Depressione e ansia

Buongiorno, sono una ragazza di 20 anni e da circa un anno e mezzo ho iniziato ad avvertire una forte stanchezza, umore basso, mancanza di concentrazione, apatia, dolori muscolari, difficoltà ad addormentarmi, senso di oppressione al risveglio con diarrea mattutina fino a quando quasi non mi alzavo più dal letto e ho avuto dei forti cali di umore fino a pensare al suicidio e mi sono rivolta al mio neuropsichiatra. Il medico oltre ad aver insistito nel farmi fare psicoterapia, cosa che ho dovuto rifiutare per motivi che non dipendono da me, mi ha dato una cura con Amaless 25 mg dopo la colazione, Ezequa prima settimana 30 mg e poi 60 mg dopo il pranzo, Prazene alle 20:00. Aggiungo che soffro di tiroidite di hashimoto con ipotiroidismo e prendo Tirosint 50 mg in compresse mezz'ora prima della colazione e vorrei farvi tre domande. 1) la mattina mi sveglio alle 10-11 perché prima proprio non riesco perché dormo malissimo (mi muovo continuamente e ho le gambe che mi tirano) e non mi è chiaro con quali intervalli di ore prendere i farmaci. 2) il prazene non lo sto prendendo perché ho paura mi danneggi la memoria, so di sbagliare perché dovrei seguire la terapia così come l'ha fornita il medico. Ora io vi chiedo è davvero indispensabile il prazene o una volta che inizieranno ad agire gli altri due farmaci riuscirò anche a dormire meglio e a non svegliarmi con l'ansia? In passato ho usato il prazene (insieme a cipralex e depamide) per depressione maggiore e attacchi di panico per 5 mesi poi, quando ho sospeso la cura, in quell'anno in cui sono stata bene ho sentito che facevo più fatica nello studio a memorizzare. 3) mia madre soffre da sempre di disturbo maniaco-depressivo non curato, c'è un alto rischio che io potrei svilupparlo? Vi ringrazio in anticipo infinitamente per la vostra attenzione, per i vostri consigli e indicazioni.