Ho sofferto di periodi di ansia

Buongiorno,
premetto che già in passato ho sofferto di periodi di ansia.
Il mio problema è che spesso mi fissavo su sintomi fisici, magari passeggeri, e poi leggendo su internet iniziava l’ansia e le paure.
Andai da uno psichiatra per un breve periodo e mi disse che non era ipocondria, né tantomeno depressione, ma parlò di “disturbo di iper vigilanza”.
Ad inizio dicembre è scomparso il compagno di mia madre e, malgrado il dispiacere, non mi è sembrato che questo avvenimento abbia avuto un impatto così negativo sulla mia psiche. Insomma, malgrado tutto, ero/sono abbastanza sereno.
Fattostà che , senza apparente motivazione, da qualche giorno c’è qualcosa non va: mi sveglio la mattina con una forte ansia, battito accelerato, strana sensazione allo stomaco. Soprattutto negli ultimi due giorni la situazione è peggiorata: a riposo ho battito a 85-95 al minuto (quando io ne ho mediamente 65-70) e , per rendere meglio l’idea, praticamente mi sento tutto il giorno come se stessi nelle ore antecedenti ad un esame di maturità. Questa sensazione parte appunto al risveglio e si protrae tuttto il giorno, salvo migliorare un po’ la sera.
Venerdì sono stato dal medico di base , mi ha visitato il cuore e misurato la pressione (tutto ok) e mi ha prescritto Sedivitax. Ma da ieri sto veramente male. Cosa posso fare?
Grazie e tanti auguri di buone feste!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

"“disturbo di iper vigilanza”.non è una diagnosi molto comprensibile. Il medico di base ha fatto qualche diagnosi ?
In ogni caso, lo psichiatra aveva consigliato una cura all'epoca ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Salve dottore,
andai dallo psichiatra (era il 2016) per cercare di capire, una volta per tutte, se c’era un modo di evitare/prevenire questi attacchi di ansia dovuti alla paura di avere malattie.
E mi disse appunto che io tendevo a controllare troppo il mio corpo, e ogni eventuale singolo/nuovo “sintomo” lo ingigantivo (con ricerche su internet, eccessiva preoccupazione, esami , visite da specialisti ecc) e parlò appunto di “iper vigilanza del mio corpo”. Feci 2-3 sessioni di terapia ma sostanzialmente non arrivai ad una conclusione e non mi diede una cura (in quel periodo peraltro stavo bene) anche perché decisi io di abbandonare le sedute (forse sbagliai, ma stavo bene in quel periodo e fare troppe sedute era un po’ troppo oneroso per me purtroppo).
Fattostà che poi questi episodi di “ipocondria/iper vigilanza” sono tornati successivamente.
Il medico di base non ha fatto diagnosi. Il vecchio medico è andato in pensione e ho un nuovo medico da circa 1 anno. Ma finora non mi era capitato di parlare di questo problema col nuovo medico (pure se mi ha già inquadrato come “soggetto ansioso”, me lo ripete sempre ).
Fattostà che venerdì mi ha dato integratore Sedivitax (che avevo già usato per un periodo ad inizio anno) e mi ha detto “vediamo come va, nel caso passiamo ad un ansiolitico”.
Io ho preso Sedivitax venerdì sera, ieri mattina e ieri sera e stamattina (nella posologia indicata dal medico e sul foglio illustrativo) ma onestamente da ieri mi sento veramente uno straccio.
Non so se Sedivitax possa bastare e/o se ci voglia un po’ di tempo prima che faccia qualche effetto. Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
La descrizione è abbastanza chiara, anche perché non è che sia un disturbo raro, però manca una diagnosi formale, che di solito si fa.
Quello che non capisco poi è la gestione terapeutica. Cioè "nel caso" si passa ad un ansiolitico ? Quindi il massimo di cura che si può pensare sarebbe un ansiolitico ?
Roba da non credere.
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Utente
Utente
Buongiorno dottore,

volevo specificare che il discorso “nel caso si passa ad un ansiolitico” me l’ha fatto il mio medico di base, venerdì scorso, non lo psichiatra a suo tempo.

Le visite dal medico di base sono sempre piuttosto sbrigative e frettolose, visto la fila interminabile. Purtroppo non mi aspetto che il mio medico si metta a fare con me un “percorso di psicoterapia”.

Lei ritiene sia sbagliato, nel caso, prescrivere un ansiolitico senza fare una precisa/corretta analisi del problema ?

Ieri sera stavo meglio, quasi ogni sera mi sento meglio rispetto alla giornata. Ho dormito abbastanza bene salvo svegliarmi intorno alle 6:30 (quasi ogni notte mi sveglio 1 o 2 volte) per poi ri-addormentarmi senza problemi. Poi alle 8:30 mi sono risvegliato ma nuovamente con un’ansia marcata, battito accelerato, come se dovessi prepararmi per andare a fare chissà cosa. Ora sto un po’ meglio , rispetto a ieri mattina, ma sempre un po’ teso, una sensazione strana. Come se il respiro “non fosse completo”.

Grazie ancora
Cordiali Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Quello di cui mi stupisco è che praticamente non si proponga nessuna cura specifica, ma si lasci il tutto ad un livello di terapia sintomatica, in cui l'ansiolitico addirittura è considerato, non so, una terapia "avanzata".
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Utente
Utente
Capisco.
Dal mio punto di vista posso dire che il mio problema attuale è lo stress lavorativo, nel senso che quest’anno è stato veramente pesante ma la situazione dovrebbe migliorare da metà gennaio in poi.
Per il resto, sinceramente, sono una persona piuttosto serena anche se, appunto, basta poco per scatenare in me la preoccupazione per sintomi fisici. Ed ora, senza apparenti sintomi fisici , si è scatenata quest’ansia che definirei apparentemente “immotivata”.

Cordiali Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Questo l'ha descritto, resta il fatto che non c'è una cura, tranne un ansiolitico o un prodotto utile nell'ansia generica e non è chiaro se all'interno di una diagnosi.
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