Grave psicosi a dicembre
Salve,
Prima di dicembre mia madre non ha mai sofferto di alcun disturbo psichiatrico.
Il 30 dicembre è stata sottoposta a TSO in seguito ad una grave crisi delirante, il 14 gennaio è stata dimessa dall'ospedale con la diagnosi di "bouffée delirante", appena ritornata a casa ha iniziato subito a sentirsi molto male ed era, nuovamente, alla mercè di una brutta psicosi (anche con allucinazioni).
Il giorno 16 quando ho visto che stava peggiorando e quasi non ragionava più, lo portata di corsa all'ospedale dove l'hanno nuovamente ricoverata fino al 31 con la diagnosi di "disturbo depressivo maggiore e disturbo da conversione".
Ad oggi sta molto meglio ma ancora un po' deliria (passeggia spesso per la cucina, il giorno è un po' irrequieta, fa dei gesti strani ma comunque niente di allarmante) ed, onestamente, ho un po' paura a lasciarla sola anche se di pomeriggio non posso farne a meno per motivi di lavoro (in casa siamo solo io e mia madre) e ha la tendenza ad isolarsi non uscendo minimamente più di casa.
Oggi la psichiatra che la segue mi ha detto che è solo questione di tempo.
Tuttavia la mia domanda è: forse non sarebbe meglio che mia madre passasse un po' di tempo in una clinica riabilitativa dove, magari, riuscirebbero a curarla meglio (anche perché due ricoveri, di cui uno in tso e un altro in tsv, mi sembrano un po' eccessivi).
P.S. mia madre ha 53 anni, è in terapia con abilify fiala per un mese (quelle fiale che fanno al csm che durano 1 mese), seroquel da 100mg al di, zarelis 75 mg. Inoltre a giugno 2017 ha subito un intervento di tiroidectomia tot. e prende, pertanto, Eutirox 125 mcg e calcium Sandoz 1000 mg.
Prima di dicembre mia madre non ha mai sofferto di alcun disturbo psichiatrico.
Il 30 dicembre è stata sottoposta a TSO in seguito ad una grave crisi delirante, il 14 gennaio è stata dimessa dall'ospedale con la diagnosi di "bouffée delirante", appena ritornata a casa ha iniziato subito a sentirsi molto male ed era, nuovamente, alla mercè di una brutta psicosi (anche con allucinazioni).
Il giorno 16 quando ho visto che stava peggiorando e quasi non ragionava più, lo portata di corsa all'ospedale dove l'hanno nuovamente ricoverata fino al 31 con la diagnosi di "disturbo depressivo maggiore e disturbo da conversione".
Ad oggi sta molto meglio ma ancora un po' deliria (passeggia spesso per la cucina, il giorno è un po' irrequieta, fa dei gesti strani ma comunque niente di allarmante) ed, onestamente, ho un po' paura a lasciarla sola anche se di pomeriggio non posso farne a meno per motivi di lavoro (in casa siamo solo io e mia madre) e ha la tendenza ad isolarsi non uscendo minimamente più di casa.
Oggi la psichiatra che la segue mi ha detto che è solo questione di tempo.
Tuttavia la mia domanda è: forse non sarebbe meglio che mia madre passasse un po' di tempo in una clinica riabilitativa dove, magari, riuscirebbero a curarla meglio (anche perché due ricoveri, di cui uno in tso e un altro in tsv, mi sembrano un po' eccessivi).
P.S. mia madre ha 53 anni, è in terapia con abilify fiala per un mese (quelle fiale che fanno al csm che durano 1 mese), seroquel da 100mg al di, zarelis 75 mg. Inoltre a giugno 2017 ha subito un intervento di tiroidectomia tot. e prende, pertanto, Eutirox 125 mcg e calcium Sandoz 1000 mg.
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Non comprendo esattamente il senso del passaggio diagnostico: da psicosi a depressione e conversione ?
Comunque, l'episodio psicotico è in trattamento, anche se l'antidepressivo su un episodio psicotico è discutibile, specie se era agitato.
Il susseguirsi di agitazione (TSO) e depressione successiva potrebbe far pensare ad una psicosi bipolare.
Comunque, l'episodio psicotico è in trattamento, anche se l'antidepressivo su un episodio psicotico è discutibile, specie se era agitato.
Il susseguirsi di agitazione (TSO) e depressione successiva potrebbe far pensare ad una psicosi bipolare.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
L'antidepressivo è stato inserito in terapia dall'ospedale durante il primo ricovero insieme all'abilify 15 mg. Dopo il primo ricovero (tso) già dopo qualche giorno stava bene, tant'è che i medici hanno pensato ad un singolo episodio delirante dovuto ad umore depresso e stress.
La psicosi si è ripresentata in maniera acuta appena è ritornata a casa (tra il 1 e il 2 ricovero), dopo 2 - 3 giorni in ospedale già stava molto meglio. Appena ritornata in casa (dopo il 1 ricovero) è di nuovo ricomparsa la psicosi (sembrerebbe qualcosa che varia in base al contesto). Forse sarà per questo che hanno diagnosticato un disturbo da conversione.
Poi dice di avere le allucinazioni solo in casa (e quando c'è l'ha sta male e deliria), in ospedali o in altri luoghi la psicosi c'era (o c'è?) ma non è acuta.
La psicosi si è ripresentata in maniera acuta appena è ritornata a casa (tra il 1 e il 2 ricovero), dopo 2 - 3 giorni in ospedale già stava molto meglio. Appena ritornata in casa (dopo il 1 ricovero) è di nuovo ricomparsa la psicosi (sembrerebbe qualcosa che varia in base al contesto). Forse sarà per questo che hanno diagnosticato un disturbo da conversione.
Poi dice di avere le allucinazioni solo in casa (e quando c'è l'ha sta male e deliria), in ospedali o in altri luoghi la psicosi c'era (o c'è?) ma non è acuta.
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Utente
Attualmente sta meglio e non le ha. Quando stava male diceva di vedere e/o sentire suo marito defunto (alcune volte diceva di vederlo, altre volte solo di sentire delle voci), insieme allo spirito santo e a delle figure che lei chiamava "nonni" (non riesco ad identificare). Comunque per lei vedere e/o sentire un defunto gli sembra qualcosa di normale tant'è che, ancora oggi, non è pienamente consapevole della sua malattia.
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Una psicosi insorta in età adulta-avanzata dovrebbe essere indagata meglio per quanto riguarda ragioni neurologiche, perché l'età è atipica per le due psicosi principali (schizofrenia e disturbo bipolare). Ovviamente non credo sia il caso neanche di psicosi legate a uso di sostanze, anche se nei soggetti adulti-anziani a volte contribuiscono il bere e l'abuso di tranquillanti.
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Utente
Innanzitutto vorrei ringraziarvi per la disponibilità. Durante il ricovero nel reparto di psichiatria gli hanno fatto una TAC senza MDC e da tale indagine hanno escluso la presenza di patologie neurologiche, mi chiedo se realmente una tac senza MDC possa escludere del tutto patologie neurologiche.
Comunque nei mesi precedenti alla psicosi, pur godendo di ottima salute, piangeva di nascosto e si sentiva molto triste per via del lutto.
Grazie ancora per la disponibilità.
Comunque nei mesi precedenti alla psicosi, pur godendo di ottima salute, piangeva di nascosto e si sentiva molto triste per via del lutto.
Grazie ancora per la disponibilità.
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No. Gli esami non sono fatti per escludere tutto, sono fatti per verificare alcune cose ed escluderne altre. Ciascuno visualizza determinate cose e non altre, e non esiste quindi l'esame definitivo che esclude tutto in qualsiasi situazione.
Infatti presumo non sia stato fatto in quest'ottica, sarà stato fatto per verificare o escludere alcune cose.
Infatti presumo non sia stato fatto in quest'ottica, sarà stato fatto per verificare o escludere alcune cose.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 3.2k visite dal 05/02/2019.
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