Si può parlare di cherofobia e gelotofobia ?

Se ricevere un sorriso, mi fa sentire in colpa, mettendomi nelle condizioni di dover contraccambiare e io, da Asperger, non riesco. Fingere un sorriso di cortesia mi mette ansia, facendomi sentire sporco dentro.

Odio persone che provano affetto nei miei confronti, mi sento loro inferiore, perché le vedo in grado di manifestare tranquillamente le proprie emozioni mentre a me non riesce affatto. Mi sembra d'essere un cane al guinzaglio di un padrone felice del proprio animaletto, così scanso potenziali amici, affogando nella solitudine.
Vorrei essere io, il primo a esternare emozioni positive, infischiandomene se sincere o meno, al fine di attrarre il prossimo e avere potere su di lui. Così, evito che mi "controlli" e ho la libertà di lasciarlo per prima.

...Forse considero affetto, amore, empatia come meri lussuosi beni dell'essere e non spontanei sentimenti dell'anima... É anche narcisismo questo ?
Sono troppo concentrato su me stesso !?
Non ho fiducia in nessuno, ho paura di tutti e tutto.

La saltuaria gratitudine che provo x chi mi vuole (o vorrebbe) bene s'idealizza, nella mia testa ...facendomi sentire più grande di Gesù Cristo e a 2 passi dal paradiso eterno... Scalpito per cercare di manifestare sincero affetto a chi me ne vuole ma in breve, mi sovviene l'ansia da prestazione. Insorge lo stress, manifesto, quando sn a casa, in diarrea e masturbazione compulsiva con cui mi anestetizzo e da cui dipendo come un eroinomane.
È ciò forse uno squilibrio ormonale tra serotonina secreta in cervello/intestino e dopamina che mi fa sentire onnipotente, allontanandomi in quei momenti dalla realtà?
Amore o desiderio sessuale (non pornografico o con prostitute), empatia, affetto e gioia mi provocano ciò... e le rifuggo. Sono cherofobico?