Deglutizione impossibile

Salve.
Se ho deciso di scrivere un post qui vuol dire che mi sento davvero disperato e sinceramente tutta questa situazione pare stia uscendo dal mio controllo.
Pesavo 65kg un anno fa, ora ne peso 58.
Da settembre mi è scaturita una paura nel deglutire, non so se abbia influito la mia perdita di peso ma spero sia quello.

Io vorrei semplicemente mangiare, spesso ho fame e alcune volte sovrapensiero ci riesco, altre faccio invece una fatica tale che mi innervosisco così tanto che mi si chiude lo stomaco e finisco per non mangiare del tutto perché mi sento molto meglio appena mi rendo conto che non sento più la necessità di mangiare.

Così alla leggera un mese fa ne ho parlato col medico di base, prescrizione alprazig. Nessuna posologia indicata mi.

Qui il mio problema, leggo costantemente un sacco di spiacevoli conseguenze dovute all’assunzione di benzodiazepine, anche perché se mi aiutassero a deglutire sul serio dovrei prenderle 3 Volte al giorno per un periodo prolungato, immagino, e so che assunzioni di lunga durata con ansiolitici non sono un granché come esperienza.

Io voglio semplicemente tornare a mangiare, sono stufo di star male.
È anche vero che sono una persona che soffre e ha sofferto di attacchi di panico, disturbi d’ansia, etc, e ho sempre voluto evitare farmaci per non doverne dioendere. Ora però sono costretto ad arrrontwre per davvero la cosa, io DEVO mangiare.

Riesco a mangiare senza problemi quando bevo alcolici, quando sono spensierato in generale, ma ho come l’impressione Che la situazione stia peggiorando giorno dopo giorno.

Voglio sottolineare che gli alcolici in tutti questi anni mi hanno aiutato parecchio a gestire i miei disturbi
D’ansia.

Credo di essere una persona parecchio malinconica, depressa e negativa. Non sono mai soddisfatto dalla vita, quando raggiungo un risultato dopo lo rinnego. Quando ho due opzioni davanti a me, scioglierne una o un’altra mi farà pentire egualmente e rimpiangere la scelta. Capita che in alcune crisi io possa mettermi a piangere e pensare al suicidio, però senza mai prenderne atto.
È anche vero che nella mia vita mi sono alternato a brevi periodi di spensieratezza, soddisfazione e leggerezza, ma anche a periodi molto neri. Non vogli Una cura a questa cosa, ci vivo da una vita intera e l’ho metabolizzata.


In poche parole, vorrei capire che posologia (gocce /ml) per alprazig, se ha senso prenderlo per questo problema o se posso lavorarci da solo ed evitare di dipendere da farmaci o avere delle ricadute nel caso della loro sospensione.

Spero di aver chiarito il mio quadro il più possibile.
[#1]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

da quello che descrive potrebbe essere presente un tratto ossessivo oltre ad una discreta caduta del tono dell'umore, ora qualsiasi cosa lasciata a se stessa tende nella maggior parte dei casi, per non dire sempre, a cronicizzarsi e spesso a peggiorare; se questa condizione le crea sofferenza e le ha modificato in senso peggiorativo la sua qualità di vita la cosa più giusta è affrontarla in modo corretto mediante un consulto psichiatrico.
L'Alprazolam è una benzodiazepina che crea dipendenza e assuefazione se assunta per lunghi periodi in relazione anche alla quantità ma se gestita da uno specialista questo non dovrebbe succedere, 10 gtt corrispondono a 0.25 mg di farmaco, deve contattare il medico per farsi dire quante gocce prendere,

Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#2]
Attivo dal 2019 al 2021
Ex utente
Grazie dottore per la risposta.
Devo contattare il mio medico di base per farmi suggerire il dosaggio?
Quindi lei sta sostenendo che una cura con le benzodiazepine può risolvere il problema?

Qual è a parer suo la soluzione meno rischiosa da cui io possa trarre più beneficio possibile?
[#3]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
1. risposta affermativa.
2. ho detto altro mi sembra, bisogna capire se sia presente o meno un disturbo ossessivo e fobico, con correlato un quadro clinico di depressione e per fare questo e per farlo bene è necessaria una visita psichiatrica, se il suo medico curante le ha prescritto una terapia dovrebbe comunque assumerla, anche solamente in attesa di fare la visita, sempre se la vuol fare.
3. in tutto questo i "rischi" li vede solo lei, se si vogliono ottenere risultati nella vita e cambiare ciò che non ci soddisfa ci vuole impegno e volontà,

Saluti
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