Psicofarmaci e gravidanza

Buongiorno,
Mi trovo alla 29 settimana di gravidanza.
Assumo seropram in gocce da 10 anni.
Ho avuto tre episodi di ricadute dovute al fatto di una sospensione graduale del farmaco. Ogni volta che ricominciavo il farmaco guarivo ed uscivo da questo tunnel orribile.
Da quando ho scoperto di essere incinta ho iniziato a scalare la dose. Al 26.01, sono passata da 15 gocce che prendevo alla sera a prenderne solo 4.
Iniziano attacchi di panico ed ansia ingestibile. D’accordo con tutti i miei dottori (psichiatra, ginecologo e medico di famiglia) ricomincio il seropram aumentandolo in modo graduale.
Oggi è un mese che l’ho aumentato. Sono quasi 3 settimane che lo prendo a 12 gocce è quasi 2 settimane che lo prendo a 15 gocce.
Le altre volte mi faceva effetto dopo circa una settimana dalla dose massima! Questa volta, ahimè, proprio non ci siamo! Anzi l’ansia è sempre maggiore ogni giorno. Mi sveglio con la fame d’aria , senso si soffocamento, bolo isterico. Non capisco come mai!
Voi dite che l’azione tardiva è dovuta alla gravidanza o che non faccia più effetto su di me il farmaco? Grazie mille
[#1]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

di massima se un farmaco ha funzionato in precedenza dovrebbe nuovamente funzionare bene, se l'azione positiva la percepiva ad una determinata posologia è probabile che debba aspettare il raggiungimento della stessa e 15 giorni certe volte possono non essere sufficienti, quindi teoricamente tra qualche giorno dovrebbe andare meglio.
Da tenere presente che se ha attribuito un vissuto negativo in merito alla necessità di dover riprendere la cura, in considerazione dello stato di gravidanza, questa condizione potrebbe interferire in qualche modo,

Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille gentile Dottore per la sua celere risposta.
Quindi lei dice che anche se io sono negativa la cura funzionerà lo stesso ma ci metterà più tempo? Grazie ancora e scusi se insisto ma sono disperata!
[#3]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Forse non ci siamo ben compresi, se percepisce la necessità di riprendere la terapia nonostante la gravidanza come un aspetto negativo, questo è da valutare sulla risposta alla stessa terapia nel senso che potrebbe interferire , tradotto sarebbe che ogni terapia dovrebbe essere accompagnata da aspettative positive ( effetto placebo ), questo è un aspetto certamente non prioritaro ma che comunque ha la sua importanza nel contesto generale,

Saluti
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