Disturbo ciclotimico o disturbo borderline?

Buongiorno a tutti, sono Giulia e ho 26 anni. Come scritto in precedenza, dal 2014 frequento una psicoterapia e dal 2016 vedo anche uno psichiatra che mi ha prescritto abilify 15mg (fino a qualche mese fa 10mg). Né la psicoterapeuta né lo psichiatra mi hanno mai parlato di diagnosi vera e propria anche se quest'ultimo mi ha parlato spesso di disturbo ciclotimico (nel quale io, leggendo qua e la in internet, mi rivedo solo in parte). Con lo stabilizzatore sto un po' meglio nel senso che non ho più lunghi periodi di malessere (tristezza profonda o allegria esagerata) che superino la mezza giornata. Quello che però mi stavo domandando è che non ci fosse però un qualcos'altro sotto che medico e psicologa non mi dicono. Ho relazioni caotiche in cui risulto essere molto dipendente (mi attacco infatti come una piovra a persone solitamente non disponibili o con evidenti problemi), il distacco mi è difficile se non impossibile e mi causa una enorme sofferenza (solitamente non giustificata dal tempo in cui ci siamo frequentati), appena qualcuno mi accenna solo l'idea di finire un rapporto, il vuoto che mi crea è incolmabile tanto da aver avuto in passato periodi di grandi restrizioni alimentari che erano, insieme alla promiscuità sessuale, l'unica cosa che mi teneva tranquilla. Il mio umore è molto variabile e noto che le variazioni dipendono sempre da ciò che le altre persone fanno o dicono (un piccolo complimento diventa per me felicità esagerata). Quello che dico sempre alla terapeuta è che mi sembra di essere una bandiera al vento in balìa degli altri. Il senso di vuoto costante è qualcosa che mi logora e a volte mi è anche capitato di farmi del male in maniera molto lieve (graffiandomi forte le mani o pungendomi con uno spillo sempre le mani o le braccia).
So che non è possibile fare diagnosi solo dal mio racconto, ma secondo voi posso parlare con il mio psichiatra e la mia terapeuta della necessità di sapere se vi è sotto anche un disturbo borderline? Loro sono entrambi molto restii a parlare di diagnosi anche perché i miglioramenti ci sono e li vedo anche io, nonostante alternati da periodi di malessere che però adesso riesco a gestire. Il fatto è che io sento il bisogno di avere sotto controllo la mia situazione e una diagnosi mi sarebbe chiarificatrice.
Grazie per i consigli, una buona giornata.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Il disturbo borderline corrisponde, scomposto, ad un disturbo bipolare II /ciclotimico combinato con un temperamento ciclotimico, quindi in pratica è una ciclotimica doppia, se così si può dire, che ha sia il suo fondo, e quindi la sua personalità, sia i suoi momenti critici che spiccano in entrambi i sensi (estroversione / isolamento).
Si ritiene quindi che il profilo borderline sia il risultato di una storia che combina una instabilità stabile di fondo con un disturbo dell'umore, che aggrava il punto di partenza, a fase finita, cioè la patologia della gratificazione.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie mille Dott. Pacini, ora mi è tutto più chiaro. Secondo lei è il caso che io ne parli con il mio psichiatra? La terapia con solo abilify 15mg può bastare secondo lei?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Presumo che il suo psichiatra conosca la sua storia, le vicende etc. Dopo di che la scelta della terapia mi pare che torni comunque con la diagnosi
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