Zyprexa 2,5 mg e psicoterapia
Buongiorno,
sono parecchi anni che sto facendo psicoterapia con uno psichiatra; la diagnosi è quella di disturbo della personalità dipendente con tratti del cluster a e con sottostante una depressione latente (che esce fuori quando prevale la mia parte malfunzionante). All'inizio della terapia mi venne prescritto Depakin in combinazione con Zyprexa; dato il tempo trascorso da allora non ricordo nè la durata esatta -circa un annetto- nè il dosaggio. Chiesi io di interrompere l'assunzione, vedendomi ingrassata e gonfiata. Mi dovetti rivolgere ad un medico per dimagrire, dato che autonomamente non riuscivo (posso assicurare che il mio aumento di peso non fu determinato da un aumento, da parte mia, di cibo!) e risultò, da analisi e controlli vari, un ipotiroidismo (mi è rimasto il sospetto circa l'eventuale correlazione tra i farmaci in precedenza assunti e le modifiche nel funzionamento della tiroide). Ad ogni modo, di recente ho chiesto io dei farmaci; il mio terapeuta è convinto che io abbia risorse e strumenti personali per farcela anche senza farmaci, purchè segua, maggiormente la psicoterapia. Devo riconoscere che nei mesi appena trascorsi sono stata attiva, direi positivamente funzionante, tanto da portare a compimento, ottimamente, più impegni.. tanto da essermi sentita, per la prima volta in vita mia (ed anche durante questi anni di psicoterapia), 'non scarsa', ma con le stesse possibilità di coloro che ho sempre pensato a me superiori e tutto questo, appunto, l'ho fatto senza farmaci. (Le ricadute, in effetti, seguono i 'successi'...). Solo che quando prevale la 'me mal funzionante' è una perdita di tempo, che -ormai- per me, equivale a perdita di vita (40 anni, senza lavoro, abito con i miei, sono un fallimento con gli uomini; ma so di avere buone risorse se non fosse che talvolta prevale la parte malfunzionante); sicchè, il mio medico mi ha comunque proposto l'opzione di Zyprexa a basso dosaggio, 2,5 mg, limitato ad un periodo di qualche mese. Devo dire che l'essermi vista sprofondare nuovamente, vanificando, anche materialmente, quello che avevo fatto nei mesi scorsi, mi fa indotto a riflettere sul bisogno di apportare qualche modifica alla psicoterapia. E qui vengo alle due domande: poichè ho il terrore di ingrassare di nuovo, per la Vostra esperienza avete visto pazienti a cui avete prescritto Zyprexa 2,5 mg ingrassare? Ed ancora: la psicoterapia che sto seguendo ha cadenza settimanale, aumentarla -in maniera stabile- a due volte nè posso economicamente nè ho voglia (credo favorirebbe la mia 'dipendenza'); tuttavia, talora nè mi basto nè mi basta la psicoterapia (ed in quei momenti, ricorro a Voi e a questo Sito) e allora vorrei chiederVi se esistono integrazioni ad una psicoterapia che non siano farmacologiche (tipo psicoterapia di gruppo, magari due volte al mese; è solo un esempio rispetto a ciò che intendo come 'integrazione non farmacologica alla psicoterapia').
Grazie mille, cordiali saluti
sono parecchi anni che sto facendo psicoterapia con uno psichiatra; la diagnosi è quella di disturbo della personalità dipendente con tratti del cluster a e con sottostante una depressione latente (che esce fuori quando prevale la mia parte malfunzionante). All'inizio della terapia mi venne prescritto Depakin in combinazione con Zyprexa; dato il tempo trascorso da allora non ricordo nè la durata esatta -circa un annetto- nè il dosaggio. Chiesi io di interrompere l'assunzione, vedendomi ingrassata e gonfiata. Mi dovetti rivolgere ad un medico per dimagrire, dato che autonomamente non riuscivo (posso assicurare che il mio aumento di peso non fu determinato da un aumento, da parte mia, di cibo!) e risultò, da analisi e controlli vari, un ipotiroidismo (mi è rimasto il sospetto circa l'eventuale correlazione tra i farmaci in precedenza assunti e le modifiche nel funzionamento della tiroide). Ad ogni modo, di recente ho chiesto io dei farmaci; il mio terapeuta è convinto che io abbia risorse e strumenti personali per farcela anche senza farmaci, purchè segua, maggiormente la psicoterapia. Devo riconoscere che nei mesi appena trascorsi sono stata attiva, direi positivamente funzionante, tanto da portare a compimento, ottimamente, più impegni.. tanto da essermi sentita, per la prima volta in vita mia (ed anche durante questi anni di psicoterapia), 'non scarsa', ma con le stesse possibilità di coloro che ho sempre pensato a me superiori e tutto questo, appunto, l'ho fatto senza farmaci. (Le ricadute, in effetti, seguono i 'successi'...). Solo che quando prevale la 'me mal funzionante' è una perdita di tempo, che -ormai- per me, equivale a perdita di vita (40 anni, senza lavoro, abito con i miei, sono un fallimento con gli uomini; ma so di avere buone risorse se non fosse che talvolta prevale la parte malfunzionante); sicchè, il mio medico mi ha comunque proposto l'opzione di Zyprexa a basso dosaggio, 2,5 mg, limitato ad un periodo di qualche mese. Devo dire che l'essermi vista sprofondare nuovamente, vanificando, anche materialmente, quello che avevo fatto nei mesi scorsi, mi fa indotto a riflettere sul bisogno di apportare qualche modifica alla psicoterapia. E qui vengo alle due domande: poichè ho il terrore di ingrassare di nuovo, per la Vostra esperienza avete visto pazienti a cui avete prescritto Zyprexa 2,5 mg ingrassare? Ed ancora: la psicoterapia che sto seguendo ha cadenza settimanale, aumentarla -in maniera stabile- a due volte nè posso economicamente nè ho voglia (credo favorirebbe la mia 'dipendenza'); tuttavia, talora nè mi basto nè mi basta la psicoterapia (ed in quei momenti, ricorro a Voi e a questo Sito) e allora vorrei chiederVi se esistono integrazioni ad una psicoterapia che non siano farmacologiche (tipo psicoterapia di gruppo, magari due volte al mese; è solo un esempio rispetto a ciò che intendo come 'integrazione non farmacologica alla psicoterapia').
Grazie mille, cordiali saluti
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Gentile utente,
Esistono comunque alternative allo zyprexa per le stesse indicazioni, se dovesse comunque darle aumento di peso
"d ogni modo, di recente ho chiesto io dei farmaci; il mio terapeuta è convinto che io abbia risorse e strumenti personali per farcela anche senza farmaci, purchè segua, maggiormente la psicoterapia. "
Questo è un discorso privo di senso. Se uno lo rovesciasse, potrebbe dire che ha abbastanza risorse personali per prender farmaci senza aver bisogno della psicoterapia. Sempre senza senso ma capovolto.
Quando uno si cura è chiaro che ha bisogno di una cura, non che ha risorse che bastano. Del resto quando ci si ammala non abbiamo sufficienti risorse per star bene. Solo ai pazienti psichiatrici a volte si fanno questi discorsi privi di senso sulle risorse o non risorse, che rimangono vaghi e confusivi.
Esistono comunque alternative allo zyprexa per le stesse indicazioni, se dovesse comunque darle aumento di peso
"d ogni modo, di recente ho chiesto io dei farmaci; il mio terapeuta è convinto che io abbia risorse e strumenti personali per farcela anche senza farmaci, purchè segua, maggiormente la psicoterapia. "
Questo è un discorso privo di senso. Se uno lo rovesciasse, potrebbe dire che ha abbastanza risorse personali per prender farmaci senza aver bisogno della psicoterapia. Sempre senza senso ma capovolto.
Quando uno si cura è chiaro che ha bisogno di una cura, non che ha risorse che bastano. Del resto quando ci si ammala non abbiamo sufficienti risorse per star bene. Solo ai pazienti psichiatrici a volte si fanno questi discorsi privi di senso sulle risorse o non risorse, che rimangono vaghi e confusivi.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1k visite dal 23/02/2019.
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