima, e escitalopram poi, quale è stata ?
I farmaci tipo quelli agiscono dopo un po', per cui non si capisce se non li tolleri o semplicemente i sintomi peggiorino all'inizio, e quindi li sospende per questo motivo.
La diagnosi alla base della terapia con paroxetina prima, e escitalopram poi, quale è stata ?
I farmaci tipo quelli agiscono dopo un po', per cui non si capisce se non li tolleri o semplicemente i sintomi peggiorino all'inizio, e quindi li sospende per questo motivo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
Disturbo d'ansia generale, legato al fastidio delle miodesopsie e acufeni, con conseguente abbassamento dell'umore. Il daparox non riuscivo a tollerarlo, dopo 20 giorni l'ho scalato, avevo capogiri e mal di testa. Con l'escitalopram sembrava che tutto procedesse bene, in 20 giorni sono arrivato a 10 gocce in abbinamento al rivotril. Dopo una settimana dalla dose piena di 10 gocce ho iniziato ad avere mal di testa, ad andare in bagno 10 volte al giorno, non potevo uscire a fare una passeggiata che dovevo tornare in bagno. Ho iniziato lo scalaggio, ora sono a 3 gocce. Ciò che mi turba di più in questo momento è l'aumento dell'acufene, comparso dopo l'assunzione di daparox e sonirem. Il minias mi aiuta molto, il fischio praticamente scompare, per poi riniziare verso le 6 del mattino e aumentare durante il giorno. Non vorrei che, nonostante il minias faccia diminuire il fischio nella notte, fosse proprio il farmaco stesso che me lo amplifica giorno per giorno. L'acufene è apparso 2 mesi fa, sta aumentando gradualmente, in particolare da quando sono iniziati i problemi con l'escitalopram. La mia ansia e stress e fortemente legata agli acufeni e alle miodesopsie. Per queste ultime tornerò dal dottor Orione tra qualche mese per vedere se posso trattarle con il LASER. Gli acufeni però aumentano, non vorrei davvero fosse un problema legato ai farmaci.
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Disturbo d'ansia generale (generalizzata ?)
Questi sintomi sensoriali, se sono all'interno di una diagnosi di quel tipo, tendono anche ad aumentare durante le prime 2 settimane, e in genere poi rientrano.
Se si tratta della preoccupazione e della compulsione a controllare, allora la risposta può essere più lenta e soprattutto richiedere dosi maggiori, da raggiungere gradualmente
Questi sintomi sensoriali, se sono all'interno di una diagnosi di quel tipo, tendono anche ad aumentare durante le prime 2 settimane, e in genere poi rientrano.
Se si tratta della preoccupazione e della compulsione a controllare, allora la risposta può essere più lenta e soprattutto richiedere dosi maggiori, da raggiungere gradualmente
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Utente
Si disturbo d'ansia generalizzata. Ho dovuto sospendere l'uso dell'escitalopram a causa di effetti collaterali persistenti, tra cui mal di testa, diarrea e acufeni che si sono alzati notevolmente. L'ho scalato sotto consiglio dello psichiatra ed eliminato. Ho avuto per circa 3 settimane sintomi da sospensione, molte vertigini che ora sono passate. Ho proseguito con rivotril 3 gocce al mattino e 3 al pomeriggio e 7 gocce di minias la sera. In accordo con lo psichiatra, ho iniziato lo scalaggio del minias, arrivando a 3 gocce. Ho però iniziato a faticare molto a dormire, 3-4 ore per notte. Inoltre l'effetto del rivotril dopo 3 mesi di assunzione è sceso molto. L'ansia è un po' tornata, complice il poco sonno e come detto con il rivotril inizia ad esserci 1 po di assuefazione. Lo psichiatra mi ha proibito di alzare il dosaggio del rivotril e mi ha inserito un nuovo farmaco per la sera, che a detta sua mi permetterà di concludere lo scalaggio del minias e successivamente quello del rivotril. Mi ha prescritto al momento 7 gocce di trittico la sera prima di andare a letto, in abbinato alle 3 di minias che se tutto va bene andrò a eliminare. Può essere corretta come terapia? Mi farebbe piacere sapere il suo parere. La ringrazio.
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Utente
No. Il trittico è stato inserito nel tentativo di concludere lo scalaggio del minias, ora a 3 gocce. Continuo con rivotril 3+3 al mattino e al pomeriggio. Il proseguimento della terapia è da definire, l'effetto del rivotril sta svanendo, nel senso che non ha più l'efficacia iniziale. Inoltre purtroppo ho avuto negli ultimi giorni dei problemi a livello famigliare, per cui sono abbastanza agitato. La terapia generale è sicuramente da rivedere, cosa che rifaremo a breve con lo psichiatra. Non so se la sua intenzione è quella di usare il trittico durante il giorno al posto del rivotril. Probabilmente vuole vedere se funziona e se non mi da effetti collaterali. Al momento avverto un po' di stordimento durante il giorno. Lei come vede la sostituzione momentanea del rivotril con un'altra benzodiazepina per avere un un'effetto immediato? Ricordo che 3 mesi fa quando ho iniziato con il rivotril, dal giorno dopo sono stato bene. Lo chiedo perché il rivotril non mi ha dato effetti collaterali, mentre paroxetina e escitalopram mi hanno fatto stare male. In ogni caso ne parlerò con lo psichiatra a breve.
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La sostituzione di una benzodiazepina come il rivotril con una rapida ? In genere si cerca di fare il contrario.
Si tratta di un tipo di medicinale diverso da escitalopram e paroxetina, che inizialmente possono produrre reazioni del genere, ma questo non significa che non siano adatti, se parliamo di reazioni iniziali.
Si tratta di un tipo di medicinale diverso da escitalopram e paroxetina, che inizialmente possono produrre reazioni del genere, ma questo non significa che non siano adatti, se parliamo di reazioni iniziali.
[#8]
Utente
Purtroppo escitalopram mi ha fatto stare male per 2 mesi. Ho avuto moltissimi effetti collaterali. Non conosco i vari tipi di benzodiazepine, la mia era una domanda per avere un un'effetto immediato, dato che in questi giorni come le ho detto l'ansia e agitazione si fanno sentire. Come vede invece la terapia con trittico? Anche durante il giorno, mi pare che lo psichiatra sia indirizzato a questo, ma ancora dobbiamo ridefinire tutto.
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Il discorso dell'effetto immediato è un falso problema, l'effetto oltre che essere immediato dovrebbe durare.
Qui il punto sta nel fatto che non ha una terapia specifica. A quella dose il trittico può incidere poco in generale, per quello non avevo chiaro la strategia generale della cura.
Qui il punto sta nel fatto che non ha una terapia specifica. A quella dose il trittico può incidere poco in generale, per quello non avevo chiaro la strategia generale della cura.
[#10]
Utente
Salve dott. Pacini. Ho rivalutato con lo psichiatra la cura. Dato che il trittico mi dava forte stordimento durante il giorno, è stato eliminato. Al momento la cura è: rivotril 4 mattino e 4 pomeriggio. Esilgan 2mg la sera. Zaredrop da 0.1 a 1 ml in 20 giorni. Io devo essere sincero, ne ho parlato con lo psichiatra, visti gli effetti collaterali dell'escitalopram ho paura ad iniziare la cura con un altro antidepressivo per placare l'ansia. Lei cosa ne pensa della cura? Zaredrop è molto utile per ansia generalizzata? Ho bisogno di una spinta in più e del coraggio per iniziare, non voglio stare male di nuovo 2 mesi.
[#12]
Utente
Salve dott. Pacini. Ho iniziato la terapia con Zaredrop, da 15 giorni, ma al tempo stesso anche gli effetti collaterali sono comparsi. Sono arrivato a 0,6 ml ma avverto: mal di testa, capogiri, perdita di equilibrio, stanchezza, insonnia, aumento dell'acufene, dolore alla pancia lato dx. Sono seriamente combattuto se continuare la terapia. Ne ho parlato con lo psichiatra e lui dice di mantenere la cura. Però ecco, io non ne posso più di effetti collaterali. Vorrei sapere lei cosa ne pensa. Ok, che possono essere effetti iniziali, ma mi sembra di riniziare con tutti i problemi di daparox e escitalopram.
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Utente
In accordo con lo psichiatra domani sospendo. Oggi sono stato molto male. Possibile che non tollero questi farmaci così? L'unico che mi ha dato beneficio è il rivotril, che tutt'ora assumo. 4 gocce al mattino e 4 al pomeriggio. Ma ormai l'effetto lo noto sempre meno. So che non si possono consigliare farmaci online, ma lei che terapia seguirebbe? Non esiste una benzodiazepina come il rivotril per poterla cambiare? Io non riesco a stare bene. La ringrazio.
[#16]
Utente
Ora mi è stata messa come terapia la mirtazapina. L'ho presa per due sere, dosaggio 7,5 mg. Mi alzo completamente intontito, ho capogiri, morale peggiorato. Per tutto il giorno sono intontito. L'unico vantaggio è che mi ha fatto dormire. Ma la mirtazapina aiuta con l'umore? Ho letto ora che è antagonista della serotonina. Io non ne capisco più nulla, soprattutto il mio fisico. Non capisco se non reggo i farmaci oppure è questione di inizio terapia. È solo che non ce la faccio più a stare così. Ho il morale a terra.
[#17]
"Ho letto ora che è antagonista della serotonina. " No, ma a parte questo, che significa per Lei leggere dei dettagli che non capisce, non è questo che le interessa.
Sta riproponendo una questione: valuta gli effetti di inizio cura e vuole far bilanci sulla base di questi e di supposizioni totalmente ipotetiche, in cui rientra anche il mettere in dubbio la scelta del farmaco o il suo potenziale effetto. Ora, ciò è chiaro che non è utile come pensiero.
Il medico le ha prescritto un farmaco che agisce in determinati tempi.
Sta riproponendo una questione: valuta gli effetti di inizio cura e vuole far bilanci sulla base di questi e di supposizioni totalmente ipotetiche, in cui rientra anche il mettere in dubbio la scelta del farmaco o il suo potenziale effetto. Ora, ciò è chiaro che non è utile come pensiero.
Il medico le ha prescritto un farmaco che agisce in determinati tempi.
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 25k visite dal 05/04/2019.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.