Bipolare o borderline?

Posso chiedere qual'è la differenza tra disturbo bipolare e disturbo borderline di personalità? Il dottore dice che non c'è ciclicità, questo esclude il disturbo bipolare? Dice anche che propende per l'ipotesi genetica, ma io ho avuto un'infanzia allucinante. Tutto quel dolore me lo sono sognato? Non ha avuto alcun influsso sul mio umore? Un bimbo sano si sarebbe adattato? Devo tornare a braccia aperte da mia madre e magari chiederle scusa? E soprattutto, io sarei uguale a lei o peggio a mio padre?

Però il dottore mi suggerisce di fare la psicoterapia quasi fosse obbligatoria. A che mi serve la psicoterapia se è un disturbo genetico? A che mi serve curare il rapporto con mio figlio se è un disturbo genetico? Posso lasciarmi andare come faceva mia madre, libera e spedita.

Scusate lo sfogo ma a volte non credo che alcuni di voi capiscano l'impatto di alcune affermazioni sui loro pazienti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Allora, una serie di punti, perché c'è in effetti molta confusione.

a) se un disturbo è genetico o meno, questo non riguarda il metodo di cura che può essere efficace. Non è che se è genetico serve un farmaco e se no la psicoterapia, o l'inverso.
b) non risulta che determinati disturbi si sviluppino per effetto di condizionamenti, queste sono teorie.
c) il disturbo borderline è un insieme di comportamenti che si sviluppano nella vita di relazione, o nel raggiungimento dei propri scopi, tipicamente però quando ci si rapporta agli altri.
d) il disturbo bipolare è un disturbo descritto per sintomi: se tradotto in personalità e manifestazioni relazionali, può essere sovrapponibile al borderline, e molti ritengono che il borderline sia un sottotipo, che combina una instabilità emotiva di base con fasi maggiori che si sovrappongono.

Dr.Matteo Pacini
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Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Dott. Pacini,

le rispondo per punti come gentilmente ha fatto lei.

a) Sono del tutto d'accordo.
b) Più che a condizionamenti, pensavo allo stress. Potrebbe esistere un disturbo bipolare non ciclico, che comincia nella prima adolescenza, in cui gli episodi maniacali siano scatenati da eventi stressanti? Ad esempio da ragazzina a seguito di una violenza fisica ricordo di aver passato giorni tentando di calmarmi, con il panico, la paranoia, l'iperattività irrefrenabile, la derealizzazione, ecc.
c) Del disturbo borderline io non avrei molto la paura dell'abbandono, anzi, sono molto a disagio nelle relazioni intime, vado meglio in quelle cooperative.
d) Direi che potrebbe essere un'ottima spiegazione nel mio caso.

Un'ultima domanda. Se dovessi puntare su qualcuno bipolare in famiglia punterei su mio padre, che però non ho mai visto depresso, al massimo incazzato. In compenso aveva un'opinione eccezionalmente buona di sè. Si può essere bipolari senza depressione?

Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
La forma più tipica della fase eccitata è quella disforica, cioè irosa, agitata, con umore su o giù.
Il disturbo bipolare non necessariamente è ciclico se si intendono cicli regolari su/giù.
Il profilo borderline si caratterizza per la tendenza all'ambivalenza nelle relazioni, oppositività e impulsività con alternanza di investimento e senso di rifiuto o abbandono, alta impulsività anche senza che siano in corso fasi evidenti.
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Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Ho un'altra domanda per lei che è così gentile. Il Seroquel causa fasi maniacali (è una domanda ma nel mio caso potrebbe essere un'affermazione)? Se sì, per risolverle senza casini meglio diminuire l'antidepressivo, aumentare di botto il Seroquel o inserire direttamente uno stabilizzatore?

Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Il seroquel è un anti-maniacale.
Non necessariamente c'è un solo modo di gestire una fase, e i farmaci sono più di uno, non necessariamente uno migliore dell'altro.
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Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Capisco. Sono un po' preoccupata perchè il mio medico ha optato per l'aumentare di botto. Non è che non mi fidi, ma ho queste crisi di rabbia incredibili, soprattutto al mattino. Se dovessero peggiorare non potrei fare nulla, forse non me ne renderei nemmeno conto.

Sarebbe molto spiacevole.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non saprei cosa significhi "di botto"
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Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Scusi, mi sono espressa male. Volevo dire che invece di aumentare piano piano arriverebbe direttamente al dosaggio che avevamo concordato.

Tra l'altro io credo che la ciclicità ci sia, almeno per quanto riguarda la lunghezza delle giornate, ma la mia mancanza di esperienza nel riportare i sintomi deve forse averlo fuorviato.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non saprei che dosaggio è però.
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Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Passerei da 100 a 200 mg. Forse è poco, ma io faccio una vita da militare, mi sveglio e corico alla stessa ora anche durante le feste, pasti bilanciati sempre alla stessa ora, niente alcool, fumo, droghe, stress ridotto al minimo e niente vita sociale. Casa, lavoro e famiglia. E studio, che amo anche se non sono all'altezza, anzi, forse proprio perché non sono all'altezza.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Un passaggio del genere non è un grande aumento, non necessariamente si fa con gradualità.
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Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Ok. C'entra anche il ciclo riproduttivo es. gravidanza, allattamento, ciclo mestruale? Ricordo una gravidanza in cui mi sentivo serena, molto energica e positiva. Ho avuto un bimbo piccolino però, nonostante sia stata seguita da prima del concepimento al parto e il bimbo sia nato a termine. La prima brutta depressione l'ho avuta poco dopo il termine dell'allattamento.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Sì, gli stadi ormonali c'entrano, è cosa nota.
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Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Grazie per le risposte, è stato molto cortese.
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