Sollievo nella paranoia
Spettabili Dottori,
prendo uno stabilizzatore dell'umore (Lamictal) che lo psichiatra sta ancora portando a dosaggio pieno. Inoltre, ho il seroquel la sera per dormire e un po' di stimolante la mattina (Strattera).
Ho di nuovo la paranoia, ma mentre di solito mi sento angosciata e spaventata, stavolta mi sento particolarmente rabbiosa. Non so se è la stagione e i turni a lavoro che riducono le ore di sonno oppure il fatto che si sta instaurando una relazione sempre più positiva con i miei curanti ed io cerco conforto nella paranoia che mi permette di allontanarmi anche dall'odore di un coinvolgimento affettivo.
Fatto sta che nelle mie confortanti fantasticherie paranoiche, vogliono manipolarmi allo scopo di mettermi a tacere. Si da il caso, infatti, che io venga da una vicenda familiare particolarmente intricata e imbarazzante, sempre tenuta nascosta o appena sussurrata.
Questi pensieri di complotto, spesso vere e proprie ruminazioni, coinvolgono anche la psicoterapeuta e altre conoscenze comuni e sono per me particolarmente confortanti perchè mi fanno sentire forte. Penso che se riesco ad essere sufficientemente attenta eviterò di cadere nelle loro manipolazioni, perciò ripasso mentalmente tutto quello che ci siamo detti alla ricerca di segnali. Come sempre mi rendo conto di quanto tutto questo sia improbabile, ma mi aiuta a continuare a lavorare e a non impazzire dal dolore. Purtroppo, non mi riesce di essere anche affettuosa con la mia famiglia e tendo a ritirarmi da qualsiasi relazione.
Dovrei riferirlo? E se poi mi stendono con gli antipsicotici? Non riuscirei più a lavorare e sarebbe terribile. Sarei inerme.
Grazie
prendo uno stabilizzatore dell'umore (Lamictal) che lo psichiatra sta ancora portando a dosaggio pieno. Inoltre, ho il seroquel la sera per dormire e un po' di stimolante la mattina (Strattera).
Ho di nuovo la paranoia, ma mentre di solito mi sento angosciata e spaventata, stavolta mi sento particolarmente rabbiosa. Non so se è la stagione e i turni a lavoro che riducono le ore di sonno oppure il fatto che si sta instaurando una relazione sempre più positiva con i miei curanti ed io cerco conforto nella paranoia che mi permette di allontanarmi anche dall'odore di un coinvolgimento affettivo.
Fatto sta che nelle mie confortanti fantasticherie paranoiche, vogliono manipolarmi allo scopo di mettermi a tacere. Si da il caso, infatti, che io venga da una vicenda familiare particolarmente intricata e imbarazzante, sempre tenuta nascosta o appena sussurrata.
Questi pensieri di complotto, spesso vere e proprie ruminazioni, coinvolgono anche la psicoterapeuta e altre conoscenze comuni e sono per me particolarmente confortanti perchè mi fanno sentire forte. Penso che se riesco ad essere sufficientemente attenta eviterò di cadere nelle loro manipolazioni, perciò ripasso mentalmente tutto quello che ci siamo detti alla ricerca di segnali. Come sempre mi rendo conto di quanto tutto questo sia improbabile, ma mi aiuta a continuare a lavorare e a non impazzire dal dolore. Purtroppo, non mi riesce di essere anche affettuosa con la mia famiglia e tendo a ritirarmi da qualsiasi relazione.
Dovrei riferirlo? E se poi mi stendono con gli antipsicotici? Non riuscirei più a lavorare e sarebbe terribile. Sarei inerme.
Grazie
[#1]
Se ha dei sintomi che sono riconducibili a "paranoia", li deve riferire così come sono e lasciare che i suoi curanti possano stabilire una terapia adatta ad essi.
Se nasconde sintomi o sensazioni può avere dei peggioramenti che possono avere conseguenze gravi.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Se nasconde sintomi o sensazioni può avere dei peggioramenti che possono avere conseguenze gravi.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 691 visite dal 25/03/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.