Depressione e fobia sociale

Buongiorno Dottori,
si parla spesso e giustamente delle modalità biochimiche di azione dei farmaci antidepressivi di tipo SSRI (io uso elopram), che, da quanto ho potuto capire, agiscono selettivamente sulle sostanze che riassorbono e ricaptano la serotonina e ne diminuiscono quindi la disponibilità a livello sinaptico.
Ora, premettendo che non sono medico, la mia domanda è:
quali sono i fattori che causano questa ipodisponibilità? Voglio dire, perchè ad un certo punto, la disponibilità della serotonina ( o noradrenalina) diminuisce? Si tratta di fattori psicologici e quindi dipendenti da eventi (interni o esterni) che possiamo preventivamente controllare oppure si tratta di fattori biochimici che avvengono a livello di connettività neuronale e sui quali noi non possiamo preventivamente intervenire?

Ringrazio per la cortese risposta.

Cordiali saluti
stefano
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Gentile utente,

il meccanismo viene regolato da entrambi gli eventi, per i quali sono sconosciute le cause fondamentali di tali alterazioni di distribuzione.

Mentre per alcuni e' anche ipotizzabile una motivazione genetica in cui la regolazione recettoriale risulta essere alterata, ma la sintomatologia potrebbe presentarsi in concomitanza di fattori esterni indipendenti.

Resta inteso che conoscere determinati meccanismi da parte dei pazienti, che spesso possono appellarsi alla curiosita' personale o culturale, non sia di alcuna utilita' in quanto tutta la rimuginazione sui meccanismi recettoriali e psichici che intervengono nel disturbo distolgono il paziente, e a volte anche il curante, dall'obiettivo principale che e' il benessere psico-fisico del paziente stesso.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

concordo con il collega. Trovo controproducenti le diffusioni di queste notizie tecniche che niente aggiungono alle conoscenze vecchie, non sono di per sé conoscenze rivoluzionarie. I farmaci come l'elopram non hanno niente di fondamentalmente diverso dal primo antidepressivo comparso sulla faccia della terra.
Sarebbe molto più interessante che a livello di giornalismo si discutesse del concetto di benessere e dei parametri con cui questo si misura, nonché dell'idea e del concetto di malattia che spesso sono assenti nella cultura dominante.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#3]
Utente
Utente
Gentili Dottori,
consentitemi di esprimere sorpresa e un po' di rammarico rispetto a cio' che sostenete circa l'inopportunità di soddisfare, ove possibile, la proprià curiosità rispetto a questi argomenti tecnico-scientifici, anche nel caso in cui alle domande e ai dubbi non corrispondano risposte certe ed esaurienti, tali da poter essere "distribuite" al pubblico.
Ritengo altresì che se è vero che i farmaci antidepressivi agiscono a livello biochimico non ci siano necessariamente "interferenze" a livello psicologico che possano distogliermi dal perseguimento del mio obiettivo, che resta appunto tale: stare meglio, possibilmente in modo definitivo.
Non credo nemmeno che questo forum sia da ritenersi un contesto giornalistico, quanto piuttosto un semplice metodo di scambio di informazioni.
Faro' comunque tesoro delle Vs. cortesi risposte, e cerchero' di rimuginare meno sul come e sul perche', che, lo ammetto, è una mia non sempre opportuna attitudine mentale, concentrandomi sul quando e il finalmente.

Grazie mille
Cordiali saluti
stefano
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Come vede per giustificare questa sua richiesta, che deve essere contestualizzata in problematiche di tipo psichiatrico, si e' appellatto a quanto gia' avevo espresso nella mia precedente risposta.

Questo non e' un forum, e' un sito di consulenza specialistica che non si sostituisce al proprio medico e non scambia informazioni di alcun tipo.

[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

purtroppo i quesiti su questioni tecniche sono poco utili perché non si possono spiegare questioni tecniche come se chi ascolta sapesse di cosa si sta parlando.
E' più utile parlare di concetti generali di medicina e guarigione che non di cose particolari, anche perché sinceramente non è che gli aspetti tecnici siano "rivelatori".
[#6]
Utente
Utente
Scusate tanto, la mia era solo curiosità, non credevo che solo per avere una risposta un po' piu' tecnica fosse necessario dimostrare di avere una laurea con specializzazione in psichiatria...
non voglio mica rubarvi il mestiere...

saluti
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Non ci siamo capiti, lei va dritto con il suo discorso ma personalmente sono abituato a rispondere a questo tipo di curiosità. Non è necessario dimostrare niente. Se vuole parliamo di ricaptazione della serotonina, dopo di che mi spiega cosa può averne mai capito e soprattutto a che cosa potrà mai applicare due parole sentite sull'ennesimo forum medico. Mi sono sempre chiesto sinceramente come mai di ingegneria elettronica o di idraulica nessuno vuole fare discorsi, e di medicina e soprattutto di psichiatria si ritiene che sia utile dare spiegazioni tecniche. Il fatto è che potrebbe anche aver senso in un caso specifico, cioè le spiego un aspetto su un problema specifico, ma in generale sapere come funzionano i neuroni non è che dia una visione più chiara delle cose. Almeno secondo me. Parlare di che cosa si intende per malattia mentale magari invece sì.
[#8]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

il farmaco che lei assume inibisce il riassorbimento di serotonina nella presinapsi (pertanto non ne diminuisce la quantità, come affermava lei ); quindi determina una maggiore disponibilità a livello sinaptico, questo comporta a livello postsinaptico un effetto di riequilibrio dei recettori che probabilmente è alla base dell'effetto terapeutico.

Deve considerare il cervello come un organo "plastico" capace di modifiche sia per eventi esterni che interni,

Cordiali Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto