Patologie
Buonasera. Mi marito ha sofferto in passato di depressione, curato con cymbalta per due anni senza terapia psicologica. Poi ha deciso di sospendere e dopo un anno che non vedeva lo psichiatra c'è andato, gli ha detto che poteva smettere il farmaco ed è tornato a casa. A distanza di tre anni, con annessa Nascita di un figlio, siamo in un momento in cui è obbligato ad andare dallo psichiatra. Ma pur avendo affermato più volte che non avrebbe mai più preso quelle medicine sostiene che al momento sta prendendo, prescritte dal medico, qualcosa x gestire la rabbia. Mi chiedo però, se un paziente va costretto dallo psichiatra è ovvio che non racconterà mai la verità. esempio:non dormiva e di notte aveva pensieri omicidi, oppure disturbo del cibo, relazioni litigiose, ansia e stress che non gli permettevano di lavorare, notti di paranoia, sapevi come andava a letto la sera ma era una incognita cosa sarebbe accaduto appena sveglio, a volte sonno durante il giorno fa non riuscire a stare sveglio, alternato a momenti di iperattivita. Da metà dicembre dice di esserci andato almeno tre volte ma mio marito afferma che lo psichiatra dice che non si evincono patologie. Mio marito mi ha espressamente vietato di conoscere le sue condizioni e quindi lo psichiatra non può comunicarmi nulla. Ma mi chiedo, se uno non vuole andare dallo psichiatra e mente è possibile che il medico lo scopra? Inoltre è possibile che si dica al paziente, già dopo la prima seduta, che lui non presenta nessuna patologia? Come fa a capirlo così in fretta?
Mio marito fumava da tre a sei canne di erba al giorno da quasi due anni, non credo siano informazioni che lui gli darà.
Grazie a chi risponderà
Mio marito fumava da tre a sei canne di erba al giorno da quasi due anni, non credo siano informazioni che lui gli darà.
Grazie a chi risponderà
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Temo che lei abbia ragione. E' possibile da parte di un paziente omettere o dissimulare alcuni sintomi o comportamenti patologici, e se non è molto disturbato anche uno psichiatra esperto potrebbe non accorgersene. In questi casi è fondamentale la testimonianza dei familiari o degli amici, ma per questo occorre l'autorizzazione del paziente.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.1k visite dal 21/01/2019.
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