Agorafobia e attacchi di panico in spazi aperti
Salve
da circa 6-7 anni soffro di un disturbo che impatta in maniera disastrosa sulla mia vita e che gradualmente peggiora. Non riesco a camminare in uno spazio aperto regolare (ad esempio una strada ampia ben asfaltata), ho la sensazione che le gambe si paralizzino, la sensazione di cadere, vertigine in tutto il corpo. Per attraversare una strada di 5 metri ho bisogno di appoggiarmi visivamente ad un'irregolarità nel manto stradale (buche, asfalto rotto, strisce ben visibili) come per seguire una traccia...ho bisogno di reggere qualcosa di pesante come una grande borsa piena o una busta della spesa colma oppure un ombrello, di sfiorare un'auto parcheggiata da un lato della strada e di dirigermi verso un'auto parcheggiata sul lato opposto per accorciare il passo. Per completare l'attraversamento devo effettuare a metà percorso un movimento di scatto con la borsa come per spezzare il tunnel di ansia nel quale sono entrato per attraversare la strada. Se sono in uno spazio aperto pieno di irregolarità...(un prato, una spiaggia, un luogo sterrato) i sintomi scompaiono. Se corro (faccio jogging 2 volte a settimana) almeno 9-10 km ad un buon ritmo, una volta terminato l'allenamento stranamente i sintomi diminuiscono di molto fino a scomparire per alcune ore prima di riprendere. Inoltre non riesco a scendere da un semplice gradino oppure salire o scendere da un marciapiede a meno che non via sia accanto un cartello segnaletico, un'auto, un ostacolo oppure una persona che cammini accanto. Non riesco a scendere le scale senza un corrimano, anche solo 3 gradini. Da sempre ho avuto un pò di timore dell'altezza ma era una cosa assolutamente gestibile mentre ma questo che mi è accaduto negli ultimi anni è un come treno ormai senza controllo. Uscire di casa è un'impresa. Cammino radente a muri, case e auto. Attraverso le strade fra le auto in sosta per il semaforo rosso. Tutto questo è accaduto in coincidenza con seri problemi familiari non ancora risolti (dormo spesso in maniera irregolare, soffro di insonnia, terrori notturni, mi sveglio in preda al panico pensando di morire...a volte durante il giorno, 2-3 volte al mese, sento il cuore battere in modo strano per alcuni secondi). Sono andato da un neurologo che dopo aver verificato con delle scosse elettriche che i miei riflessi fossero a posto (tutto in ordine da quel punto di vista) ha consigliato l'assunzione di Anafranil 25 mg per qualche mese per verificare se potessi trovare giovamento. Non ho mai preso antidepressivi e pochissimi farmaci nella mia vita ma in questa situazione mi sento senza via d'uscita. Nelle ultime analisi avevo una leggera carenza di vitamina D (ma vado sotto al sole) e nient'altro di particolare. Da alcuni anni sono comparse sulla pelle (gambe e braccia) grandi placche come una psoriasi o dermatite ma non so se è legato agli attacchi di panico. Cosa posso fare? Affidarmi per la prima volta agli antidepressivi? Che controindicazioni ha Anafranil? Grazie a chi vorrà aiutarmi.
da circa 6-7 anni soffro di un disturbo che impatta in maniera disastrosa sulla mia vita e che gradualmente peggiora. Non riesco a camminare in uno spazio aperto regolare (ad esempio una strada ampia ben asfaltata), ho la sensazione che le gambe si paralizzino, la sensazione di cadere, vertigine in tutto il corpo. Per attraversare una strada di 5 metri ho bisogno di appoggiarmi visivamente ad un'irregolarità nel manto stradale (buche, asfalto rotto, strisce ben visibili) come per seguire una traccia...ho bisogno di reggere qualcosa di pesante come una grande borsa piena o una busta della spesa colma oppure un ombrello, di sfiorare un'auto parcheggiata da un lato della strada e di dirigermi verso un'auto parcheggiata sul lato opposto per accorciare il passo. Per completare l'attraversamento devo effettuare a metà percorso un movimento di scatto con la borsa come per spezzare il tunnel di ansia nel quale sono entrato per attraversare la strada. Se sono in uno spazio aperto pieno di irregolarità...(un prato, una spiaggia, un luogo sterrato) i sintomi scompaiono. Se corro (faccio jogging 2 volte a settimana) almeno 9-10 km ad un buon ritmo, una volta terminato l'allenamento stranamente i sintomi diminuiscono di molto fino a scomparire per alcune ore prima di riprendere. Inoltre non riesco a scendere da un semplice gradino oppure salire o scendere da un marciapiede a meno che non via sia accanto un cartello segnaletico, un'auto, un ostacolo oppure una persona che cammini accanto. Non riesco a scendere le scale senza un corrimano, anche solo 3 gradini. Da sempre ho avuto un pò di timore dell'altezza ma era una cosa assolutamente gestibile mentre ma questo che mi è accaduto negli ultimi anni è un come treno ormai senza controllo. Uscire di casa è un'impresa. Cammino radente a muri, case e auto. Attraverso le strade fra le auto in sosta per il semaforo rosso. Tutto questo è accaduto in coincidenza con seri problemi familiari non ancora risolti (dormo spesso in maniera irregolare, soffro di insonnia, terrori notturni, mi sveglio in preda al panico pensando di morire...a volte durante il giorno, 2-3 volte al mese, sento il cuore battere in modo strano per alcuni secondi). Sono andato da un neurologo che dopo aver verificato con delle scosse elettriche che i miei riflessi fossero a posto (tutto in ordine da quel punto di vista) ha consigliato l'assunzione di Anafranil 25 mg per qualche mese per verificare se potessi trovare giovamento. Non ho mai preso antidepressivi e pochissimi farmaci nella mia vita ma in questa situazione mi sento senza via d'uscita. Nelle ultime analisi avevo una leggera carenza di vitamina D (ma vado sotto al sole) e nient'altro di particolare. Da alcuni anni sono comparse sulla pelle (gambe e braccia) grandi placche come una psoriasi o dermatite ma non so se è legato agli attacchi di panico. Cosa posso fare? Affidarmi per la prima volta agli antidepressivi? Che controindicazioni ha Anafranil? Grazie a chi vorrà aiutarmi.
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Un fenomeno di agorafobia è un sintomo che non può essere ridotto con tutte le strategie che utilizza,
Il farmaco prescritto risulta a dosaggio troppo basso per poter dare dei risultati evidenti nel lungo termine.
E comunque non c'è nulla di male ad usare farmaci.
È utile sentire il parere di uno psichiatra dal vivo.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Il farmaco prescritto risulta a dosaggio troppo basso per poter dare dei risultati evidenti nel lungo termine.
E comunque non c'è nulla di male ad usare farmaci.
È utile sentire il parere di uno psichiatra dal vivo.
Dr. F. S. Ruggiero
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