Disturbo d'ansia e sertralina

Salve,
Vorrei chiedere un parere specialistico riguardo l'assunzione di uno psicofarmaco chiamato sertralina.
Sono un uomo di 58 anni e soffro di episodi ansiosi da vari anni. Seguo una psicoterapia da 10 anni, di cui 8 con un primo terapeuta e 2 col secondo.
In questi ultimi 2 anni eventi familiari pesanti emotivamente, mi hanno messo a dura prova e questo ha fatto emergere una serie di sintomi da un punto di vista fisico e psichico.
Fisicamente, tachicardia e leggera ipertensione (90/130) che sto curando con un farmaco betabloccante (lobivon 1/2 cp al giorno) prescritto da un cardiologo.
Psichicamente uno stato di forte tensione emotiva, con sbalzi d'umore, malinconia, insonnia e attacchi d'ansia.
Il mio terapeuta mi ha consigliato un consulto con un collega psichiatra che mi ha prescritto un farmaco chiamato sertralina (50 mg/giorno).
Ho cominciato a prenderlo ieri mattina. Oggi secondo giorno, mezz'ora dopo averlo preso mi è preso un attacco d'ansia senza motivo apparente che sono riuscito a contenere prendendo 5 gocce di valium (sempre prescritto dallo psichiatra).
Dopo mezz'ora ho avuto un episodio ancora più forte del primo (sudorazione mani e ascelle, tachicardia, confusione, sensazione di calore nel petto, confusione) che ho contenuto prendendo altre 10 gocce di valium.
E' la prima volta che mi capita di avere un attacco d'ansia così forte.
Ho sentito lo psichiatra che mi ha detto che probabilmente l'ansia è scaturita dall'idea d'iniziare una nuova terapia (...)
Leggendo il foglietto illustrativo del farmaco, leggo che ci possono essere questi effetti secondari, e addirittura si può arrivare ad una crisi serotoninergica, ma non credo che questo sia il mio caso...
Infine, leggo su internet che ci sono alcuni cibi che possono aumentare i livelli di serotonina, in particolare le noci, che guarda a caso ne ho mangiato tre intere proprio prima di assumere il farmaco... ci può essere una qualche relazione?

Grazie per eventuali consigli.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
All'inizio della terapia questi fenomeni sono considerati nella norma al di la di qualsiasi interpretazione psicologica di voglia dare al fenomeno.

Dr. F. S. Ruggiero

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[#2]
Utente
Utente
Gent.mo Dr. Ruggiero,
La ringrazio molto per la risposta, tra l'altro velocissima!!

Ma mi potrebbe gentilmente spiegare sommariamente come funziona il farmaco?
Da quanto leggo su internet, la sertralina fa aumentare la serotonina e la dopamina, che sono, se ho capito bene delle sostanze stimolanti, cioé che danno energia all'organismo e alla psiche.

Leggevo anche che il range normale della serotonina dovrebbe essere di 101 a 283 ng/mL.

E' possibile che il farmaco nella fase iniziale alzi il livello di serotonina sopra il limite massimo?
(che potrebbe giustificare gli attacchi d'ansia in fase iniziale)

Infine, durante la terapia, si fanno dei controlli per verificare il livello di serotonina?

Grazie ancora!
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Internet è purtroppo un mezzo utile parzialmente.

Non si aumenta un determinato neuromediatore, ma viene inibito il passaggio di essi da una porzione ad un'altra del cervello attraverso una azione puramente recettoriale.

Ciò consente di migliorare alcuni aspetti proprio per la permanenza di serotonina, dopamina, noradrenalina in una determinata porzione creandosi così un miglioramento di alcuni aspetti che si presentano con dei sintomi.

I dosaggi non servono a nulla in quanto la visita è ciò che consenti di capire quale sia la situazione clinica.

Inizialmente la terapia provoca alcuni effetti collaterali in quanto c'è un periodo di latenza in cui l'organismo deve abituarsi alla nuova condizione sui recettori.
Per tali motivi è d'uso titolare le terapie oppure introdurre altri farmaci che riducano questo stato di cose.

Perciò, non condivido le interpretazioni sul "rifiuto" che provoca dei sintomi in quanto ciò che è predeterminato finisce nelle interpretazioni psicologiche da bar.
[#4]
Utente
Utente
Gent.mo Dr. Ruggiero,
La ringrazio ancora per le precisazioni.

Quello che mi sfugge però è il fatto che la serotonina, dopamina e noradrenalina sono tutte sostanze stimolanti, che hanno senso in caso di depressione ma non capisco il nesso col fatto di usare queste sostanza contro l'ansia dove in teoria bisognerebbe piuttosto calmare, sedare invece di stimolare...

Ovviamente non avendo le conoscenze specialistiche, ci sono meccanismi che mi sfuggono!

Cordiali saluti
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Le ho citate come esempio.

Il punto è che agiscono in determinato modo una volta inibita l’eliminazione con l’uso del farmaco.
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