Doc o no
Buongiorno a tutti. Cercherò di essere il più breve possibile.
Sono una ragazza di 25 anni e sono 6 anni che soffro di ansia di paura di far del male. Il mio medico di famiglia ha detto che è il disturbo ossessivo compulsivo e con lui ho fatto il counseling per 4/5 mesi perché appena sposata avevo paura di uccidere mio marito soffocare ecc. qualche anno prima avevo paura di far del male ai miei familiari ma non ho mai parlato a NESSUNO DI QUESTO DISAGIO.
Insomma paura dei coltelli cuscini buste di plastica, tutto ciò che possa nuocere.
Arriviamo al punto. Ho un figlio di 18 mesi e queste ossessioni ansie e paure si sono riversate anche su di lui dopo 3/4 mesi dalla sua nascita. Prima nessun pensiero violento si era manifestato su di lui.
Sono in cura da un mesà da una psicologa e psicoterapeuta. Quella precedente a cui ero andata alla seconda seduta mi ha indirizzato ad uno psichiatra per prendere il farmaco. Lui ha confermato il doc e mi ha prescritto abilify anafranil e tavor.
Mi sono rifiutata di prenderli e ho cambiato la psicoterapista, perché vorrei ritrovare la pace in me stessa con le mie forze e non sotto farmaci.
E mi chiedo. Ci sono dei momenti in cui non capisco se sono solo impulsi che voglio mettere in atto perché alcune volte non ho ansia e altre invece mi sento male.
Mi potreste spiegare la differenza tra doc e la realtà di far del male? Perché se penso di uccidere mio figlio o far del male ad altri, mi sento male ma non capisco se è ciò che voglio davvero
Sono una ragazza di 25 anni e sono 6 anni che soffro di ansia di paura di far del male. Il mio medico di famiglia ha detto che è il disturbo ossessivo compulsivo e con lui ho fatto il counseling per 4/5 mesi perché appena sposata avevo paura di uccidere mio marito soffocare ecc. qualche anno prima avevo paura di far del male ai miei familiari ma non ho mai parlato a NESSUNO DI QUESTO DISAGIO.
Insomma paura dei coltelli cuscini buste di plastica, tutto ciò che possa nuocere.
Arriviamo al punto. Ho un figlio di 18 mesi e queste ossessioni ansie e paure si sono riversate anche su di lui dopo 3/4 mesi dalla sua nascita. Prima nessun pensiero violento si era manifestato su di lui.
Sono in cura da un mesà da una psicologa e psicoterapeuta. Quella precedente a cui ero andata alla seconda seduta mi ha indirizzato ad uno psichiatra per prendere il farmaco. Lui ha confermato il doc e mi ha prescritto abilify anafranil e tavor.
Mi sono rifiutata di prenderli e ho cambiato la psicoterapista, perché vorrei ritrovare la pace in me stessa con le mie forze e non sotto farmaci.
E mi chiedo. Ci sono dei momenti in cui non capisco se sono solo impulsi che voglio mettere in atto perché alcune volte non ho ansia e altre invece mi sento male.
Mi potreste spiegare la differenza tra doc e la realtà di far del male? Perché se penso di uccidere mio figlio o far del male ad altri, mi sento male ma non capisco se è ciò che voglio davvero
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Allora,
chiariamo che eventuali differenze se non sono esse stesse sintomo del DOC, per il quale le rassicurazioni non sono mai sufficienti, se le deve far spiegare dalla sua terapeuta.
Il trattamento elettivo è quello farmacologico e lei ha stabilito di non curarsi in modo appropriato solo per motivazioni legate al suo pregiudizio.
Decida se curarsi o meno.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
chiariamo che eventuali differenze se non sono esse stesse sintomo del DOC, per il quale le rassicurazioni non sono mai sufficienti, se le deve far spiegare dalla sua terapeuta.
Il trattamento elettivo è quello farmacologico e lei ha stabilito di non curarsi in modo appropriato solo per motivazioni legate al suo pregiudizio.
Decida se curarsi o meno.
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Grazie per la rapida risposta! Ho deciso di non prendere le medicine soltanto perché alla seconda seduta della prima psicologa(in cui già al primo incontro mi ha messo più ansie che chiarimenti) mi ha spedito immediatamente dallo psichiatra, senza nemmeno tentare una psicoterapia, a differenza della seconda che mi ha subito orientato su una psicoterapia.
E le chiedo dottore , non può bastare la psicoterapia per il doc?( Anche perché non ci ho nemmeno provato)
So perfettamente che chiedere rassicurazioni fa parte del doc, ma le mie domande erano riferite più che altro a dei dubbi che si sono dimostrati successivamente.
E le chiedo dottore , non può bastare la psicoterapia per il doc?( Anche perché non ci ho nemmeno provato)
So perfettamente che chiedere rassicurazioni fa parte del doc, ma le mie domande erano riferite più che altro a dei dubbi che si sono dimostrati successivamente.
[#3]
La prima psicologa è stata deontologicmanete corretta ad indirizzarla verso lo psichiatra e dai farmaci prescritti il suo doc dovrebbe essere abbastanza problematico. Per cui vedo difficile una risoluzione con la sola psicoterapia che potrebbe anche risultare iatrogena nel trattamento del doc.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.5k visite dal 06/03/2019.
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