Quetiapina rilascio prolungato per ansia e rimuginazione
Gentili medici,
Soffro di ansia generalizzata e rimuginazioni.
Gli ssri/snri non li tollero anche per i disturbi sessuali che provocano.
Gli stabilizzatori dell'umore nello specifico Gabapentin, hanno fatto qualcosa sull'ansia ma non sul rimuginio che persiste.
Il mio psichiatra mi ha prescritto Quetiapina a rilascio prolungato in sostituzione del rilascio immediato che mi provocava tachicardia ( preso solo per un paio di giorni due volte al giorno ).
Devo quindi assumere una compressa da 50 mg rilascio prolungato.
Sul foglio illustrativo leggo che le indicazioni terapeutiche sono per disturbo bipolare e psicosi. Dunque io non ho né l'uno né l'altro quindi intuisco facilmente che sia un uso off label.
Vorrei sapere se nella vostra esperienza Quetiapina è efficace per ansia generalizzata e rimuginazione.
E vorrei anche sapere se al dosaggio che devo assumere 50 mg si possono presentare i temibili effetti collaterali neurologici Parkinson e discenisia tardiva.
Riguardo il rilascio prolungato il mio curante sostiene che questa formulazione non darebbe tachicardia rispetto a quella di rilascio immediato. Mi chiedo come mai se la molecola è la stessa.
Saluti
Soffro di ansia generalizzata e rimuginazioni.
Gli ssri/snri non li tollero anche per i disturbi sessuali che provocano.
Gli stabilizzatori dell'umore nello specifico Gabapentin, hanno fatto qualcosa sull'ansia ma non sul rimuginio che persiste.
Il mio psichiatra mi ha prescritto Quetiapina a rilascio prolungato in sostituzione del rilascio immediato che mi provocava tachicardia ( preso solo per un paio di giorni due volte al giorno ).
Devo quindi assumere una compressa da 50 mg rilascio prolungato.
Sul foglio illustrativo leggo che le indicazioni terapeutiche sono per disturbo bipolare e psicosi. Dunque io non ho né l'uno né l'altro quindi intuisco facilmente che sia un uso off label.
Vorrei sapere se nella vostra esperienza Quetiapina è efficace per ansia generalizzata e rimuginazione.
E vorrei anche sapere se al dosaggio che devo assumere 50 mg si possono presentare i temibili effetti collaterali neurologici Parkinson e discenisia tardiva.
Riguardo il rilascio prolungato il mio curante sostiene che questa formulazione non darebbe tachicardia rispetto a quella di rilascio immediato. Mi chiedo come mai se la molecola è la stessa.
Saluti
[#1]
Dunque, andiamo con ordine
Ansia Generalizzata con rimuginazioni non è una diagnosi, mi aiuti, lo Psichiatra le ha detto Ansia Generalizzata e sintomi ossessivi?
Il Gabapentin, in quanto gabaergico e quindi attivatore di un sistema "sedativo" del nostro Sistema Nervoso, ha attività ansiolitica ma non è privatamente efficace sul "rimuginio". Più mirati SSRI ed SNRI che, però, lei non tollera. Oltre a SSRI etc contro ansia e "rimuginii" esistono però anche alcuni dei vecchi farmaci Triciclici, non da escludere a priori.
La Quetiapina è offlabel, può indurre ipotensione e tachicardia , inoltre a basse dosi può incidere su ansia e ossessioni (come anche altri antipsicotici atipici). I temuti effetti neurologici tardivi, visto il dosaggio, non dovrebbero manifestarsi (quetiapine e clozapina sono assai raramente causa di ciò).
A parità di dosaggio la Quetiapina a rilascio prolungato potrebbe indurre meno tachicardia grazie alla riduzione dei picchi di concentrazione in circolo, rispetto alla Quetiapina a rilascio non controllato.
Ansia Generalizzata con rimuginazioni non è una diagnosi, mi aiuti, lo Psichiatra le ha detto Ansia Generalizzata e sintomi ossessivi?
Il Gabapentin, in quanto gabaergico e quindi attivatore di un sistema "sedativo" del nostro Sistema Nervoso, ha attività ansiolitica ma non è privatamente efficace sul "rimuginio". Più mirati SSRI ed SNRI che, però, lei non tollera. Oltre a SSRI etc contro ansia e "rimuginii" esistono però anche alcuni dei vecchi farmaci Triciclici, non da escludere a priori.
La Quetiapina è offlabel, può indurre ipotensione e tachicardia , inoltre a basse dosi può incidere su ansia e ossessioni (come anche altri antipsicotici atipici). I temuti effetti neurologici tardivi, visto il dosaggio, non dovrebbero manifestarsi (quetiapine e clozapina sono assai raramente causa di ciò).
A parità di dosaggio la Quetiapina a rilascio prolungato potrebbe indurre meno tachicardia grazie alla riduzione dei picchi di concentrazione in circolo, rispetto alla Quetiapina a rilascio non controllato.
Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria
[#2]
Ex utente
Gentile Dottor Savino,
Si la mia diagnosi è ansia generalizzata e sintomi ossessivi. Nello specifico però non ho compulsioni.
Mi sono dimenticata di dire che ho provato anche i triciclici in particolare Anafranil molto efficace ma molto fastidioso a livello sessuale come per altri.
Ma la tachicardia è dovuto l'abbassamento della pressione? È un effetto collaterale solo iniziale?
Si la mia diagnosi è ansia generalizzata e sintomi ossessivi. Nello specifico però non ho compulsioni.
Mi sono dimenticata di dire che ho provato anche i triciclici in particolare Anafranil molto efficace ma molto fastidioso a livello sessuale come per altri.
Ma la tachicardia è dovuto l'abbassamento della pressione? È un effetto collaterale solo iniziale?
[#3]
La tachicardia può essere in parte legata all'ipotensione (anche se questa è solitamente "ipostatica"), in parte a un certo effetto adrenergico del farmaco. Solitamente, soprattutto a basse dosi di Quetiapina, tende a regredire.
Un'ultima curiosità, ha usato la Fluvoxamina?
Un'ultima curiosità, ha usato la Fluvoxamina?
[#5]
La mia esperienza conta relativamente, inoltre non posso darle indicazioni terapeutiche.
Detto questo, secondo molti studi la Fluvoxamina ha una comprovata azione ansiolitica e antiossessiva, inoltre sembrerebbe essere - tra gli SSRI - quello meno fastidioso dal punto di vista sessuale. Ne parli, ovviamente, col suo Psichiatra, solo lui potrà decidere a riguardo.
Cordialità
Detto questo, secondo molti studi la Fluvoxamina ha una comprovata azione ansiolitica e antiossessiva, inoltre sembrerebbe essere - tra gli SSRI - quello meno fastidioso dal punto di vista sessuale. Ne parli, ovviamente, col suo Psichiatra, solo lui potrà decidere a riguardo.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 25.3k visite dal 27/12/2018.
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