Strana condizione psicofisica

Buonasera dottori
È da poco più di due mesi che sono caduta in un turbine di sintomi/sensazioni stranissimi e causa per me di molta preoccupazione. È iniziato tutto una sera in cui mi sentivo un senso di frenesia, ansia, irrequietezza, come se fossi insofferente alle attività di sempre. La sensazione mi ha destato una leggera preoccupazione ma non ci pensavo più di tanto; il giorno dopo uguale, così la sera mi è venuto il terrore di avere una forma di depressione pur convincendomi che i sintomi non combaciavano.. però (non so se la sensazione sia aumentata da sola o a causa dell’essermi preoccupata di essere depressa) il giorno dopo mi sentivo proprio giù di morale, in ansia e triste.. fino a che poi ho vissuto un episodio terribile che mi viene difficile spiegare: è come se all’improvviso mi fossi sentita completamente fuori dalla realtà, come se volessi quasi rifuggire dal mio corpo e dalla mia testa, come se i pensieri incalzassero tantissimo e non riuscissi più a controllarli.. dopo poco mi sono ripresa ma ero terribilmente scossa e in ansia, con la sensazione di non poter più appartenere alla realtà. Nel giro di due mesi queste sensazioni sono spesso mutate in pensieri ossessivi negativi ma che poi sono svaniti, però mi sono ricapitate spesso delle notti in cui mi svegliavo sempre con questa sensazione di non poter controllare i pensieri che sembravano soffocarmi, sensazione che nel giro di qualche minuto (o forse meno) passava... e in generale durante il giorno non mi sento mai tranquilla, come se per calarmi nella mia realtà dovessi sforzarmi e se mi lasciassi andare sentissi di nuovo quella sensazione di estraneità dal mondo, di non capire dove e chi sono.. dato che queste sensazioni sono nate da sole e non a seguito di un pensiero e che continuano a persistere adesso mi è venuta la paura di poter avere un tumore al cervello o qualche psicosi.. non può tutto ciò essere generato solamente dall’ansia! Ho avuto nella mia vita molti episodi di pensieri ossessivi e relativa ansia, anche molto elevata, ma sensazioni come queste non le avevo mai avute... anche quando mi sembra di star meglio poi ricomincia tutto, è come se fosse da più di due mesi fossi in un’altra realtà
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
La sintomatologia che lei così bene descrive fa sospettare un disturbo misto dell'umore , nel quale si uniscono elementi depressivi ed elementi di eccitamento ansioso.
Insisto sul concetto di "sospetto" non essendo possibile formulare una diagnosi a distanza.
Le consiglio di rivolgersi a uno psichiatra. Perchè aspettare e soffrire?
Auguri

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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Utente
Utente
Gentile dottore, La ringrazio per la sua risposta. Lei quindi non sostiene che questi sintomi facciano sospettare di un tumore al cervello?
Mi sembra una condizione di ormai ansia perenne e ne ho anche tutti i sintomi, però allo stesso tempo mi sembra qualcosa da cui sia impossibile uscire
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
E ora cosa c'entra il tumore al cervello? Stia tranquilla, e si curi da uno specialista, vedrà che starà molto meglio.
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Utente
Utente
Gentile dottore,
scrivo in quanto vorrei cercare di avere almeno qualche indizio a grandi linee su quello che potrei avere, è una condizione talmente strana e nuova per me che mi inquieta non poco. Ho sempre avuto nella vita episodi di pensieri ossessivi con relativa ansia, non so se fosse vero e proprio doc però i sintomi erano quelli.. solo che in quei casi nasceva sempre tutto da un pensiero, percepivo che comunque quei pensieri erano egodistonici e ricordavo benissimo quale fosse la mia realtà e la mia vera vita a cui volevo tornare, insomma capivo che in fondo il problema era solamente il pensiero che io, da ansiosa, avevo ingrandito a livelli esponenziali.. queste crisi riuscivo però appunto a superarle avendo sempre il contatto con la realtà e con la vera me. Ma adesso il tutto, come già le ho detto, non è partito da un pensiero, bensì è come se proprio fossi lentamente caduta in una condizione di estraneamente e da lì avessi completamente perso il contatto con la mia realtà e la mia persona, per tale motivo percepisco ogni pensiero/sensazione negativa non più in modo egodistonico, è proprio come se non sapessi più realmente chi sono e cosa voglio, come se nemmeno volessi più tornare alla vita di prima perché non la percepisco come mia, come se non avessi più me stessa come garanzia di realtà e il mio pensiero non dipendesse da me, cioè come se ora pensassi in modo diverso da come ho sempre fatto.. insomma ho proprio perso me stessa, e anche magari le emozioni, che dovrebbero essere la parte più istintiva di me e meno sottoposta quindi alla mente, non riescono a riportarmi completamente in me. Io non so più che cos'ho, sono estremamente confusa, temo stavolta che non sia ansia bensì qualche forma di psicosi, o magari è una sorta di derealizzazione/depersonalizzazione.. però quello che mi preoccupa è che da quel giorno di metà novembre questa condizione non mi ha mai abbandonato, nemmeno per un momento, al limite si attenua un minimo quando riesco a distrarmi però sicuramente non sparisce.. ci sono stati solamente due momenti in cui mi è sembrato di ritrovare me stessa, che la mia volontà e il mio vero Io siano ricomparsi e siano riusciti a vedere tutta questa situazione come qualcosa che non mi appartiene, ma questi momenti sono durati poche ore, dopodiché sono ripiombata in tutto ciò.. mi sveglio la mattina completamente confusa sulla realtà in cui sono e su me stessa e per cercare di ritrovare un minimo di controllo mi sembra quasi di dovermi sforzare. Non capisco proprio di cosa possa trattarsi, non penso di essere pazza perché comunque agli occhi degli altri risulto esattamente come sempre e mi rendo conto di comportarmi esattamente come sempre, però non so, a me risulta tutto così strano. Non so se sono stata sufficientemente chiara ma purtroppo mi è difficile spiegare quello che sento