Disturbi della personalità
buon giorno, mio marito in 10 anni di matrimonio periodicamente vive periodi di crisi in cui si allontana da me fisicamente e affettivamente. Nel passato rifiutava qualsiasi contatto isolandosi completamente. Poi le cose sono andate migliorando e per un pò non ci sono stati problemi. Successivamente però in corrispondenza di festività e ferie spesso si è allontanato da casa con scuse. Abbiamo consultato diversi psicologi ma lui ha sempre interrotto le terapie. Nell'ultimo anno in concomitanza con problemi sul lavoro ha cominciato a raccontare bugie anche gravi e ad allontanarsi da casa per diverso tempo. Prova ansia nel entrare in casa. Anche le spese sono lievitate e i rapporti fisici tra noi (già scarsi)inesistenti. A chi posso rivolgermi per un aiuto?
è curabile e/o gestibile?
grazie
è curabile e/o gestibile?
grazie
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Gentile utente,
dal tipo di comportamenti così ciclici, e alternanti tra fasi di impulsività e comportamenti sopra le righe (comprese le bugie) e fasi di "ritorno" con sentimenti di colpa, ansia etc. - sembrerebbe un disturbo dell'umore. L'unica cosa non chiara è se esista in particolare un tipo di coinvolgimento che richiama la persona fuori casa e sia fonte di spese, sensi di colpa ma attrazione ricorrente.
La cosa più logica è una visita psichiatrica. Lei parlava di psicologie e di terapie, ma intendeva terapie mediche o psicoterapie ?
Il fatto è che dovrebbe essere la persona in questione a rivolgersi, magari insieme a Lei, al medico, per dare un senso alla cosa. Faccia un altro tentativo per vedere questa volta di fare innanzitutto una diagnosi.
dal tipo di comportamenti così ciclici, e alternanti tra fasi di impulsività e comportamenti sopra le righe (comprese le bugie) e fasi di "ritorno" con sentimenti di colpa, ansia etc. - sembrerebbe un disturbo dell'umore. L'unica cosa non chiara è se esista in particolare un tipo di coinvolgimento che richiama la persona fuori casa e sia fonte di spese, sensi di colpa ma attrazione ricorrente.
La cosa più logica è una visita psichiatrica. Lei parlava di psicologie e di terapie, ma intendeva terapie mediche o psicoterapie ?
Il fatto è che dovrebbe essere la persona in questione a rivolgersi, magari insieme a Lei, al medico, per dare un senso alla cosa. Faccia un altro tentativo per vedere questa volta di fare innanzitutto una diagnosi.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Gentile utente,
dal tipo di comportamenti così ciclici, e alternanti tra fasi di impulsività e comportamenti sopra le righe (comprese le bugie) e fasi di "ritorno" con sentimenti di colpa, ansia etc. - sembrerebbe un disturbo dell'umore. L'unica cosa non chiara è se esista in particolare un tipo di coinvolgimento che richiama la persona fuori casa e sia fonte di spese, sensi di colpa ma attrazione ricorrente.
La cosa più logica è una visita psichiatrica. Lei parlava di psicologie e di terapie, ma intendeva terapie mediche o psicoterapie ?
Il fatto è che dovrebbe essere la persona in questione a rivolgersi, magari insieme a Lei, al medico, per dare un senso alla cosa. Faccia un altro tentativo per vedere questa volta di fare innanzitutto una diagnosi.
dal tipo di comportamenti così ciclici, e alternanti tra fasi di impulsività e comportamenti sopra le righe (comprese le bugie) e fasi di "ritorno" con sentimenti di colpa, ansia etc. - sembrerebbe un disturbo dell'umore. L'unica cosa non chiara è se esista in particolare un tipo di coinvolgimento che richiama la persona fuori casa e sia fonte di spese, sensi di colpa ma attrazione ricorrente.
La cosa più logica è una visita psichiatrica. Lei parlava di psicologie e di terapie, ma intendeva terapie mediche o psicoterapie ?
Il fatto è che dovrebbe essere la persona in questione a rivolgersi, magari insieme a Lei, al medico, per dare un senso alla cosa. Faccia un altro tentativo per vedere questa volta di fare innanzitutto una diagnosi.
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Ex utente
La ringrazio per la solerte risposta. Non credo che ci siano attrattive o coinvolgimenti fuori dal matrimonio; ho saputo che anche prima di conoscere me aveva questi "periodi bui" come li definisce lui. Purtroppo ora è in una fase in cui non riesce a rientrare a casa e per me è difficile convincerlo a rivolgersi ad uno specialista. Nel passato ha seguito solo psicoterapie mai farmacologiche, ma la sua tendenza è cercare di non coinvolgermi in questo. In alcuni momenti si dice disposto ad iniziare un percorso chiedendo aiuto ad un medico ma quando si deve concretizzare il tutto sfugge. La famiglia di origine è completamente disinteressata al problema così come lo è stata nella sua infanzia. Nel caso riesca a convincerlo vorrei contattarla dato che esercita nella nostra città. Ancora grazie
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Per attrattive o coinvolgimenti non mi viene in mente tanto una ipotetica relazione quanto magari cose tipo gioco d'azzardo o sostanze d'abuso. Lo dico per analogia con casi visti in passato.
Farsi valutare non è impegnativo in nessun senso. La terapia è certamente cruciale se si fa una diagnosi di disturbo psichico. La collaborazione della persona in genere c'è quando la situazione non è più gestibile, ma purtroppo spesso quanto migliora un pò il comportamento ritorna quello di prima. Questo almeno è l'andamento nel tipo di casi legati a legami "patologici" con qualche oggetto esterno, ma è un discorso solo ipotetico.
Con piacere quando crede posso dare un parere diretto.
Farsi valutare non è impegnativo in nessun senso. La terapia è certamente cruciale se si fa una diagnosi di disturbo psichico. La collaborazione della persona in genere c'è quando la situazione non è più gestibile, ma purtroppo spesso quanto migliora un pò il comportamento ritorna quello di prima. Questo almeno è l'andamento nel tipo di casi legati a legami "patologici" con qualche oggetto esterno, ma è un discorso solo ipotetico.
Con piacere quando crede posso dare un parere diretto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 02/02/2009.
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