Aiuto per ottenere prescrizione
Salve,
torno nuovamente a scrivere qui, perché resto convinto dI essere incappato in una resistenza dovuta più ad una forma di autotutela da parte dei medici che mi hanno risposto e di regolamento interno al sito, che non ad una reale impossibilità tecnica di aiutarmi e darmi una risposta vera. Con oggi sono esattamente tre anni dal primo consulto, e devo dire purtroppo che la mia fiducia nella psichiatria non è certo cresciuta, anzi, né ho fatto alcun progresso rispetto alla situazione di partenza. Il mio problema, lo ripeto, è questo: il mio medico di base non vuole prescrivermi un antidepressivo SSRI, che io ritengo potrebbe aiutarmi ad uscire dalla situazione di stallo occupazionale (inoccupazione da 6 mesi), emotivo, relazionale, e di blocco generale dell'iniziativa in ogni ambito, nel quale verso, a periodi alterni, dalla prima età adulta. Sono in "cura" con il solo Xanax da più di un anno. Avrei bisogno che qualcuno mi aiuti a trovare un modo per convincere il medico, consigliandomi su cosa dire e cosa portare alla sua attenzione, tenendo conto che vorrei limitarmi all'essenziale senza entrare nei dettagli del mio malessere, avendo grande difficoltà a parlare di me stesso con persone che non mi sono familiari. Non voglio andare da uno psichiatra, non voglio essere esaminato da un estraneo, raccontare il mio passato e i miei traumi, i miei pensieri e le mie angosce. Sono passati troppi anni e ormai è tutto troppo complicato e antico per essere spiegato e comunicato, è troppo tardi per quello. Aiutatemi a capire se un SSRI potrebbe essere un tentativo valido nel mio caso. Se non intendete accogliere la mia richiesta vi pregherei d'ignorare il consulto e lasciarlo in accettazione, qualcun altro potrebbe raccoglierlo e ritenere dI rispondermi adeguatamente.
Grazie.
torno nuovamente a scrivere qui, perché resto convinto dI essere incappato in una resistenza dovuta più ad una forma di autotutela da parte dei medici che mi hanno risposto e di regolamento interno al sito, che non ad una reale impossibilità tecnica di aiutarmi e darmi una risposta vera. Con oggi sono esattamente tre anni dal primo consulto, e devo dire purtroppo che la mia fiducia nella psichiatria non è certo cresciuta, anzi, né ho fatto alcun progresso rispetto alla situazione di partenza. Il mio problema, lo ripeto, è questo: il mio medico di base non vuole prescrivermi un antidepressivo SSRI, che io ritengo potrebbe aiutarmi ad uscire dalla situazione di stallo occupazionale (inoccupazione da 6 mesi), emotivo, relazionale, e di blocco generale dell'iniziativa in ogni ambito, nel quale verso, a periodi alterni, dalla prima età adulta. Sono in "cura" con il solo Xanax da più di un anno. Avrei bisogno che qualcuno mi aiuti a trovare un modo per convincere il medico, consigliandomi su cosa dire e cosa portare alla sua attenzione, tenendo conto che vorrei limitarmi all'essenziale senza entrare nei dettagli del mio malessere, avendo grande difficoltà a parlare di me stesso con persone che non mi sono familiari. Non voglio andare da uno psichiatra, non voglio essere esaminato da un estraneo, raccontare il mio passato e i miei traumi, i miei pensieri e le mie angosce. Sono passati troppi anni e ormai è tutto troppo complicato e antico per essere spiegato e comunicato, è troppo tardi per quello. Aiutatemi a capire se un SSRI potrebbe essere un tentativo valido nel mio caso. Se non intendete accogliere la mia richiesta vi pregherei d'ignorare il consulto e lasciarlo in accettazione, qualcun altro potrebbe raccoglierlo e ritenere dI rispondermi adeguatamente.
Grazie.
[#1]
Gentile utente,
Il problema è la sua posizione assurda di non farsi visitare. Sommata alla ancora più assurda posizione di decidere Lei di che farmaco avrebbe bisogno.
Cambi atteggiamento, lasci stare di indicare ai medici che vuole un ssri, si faccia visitare e le daranno una cura.
Andare a chiedere un ssri a un medico senza volersi far visitare è fuori da ogni senso medico.
Più che autotutela, i medici devono svolgere il loro lavoro, non sono distributori di ricette su richiesta del paziente.
Il problema è la sua posizione assurda di non farsi visitare. Sommata alla ancora più assurda posizione di decidere Lei di che farmaco avrebbe bisogno.
Cambi atteggiamento, lasci stare di indicare ai medici che vuole un ssri, si faccia visitare e le daranno una cura.
Andare a chiedere un ssri a un medico senza volersi far visitare è fuori da ogni senso medico.
Più che autotutela, i medici devono svolgere il loro lavoro, non sono distributori di ricette su richiesta del paziente.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Niente, non capisce, non vuole capire. Sia mai poi entrare nel merito di quello che uno dice. Mai dare risposte invece che continuare ad insinuare dubbi. Una cosa però posso dire di averla imparata sulla psichiatria: il paziente ha sempre torto. Se si sente depresso, allora è bipolare. Se non si sente depresso, allora è depresso o psicotico. Se si sente malato, è ipocondriaco e ossessivo. Se pensa di aver bisogno dello psichiatra, per ciò stesso ha bisogno dello psichiatra.
Non se ne esce, mai.
Non se ne esce, mai.
[#3]
Ex utente
Maledizione, sto solo chiedendo un consiglio. Perché non dovrebbe andare bene un semplice antidepressivo come primo tentativo? Se fossI un caso grave le persone intorno a me si allarmerebbero, sarebbero loro a portarmi da uno psichiatra. Se si rifiuta di discutere la semplice eventualità è perché pensa che io sia bipolare o altro e non vuole dirmelo, ma allora che ci sta a fare qui? Quale sarebbe il servizio che rende all'utenza?
[#4]
Ogni consulto una polemica o una domanda provocatoria, o assurda in termini medici, oppure fuori dalle linee guida del sito.
E come costante un atteggiamento aggressivo e offensivo.
Sottoponiamo la questione allo staff.
E come costante un atteggiamento aggressivo e offensivo.
Sottoponiamo la questione allo staff.
[#6]
E' anche evidente che ha un atteggiamento provocatorio, aggressivo e offensivo. Farà parte del suo problema, ma questo non significa che le cose che chiede siano lecite, possibili o -soprattutto- sensate sul piano medico.
Si faccia visitare, la cosa più ovvia di questo mondo, invece di fare ipotesi di autogestione appoggiandosi a un sito.
Si faccia visitare, la cosa più ovvia di questo mondo, invece di fare ipotesi di autogestione appoggiandosi a un sito.
[#7]
Ex utente
Il problema (lo ripeto per l'ennesima volta) è che da un lato non sono sicuro di avere un disturbo psichico. A tratti penso di avere un problema più psicologico, forse di personalità. In altri momenti mi sembra di avere un deficit cognitivo, il che forse torna con la mia insistenza nel chiedere qui. Non riesco ad arrivare ad una conclusione. So solo che mi crea forte disagio l'idea di parlare con uno psichiatra o uno psicologo. Era così a vent'anni ed è così oggi. Mi è sempre sembrato troppo tardi, o che comunque non servisse. Non riesco a districare il senso di colpa, gli aspetti morali, la vergogna. Il mio ambiente familiare non aiuta, sono problemi considerati "da ricchi", o da stupidi, deboli, scuse per la pigrizia o la mancanza dI carattere. E in parte ho finito per pensarla anch'io così, se sono io il soggetto. Non lo penso per quanto riguarda gli altri. Ma non so come uscirne.
[#8]
Consulto chiuso dallo staff per violazione delle linee guida del sito
Cordiali saluti
staff@medicitalia.it
Cordiali saluti
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Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.4k visite dal 08/03/2019.
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