Può essere una psicosi
Salve da maggio scorso il mio stato depressivo é cambiato di molto in peggio. Le spiego. Sono separata con un bimbo e oltre questo ho avuto tantissimi altri problemi. Il maggio scorso mi é venuto dentro un forte stato di paura che possono morire i miei genitori. Stavo coricata e non mangiavo. Sono stata ricoverata ma li ho cercato di affogarmi con una corda e tornata a casa mi autolesionavo con pezzetti di vetro o di ferro. mi hanno diagnosticato una depressione ossessiva che non é visto che assumendo il farmaco inverga il pensiero non se ne va. Oltre a questo assumo anche il zarelis da 75 mg e una compressa di lorazepam da 2,5. Il problema é che a livello frontale e dentro si me ho questo pensiero che mi tortura sulla morte dei miei genitori e cui si associa il sintomo dentro me stessa e il pensiero di suicidio. I farmaci che assumo non mandono via questo sintomo interno e questo pensiero. Inoltre mi sento debole e indolenziata. Può essere una psicosi? Se si cosa mi consiglia di fare? Grazie
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Alcuni suoi sintomi che lei ci racconta appaiono suggerire la diagnosi di un disturbo con aspetti psicotici. Come ipotesi si potrebbe formulare quella di una depressione con aspetti psicotici. In effetti lei assume un antipsicotico, l ' invega. I pensieri ricorrenti e intrusivi hanno aspetti ossessivi, ma possono essere riscontrati in molte diagnosi.
Tuttavia leggendo la sua lettera si e' portati a credere che in lei sia rimasta una discreta capacita' critica e quindi una parte non psicotica apprezzabile.
La sua sintomatologia e' curabile con i farmaci. L' aspetto reattivo rende consigliabile anche un approccio psicologico. Il consiglio che posso darle e' di assumere regolarmente la terapia, i sintomi più gravi sicuramente risponderanno ( eventualmente con variazioni di dosi e pricipi attivi).
E' necessario che il suo caso sia seguito da uno psichiatra. Quale che sara' la sua scelta (psichiatra pubblico o privato ) e' necessario che lei sia seguita da un equipe di un centro pubblico ( Centro di Salute Mentale ) per la complessita' della sua situazione. Soprattutto non si disperi perché in ogni caso esistono interventi utili per la sua situazione.
Tuttavia leggendo la sua lettera si e' portati a credere che in lei sia rimasta una discreta capacita' critica e quindi una parte non psicotica apprezzabile.
La sua sintomatologia e' curabile con i farmaci. L' aspetto reattivo rende consigliabile anche un approccio psicologico. Il consiglio che posso darle e' di assumere regolarmente la terapia, i sintomi più gravi sicuramente risponderanno ( eventualmente con variazioni di dosi e pricipi attivi).
E' necessario che il suo caso sia seguito da uno psichiatra. Quale che sara' la sua scelta (psichiatra pubblico o privato ) e' necessario che lei sia seguita da un equipe di un centro pubblico ( Centro di Salute Mentale ) per la complessita' della sua situazione. Soprattutto non si disperi perché in ogni caso esistono interventi utili per la sua situazione.
Dr Giovanni Portuesi
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 19/01/2019.
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