Cipralex e apatia
Buongiorno! Sono in cura da una psichiatra dalla quale sono tornata dopo aver intrapreso un percorso di riabilitazione nutrizionale presso una clinica specializzata. Ad agosto 2016 mi era stato prescritto dalla mia psichiatra curante cipralex per grossi problemi di ansia (fino ad un dosaggio di 10gtt) che ho continuato ad assumere fino ad agosto 2018, quando, con la psichiatra della clinica, pian piano lo abbiamo scalato. Dopo averlo dismesso totalmente ho ricominciato a provare emozioni sia positive che negative in maniera molto forte, a ridere anche di gusto, ma credevo fosse dovuto al fatto di aver ristabilito il peso corporeo, dopo un lungo periodo di grave sottopeso, che comunque offusca anche le emozioni. A gennaio la mia psichiatra ha deciso di ricominciare il trattamento con cipralex visto che stavo ricominciando ad avere problemi di ansia, fino a non dormire la notte e bloccarmi in situazioni importanti, a causa della mia forte insicurezza. Ora è un mese che lo assumo (sono al dosaggio di 8gtt), ma sto rincominciando ad essere molto apatica... se fino a gennaio, prima di riprendere l’assunzione, riuscivo a ridere sul serio e di gusto, ora faccio fatica a provare qualunque emozione, come fossi anestetizzata. Ora che il disturbo alimentare è in remissione e il peso lo sto mantenendo da fine settembre e quindi sono normopeso, inizio a credere che questa apatia sia data dal farmaco: è possibile che il cipralex mi possa causare questo?
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Domanda molto interessante, cercherò di spiegarmi.
Il Cipralex agisce sostanzialmente sulla Serotonina ed è in questo più selettivo di altri SSRI. E' classificato come antidepressivo ma potrebbe indurre una certa apatia (la Serotonina ci protegge da reazioni e sintomi ansiosi ma non necessariamente e non in tutti i Pazienti induce a "fare", a gioire delle cose), peraltro è di solito un ottimo ansiolitico.
Per fare un esempio (non in relazione al suo caso ma in senso generale), anche la Paroxetina è un SSRI ma oltre a potenziare la Serotonina, potenzia anche la Noradrenalina (che ci rende più propensi al "fare"). La Sertralina è un SSRI e quindi agisce anch'essa sulla serotonina ma, sopra certi dosaggi potenzia anche la Dopamina (che, diciamo, ci fa "gioire" delle cose).
In altre parole non posso sapere la sua apatia da cosa derivi ma, teoricamente, la sua osservazione è giusta. Talvolta gli SSRI, in soggetti predisposti, inducono una sorta di "anestesia".
Il Cipralex agisce sostanzialmente sulla Serotonina ed è in questo più selettivo di altri SSRI. E' classificato come antidepressivo ma potrebbe indurre una certa apatia (la Serotonina ci protegge da reazioni e sintomi ansiosi ma non necessariamente e non in tutti i Pazienti induce a "fare", a gioire delle cose), peraltro è di solito un ottimo ansiolitico.
Per fare un esempio (non in relazione al suo caso ma in senso generale), anche la Paroxetina è un SSRI ma oltre a potenziare la Serotonina, potenzia anche la Noradrenalina (che ci rende più propensi al "fare"). La Sertralina è un SSRI e quindi agisce anch'essa sulla serotonina ma, sopra certi dosaggi potenzia anche la Dopamina (che, diciamo, ci fa "gioire" delle cose).
In altre parole non posso sapere la sua apatia da cosa derivi ma, teoricamente, la sua osservazione è giusta. Talvolta gli SSRI, in soggetti predisposti, inducono una sorta di "anestesia".
Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 12.2k visite dal 13/02/2019.
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