Alprazolam e attacchi di panico

Soffro da circa 5 anni di attacchi di panico (in contesti e luoghi particolari, o causati dalla paura stessa dei DAP: temo che mi vengano e si verificano). Inoltre sono abbastanza ipocondriaco e in taluni casi facile preda di attacchi di ansia, che a volte sfociano in attacchi di panico.
Dopo molto aspettare, a parte qualche consiglio dal medico di base e in un caso da un neurologo in PR.SOC. (quest'ultimo mi prescrisse xanax associato ad altri farmaci, ma manco iniziai la terapia), ho avuto un consulto con psichiatra.

Mi ha prescritto: alprazolam 0.25 mattino, 0.50 pomeriggio, 0.50 sera.

Negli ultimi due anni ho sempre assunto dosi minime di alprazolam (0.15 mg) una mezz'ora-ora prima del possibile contesto "da panico", avendo una parziale attenuazione dei sintomi nel caso si verificasse l'attacco, e un senso di rilassamento (e qualche sbadiglio) da 1 ora a 2-3 ore dopo aver preso la pastiglia. Senso di rilassamento, a prescindere dal verificarsi o meno del DAP.

Ora, tenendo conto che ho seriamente intenzione di fare una terapia come si deve, magari anche associata a psicoterapia, nutro qualche dubbio nell'iniziare una terapia di alprazolam a quelle dosi (che so comunque essere basse/nella norma). I dubbi nascono solo dal fatto che già con la dose minima (direi "pediatrica") che prendo attualmente mi metto a sbadigliare.
Con 1.25 mg complessivi (e voi direte: "dose bassa!!") mi sa che rincoglionisco del tutto e mi addormento.

L'idea è di iniziare decisamente la terapia indicata dallo specialista, ma aumentare la dose in maniera molto graduale... Voi che mi consigliate?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

il trattamento prescritto non e' indicato.
Deve rivolgersi ad uno psichiatra che le faccia una chiara diagnosi psichiatrica e le prescriva un trattamento che non sia di sole benzodiazepine.

Il trattamento psicoterapeutico puo' essere valutato dallo psichiatra se lei rientra nei criteri di eleggibilita'.

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[#2]
Utente
Utente
il trattamento a cui mi riferisco e prescritto da uno psichiatra pochi giorni fa, è quello indicato:

XANAX: 0,25 mg il mattino, 0.50 mg il pomeriggio, e 0.50 mg la sera.

Con l'obiettivo, mi è parso di capire, di tamponare la componente ansiosa. Non pensa certo di farmi passare così gli attacchi di panico.

Tra un mese ho un secondo appuntamento con lo stesso psichiatra per rivalutare la situazione.

Io nutro più che altro qualche dubbio sulle dosi, per quanto espresso sopra.

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

il trattamento con ansiolitici prescritti in questo modo, non fa altro che farle perdere tempo.

Il trattamento degli attacchi di panico e' indicato solo con farmaci del tipo SSRI, i quali necessitano di almeno 3-4 settimane per funzionare a dovere e fornirle una buona risposta.

Sarebbe stata opportuno, invece, introdurre un trattamento adeguato e, eventualmente, stare male ancora un mesetto piuttosto che creare una dipendenza e poi dover togliere le benzodiazepine entro il mese successivo (il trattamento massimo e' di 6-8 settimane).

Il trattamento cosi' fatto non ha alcun razionale clinico.
[#4]
Utente
Utente
gentilissimo dottore, grazie per le risposte.

la cosa mi lascia un bel po' di rammarico, essendo stato anche il mio primo approccio con uno psichiatra, che peraltro mi aveva dato una buona impressione.

in effetti anche a me come "terapia" sembrava un po' strana (e non l'ho ancora iniziata), ma non vorrei aver forse premuto troppo sul lato ansioso-ipocondriaco, rispetto a quello degli attacchi di panico.

Sinceramente ora non so che fare...

Proverò, magari, a valutare altri specialisti. Peccato, visto che già i tempi di attesa sono lunghetti.



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Dr. Claudio Lorenzetti Psichiatra, Farmacologo 250 4
Gentile Utente,
il Dr. Ruggiero ha perfettamente ragione: gli ansiolitici come l'alprazolam che lei sta assumendo non hanno alcuna valenza terapeutica, sono dei semplici sedativi. Come accennava il collega il trattamento di elezione per il disturbo di panico è con gli antidepressivi della classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), i quali devono essere assunti in modo continuativo per svariati mesi e interrotti in modo graduale.
Cordiali saluti.

Dr. Claudio Lorenzetti

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Le confermo anch'io quanto dettole dai colleghi. Un errore strategico fondamentale nel trattamento di questo di è gestire l'ansia con un farmaco che interferisce sostanzialmente con la presa di coscienza del disturbo. La persona rimane legata all'idea di dover placare l'ansia quando si manifesta e non di prevenirla, che invece è l'obiettivo vero.
Le terapie antipanico sono altre quindi. L'uso nei primi tempi di alprazolam sia pure, ma deve avere un termine abbastanza presto, e neanche restare "al bisogno" che sarebbe una indicazione ambigua.
Le preoccupazioni di iniziare la cura con la giusta disposizione nei confronti delle medicine è un falso problema: è il medico a doversi fare un problema della prescrizione, non lei, altrimenti la terapia sarà dettata dal paziente in base alla sua ansia, il che produrrà una terapia sottodosata e quind inefficace variabile a seconda dell'ansia del giorno e quindi non stabilizzante, e infine non consentirà di attendere l'effetto del farmaco antipanico dopo una prima fase iniziale in cui continuerà più o meno ad avere i sintomi di partenza.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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