Somatizzazione da ansia e relativi antidepressivi
Buongiorno Dottori,
Sono un "ragazzo" di 34 anni.
Da circa 3 anni soffro di problemi di stomaco (sostanzialmente gastrite cronica ed indigestione).
Ho effettuato diversi esami medici e tutti i dottori (gastroenterologi, psicologi, psichiatri inclusi) sono arrivati alla conclusione che il mio problema derivi da una somatizzazione di ansia sullo stomaco (e sono pienamente concordo con loro visto che a parte la gastrite cronica il resto degli esami sono negativi).
Oltre alla gastrite sento anche un po' di ansia/agitazione soprattutto al risveglio al mattino.
Nel 2018 (da Febbraio a Dicembre) sono stato in cura con EFEXOR 75MG/giorno prescritto da uno psichiatra.
Tuttavia la cura non ha sortito particolari effetti sulla mia ansia e relativa somatizzazione.
Vi segnalo che durante la cura sono ingrassato di 5kg, questo è un bene visto che ero dimagrito parecchio, ma questo non era sicuramente l'obiettivo della cura.
In accordo con lo psichiatra si è deciso di sospendere gradualmente l'EFEXOR e di iniziare una nuova cura con CYMBALTA 30MG/giorno (per i primi 7 giorni) e successivamente passare a 60MG.
Ho iniziato la cura da pochi giorni e dunque attendo le classiche 4/5 settimane per incominciare a capire se il farmaco fa effetto.
La domanda che vi pongo cortesemente è la seguente:
Essendo la mia diagnosi ormai chiara a tutti (somatizzazione da ansia) mi chiedo il perché lo psichiatra insista con la somministrazione di farmaci SNRI e non SSRI. Gli SNRI non dovrebbero essere più attivanti e dunque più adatti a diagnosi di depressione?
Aggiungo che non mi sento depresso, indubbiamente sono un pò giù di morale per via dei continui problemi di stomaco, ma non mi spiego il perché lo psichiatra insista su farmaci sostanzialmente simili (EFEXOR e CYMBALTA) quando appunto con EFEXOR non ho avuto nessun effetto positivo.
So benissimo che non potete prescrivere farmaci o cambiare delle prescrizioni a distanza ma vi chiedo qualche delucidazione in più (se possibile) sulla questione indicata sopra
Vi ringrazio in anticipo e buona serata a tutti.
Sono un "ragazzo" di 34 anni.
Da circa 3 anni soffro di problemi di stomaco (sostanzialmente gastrite cronica ed indigestione).
Ho effettuato diversi esami medici e tutti i dottori (gastroenterologi, psicologi, psichiatri inclusi) sono arrivati alla conclusione che il mio problema derivi da una somatizzazione di ansia sullo stomaco (e sono pienamente concordo con loro visto che a parte la gastrite cronica il resto degli esami sono negativi).
Oltre alla gastrite sento anche un po' di ansia/agitazione soprattutto al risveglio al mattino.
Nel 2018 (da Febbraio a Dicembre) sono stato in cura con EFEXOR 75MG/giorno prescritto da uno psichiatra.
Tuttavia la cura non ha sortito particolari effetti sulla mia ansia e relativa somatizzazione.
Vi segnalo che durante la cura sono ingrassato di 5kg, questo è un bene visto che ero dimagrito parecchio, ma questo non era sicuramente l'obiettivo della cura.
In accordo con lo psichiatra si è deciso di sospendere gradualmente l'EFEXOR e di iniziare una nuova cura con CYMBALTA 30MG/giorno (per i primi 7 giorni) e successivamente passare a 60MG.
Ho iniziato la cura da pochi giorni e dunque attendo le classiche 4/5 settimane per incominciare a capire se il farmaco fa effetto.
La domanda che vi pongo cortesemente è la seguente:
Essendo la mia diagnosi ormai chiara a tutti (somatizzazione da ansia) mi chiedo il perché lo psichiatra insista con la somministrazione di farmaci SNRI e non SSRI. Gli SNRI non dovrebbero essere più attivanti e dunque più adatti a diagnosi di depressione?
Aggiungo che non mi sento depresso, indubbiamente sono un pò giù di morale per via dei continui problemi di stomaco, ma non mi spiego il perché lo psichiatra insista su farmaci sostanzialmente simili (EFEXOR e CYMBALTA) quando appunto con EFEXOR non ho avuto nessun effetto positivo.
So benissimo che non potete prescrivere farmaci o cambiare delle prescrizioni a distanza ma vi chiedo qualche delucidazione in più (se possibile) sulla questione indicata sopra
Vi ringrazio in anticipo e buona serata a tutti.
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I due farmaci hanno indicazione nei disturbi somatici sebbene la venlafaxiba esplica la sua azione ad un dosaggio maggiore di quello prescritto per cui eventualmente andava prima aumentata.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6k visite dal 18/01/2019.
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