Una psicosi post abuso
Salve! Da piú di un mese soffro di una psicosi post abuso di alcool e marijuana. Qualche settimana fa ho raggiunto una fase di paralisi psichica e fisica e sono stato ospedalizzato per più di una settimana. Dimesso, la terapia è la seguente: 400 gr di quetiapina + 15 gocce di haldol (sera)
200 mg quetiapina + 15 gocce haldol (mattina). La mia storia psichiatrica inizia 2 anni fa, con sintomi di pensieri intrusivi ed attacchi di panico. Curati poi con l’olanzapina 20 mg (sera). La ricaduta, c’è stata questa estate, interrompendo il medicamento, e abusando di alcool, marijuana ed occasionalmente, cocaina. Come dicevo sopra, mi ha portato all’ospedalizzazione. Gli attuali sintomi, allieviati dal centro psichiatrico dove fui ricoverato e dalla terapia, sono: pensieri intrusivi portati a livello di inconscio. Anche adesso che scrivo ho associazioni di parole, con fatti esterni, a volte mai accaduti o inesistenti. Immagini intrusive, che mi accompagnano durante la giornata, insieme ai pensieri. Il panico è sparito. Per dormire prendo 5 mg di diazepam, la sera. È da novembre che sto assumendo questa terapia, e dagli inizi di dicembre a questo dosaggio. In passato ho avuto anche come condizione clinica, il fattore che mi potessero leggere la mente o addirittura il mio essere, anche quello fisico. Come se si ponessero nei miei panni. Lo psichiatra curante, mi ha diagnosticato una psicosi post abuso di sostanze stupefacenti. E mi ha dato un tempo di reazione della terapia a fine gennaio. Per poi vedere cosa si dovrà fare, se cambiarla o modificarla. Mi ricorre per la mente spesso un mio vecchio amico, ormai non più. Collego la reltà circostante, con un mondo che mi sono creato io, diciamo virtuale. Cosa ne pensate?
200 mg quetiapina + 15 gocce haldol (mattina). La mia storia psichiatrica inizia 2 anni fa, con sintomi di pensieri intrusivi ed attacchi di panico. Curati poi con l’olanzapina 20 mg (sera). La ricaduta, c’è stata questa estate, interrompendo il medicamento, e abusando di alcool, marijuana ed occasionalmente, cocaina. Come dicevo sopra, mi ha portato all’ospedalizzazione. Gli attuali sintomi, allieviati dal centro psichiatrico dove fui ricoverato e dalla terapia, sono: pensieri intrusivi portati a livello di inconscio. Anche adesso che scrivo ho associazioni di parole, con fatti esterni, a volte mai accaduti o inesistenti. Immagini intrusive, che mi accompagnano durante la giornata, insieme ai pensieri. Il panico è sparito. Per dormire prendo 5 mg di diazepam, la sera. È da novembre che sto assumendo questa terapia, e dagli inizi di dicembre a questo dosaggio. In passato ho avuto anche come condizione clinica, il fattore che mi potessero leggere la mente o addirittura il mio essere, anche quello fisico. Come se si ponessero nei miei panni. Lo psichiatra curante, mi ha diagnosticato una psicosi post abuso di sostanze stupefacenti. E mi ha dato un tempo di reazione della terapia a fine gennaio. Per poi vedere cosa si dovrà fare, se cambiarla o modificarla. Mi ricorre per la mente spesso un mio vecchio amico, ormai non più. Collego la reltà circostante, con un mondo che mi sono creato io, diciamo virtuale. Cosa ne pensate?
[#1]
La terapia che sta seguendo è indicata per il suo disturbo, che non sembra però del tutto regredito. Tenga conto che, in questi casi, le ricadute diventano sempre meno facilmente curabili. Spero che abbia definitivamente capito che non deve mai più usare sostanze stupefacenti.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 01/01/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.