Somatizzazione
Buonasera,
da circa 4 mesi soffro di una lombosacralgia. Dopo esser stato più volte da un fisioterapista di fiducia, da un osteopata, in un centro di fisioterapia e anche da due fisiatri, non sono riuscito a risolvere il problema.
L'ultimo studio di fisioterapia da cui sono andato, dopo avermi fatto 1000 test e manipolazioni,mi ha fatto fare come terapia la respirazione diaframmatica sulla pancafit.
ho fatto anche una risonanza magnetica lombare da cui non si evincono ne protrusioni ne ernie. Ho fatto anche una radiografia da cui non si evince niente se non una leggera iperlordosi accompagnata da una rettilineizzazione lombare. Il mio fisioterapista insiste sul fatto che la mia schiena è sempre stata così e non mi ha mai dato problemi.
Faccio ciclismo a livello agonistico da 20 anni, mi alleno tutti i giorni da sempre,anche 2 volte al giorno.
Persuaso dal fatto che il mio fisioterapista di fiducia insiste sul fatto che non c'è niente di strutturale che giustifichi le contratture e che, secondo lui, il problema è legato ad una disfunzione del tessuto connettivo lombare, che risponde al sistema ortosimpatico, mi sono rivolto in prima battuta ad una psicoterapeuta (non cavandoci un ragno da un buco, in quanto non ho particolari problemi o traumi o situazioni che possono aver causato questa cosa, o quantomeno non ne sono consapevole. Potrei dare tuttalpiù la colpa ad un lavoro molto stressante..)
ho provato tutti gli antidolorifici senza avere nessun effetto. anche l'aulin non mi faceva niente, sebbene normalmente è un farmaco che quando assumo (solo in caso di estrema necessità) mi fa effetto eccome.
ho provato anche, su consiglio del fisiatra, una terapia a base di cortisone, bella strong, per escludere un processo di tipo infiammatorio.
come bere un bicchier d'acqua, non ho avuto il minimo beneficio.
Un pomeriggio in cui il dolore era davvero forte sono andato al prontosoccorso dove mi hanno fatto una flebo in cui ho visto che dentro c'era una benzodiazepina e, mentre ero sotto flebo, mi sembrava che la tensione muscolare della zona si fosse allentata.
Mi sono quindi rivolto ad uno psichiatra, che mi ha sostanzialmente diagnosticato una "somatizzazione", dicendomi per altro che la zona lombare è una delle zone in cui si "somatizza" più facilmente.
Prima di andare dallo psichiatra, avevo già cominciato, da qualche settimana,a prendere lo Zoloft, in quanto il dolore ormai cronicizzato che non mi consente di svolgere le mie attività (soprattutto sportive),mi aveva buttato il morale a zero.
Lo psichiatra mi ha cambiato il farmaco,da zoloft a Cymbalta 60 (dopo una settimana di transizione con metà zoloft+cymbalta 30) in quanto dice che lo zoloft non va bene per le somatizzazioni.
Ora col cymbalta va leggermente meglio, anche se son passati solo 3 giorni da quanto prendo il 60.
Dopo quando dovrei avere i veri effetti dal farmaco?
pensate che un trattamento chiropratico potrebbe essermi utile o butterei via i soldi?
grazie per i vostri pareri
da circa 4 mesi soffro di una lombosacralgia. Dopo esser stato più volte da un fisioterapista di fiducia, da un osteopata, in un centro di fisioterapia e anche da due fisiatri, non sono riuscito a risolvere il problema.
L'ultimo studio di fisioterapia da cui sono andato, dopo avermi fatto 1000 test e manipolazioni,mi ha fatto fare come terapia la respirazione diaframmatica sulla pancafit.
ho fatto anche una risonanza magnetica lombare da cui non si evincono ne protrusioni ne ernie. Ho fatto anche una radiografia da cui non si evince niente se non una leggera iperlordosi accompagnata da una rettilineizzazione lombare. Il mio fisioterapista insiste sul fatto che la mia schiena è sempre stata così e non mi ha mai dato problemi.
Faccio ciclismo a livello agonistico da 20 anni, mi alleno tutti i giorni da sempre,anche 2 volte al giorno.
Persuaso dal fatto che il mio fisioterapista di fiducia insiste sul fatto che non c'è niente di strutturale che giustifichi le contratture e che, secondo lui, il problema è legato ad una disfunzione del tessuto connettivo lombare, che risponde al sistema ortosimpatico, mi sono rivolto in prima battuta ad una psicoterapeuta (non cavandoci un ragno da un buco, in quanto non ho particolari problemi o traumi o situazioni che possono aver causato questa cosa, o quantomeno non ne sono consapevole. Potrei dare tuttalpiù la colpa ad un lavoro molto stressante..)
ho provato tutti gli antidolorifici senza avere nessun effetto. anche l'aulin non mi faceva niente, sebbene normalmente è un farmaco che quando assumo (solo in caso di estrema necessità) mi fa effetto eccome.
ho provato anche, su consiglio del fisiatra, una terapia a base di cortisone, bella strong, per escludere un processo di tipo infiammatorio.
come bere un bicchier d'acqua, non ho avuto il minimo beneficio.
Un pomeriggio in cui il dolore era davvero forte sono andato al prontosoccorso dove mi hanno fatto una flebo in cui ho visto che dentro c'era una benzodiazepina e, mentre ero sotto flebo, mi sembrava che la tensione muscolare della zona si fosse allentata.
Mi sono quindi rivolto ad uno psichiatra, che mi ha sostanzialmente diagnosticato una "somatizzazione", dicendomi per altro che la zona lombare è una delle zone in cui si "somatizza" più facilmente.
Prima di andare dallo psichiatra, avevo già cominciato, da qualche settimana,a prendere lo Zoloft, in quanto il dolore ormai cronicizzato che non mi consente di svolgere le mie attività (soprattutto sportive),mi aveva buttato il morale a zero.
Lo psichiatra mi ha cambiato il farmaco,da zoloft a Cymbalta 60 (dopo una settimana di transizione con metà zoloft+cymbalta 30) in quanto dice che lo zoloft non va bene per le somatizzazioni.
Ora col cymbalta va leggermente meglio, anche se son passati solo 3 giorni da quanto prendo il 60.
Dopo quando dovrei avere i veri effetti dal farmaco?
pensate che un trattamento chiropratico potrebbe essermi utile o butterei via i soldi?
grazie per i vostri pareri
[#1]
Gli effetti del farmaco sono evidenti dalla quarta settimana a dose piena
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
la ringrazio per la risposta.
Ormai sta passando un po' di tempo e non sto ancora bene purtroppo.
L'unica cosa che lo psicofarmaco mi ha migliorato (sempre che sia stato lui e non il lavoro che stò facendo su me stesso..) è la capacità di sopportare e accettare questa cosa. purtroppo il problema fisico (che è invece la cosa che avrei voluto passasse) rimane. va beh..
le faccio una domanda. Mi ha scritto che dalla quarta settimana in sostanza dovrei avere i miglioramenti.
Se di miglioramenti non ne ho, dopo quanto tempo posso dire che lo psicofarmaco non mi sta facendo risolvere il problema e quindi arrivare alla conclusione che non si tratta di una somatizzazione ma di un effettivo problema meccanico/strutturale?
grazie
saluti
Ormai sta passando un po' di tempo e non sto ancora bene purtroppo.
L'unica cosa che lo psicofarmaco mi ha migliorato (sempre che sia stato lui e non il lavoro che stò facendo su me stesso..) è la capacità di sopportare e accettare questa cosa. purtroppo il problema fisico (che è invece la cosa che avrei voluto passasse) rimane. va beh..
le faccio una domanda. Mi ha scritto che dalla quarta settimana in sostanza dovrei avere i miglioramenti.
Se di miglioramenti non ne ho, dopo quanto tempo posso dire che lo psicofarmaco non mi sta facendo risolvere il problema e quindi arrivare alla conclusione che non si tratta di una somatizzazione ma di un effettivo problema meccanico/strutturale?
grazie
saluti
[#3]
Utente
scusate se insisto, ma non ho ancora ricevuto risposta a quanto scritto sopra.
vi faccio anche un altra domanda:
dato che, negli ultimi mesi, non avrei avuto nessun "disagio" che avrei potuto somatizzare, può essere che il corpo somatizzi anche periodi di stress più o meno lunghi avuti molto tempo prima?
(tipo un anno prima o oltre)
e che cominci a somatizzarli proprio quando le cose "stavano cominciando ad andar bene"?
ha senso la mia affermazione?
grazie
saluti
vi faccio anche un altra domanda:
dato che, negli ultimi mesi, non avrei avuto nessun "disagio" che avrei potuto somatizzare, può essere che il corpo somatizzi anche periodi di stress più o meno lunghi avuti molto tempo prima?
(tipo un anno prima o oltre)
e che cominci a somatizzarli proprio quando le cose "stavano cominciando ad andar bene"?
ha senso la mia affermazione?
grazie
saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 25/01/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.