Disturbo bipolare a 35 anni
Salve a tutti
A settembre a seguito della fine di una relazione di pochi mesi inizio a barcollare, le sensazioni le riconoscevo tutte, ma questa volta, quello che io chiamo il “ dolore” era più lancinante. Chiamo una dottoressa , che si era occupata della mia famiglia nel percorso di disintossicazione da cocaina di mio fratello. Arrivo da lei e dopo averle detto che l’unica cosa che volevo era morire, mi dice di aspettare e chiama lo psichiatra, mi parla di depressione e mi prescrive 50mg di fluvoxamina, torno a casa e mi infilo nel letto per 7 giorni. Non mangio, non mi lavo. Non parlo più. Non ho voce. La settimana successiva rivedo lo psichiatra che mi prescrive 100mg di flovoxamina e 10 siringhe di samyr. Finalmente il giorno dopo sto bene, o meglio “rivedo di nuovo tutti i miei pensieri “ ma il corpo non “seguiva “ la mia testa. In pratica se prima mi sentivo morta in un corpo morto, ora sono viva in corpo morto. Ma mi sento di nuovo forte, tanto che la sera stessa dopo giorni di digiuno accetto l’invito a cena di un uomo, e dopo due giorni acquisto una bicicletta. Che devo ancora usare. Mi sento meglio. Inizio anche un percorso di psicoterapia. A parlarmi in qualche modo di bipolarismo è la psicologa, successivamente lo psichiatra parla di disturbo dello spettro bipolare. Intanto ho perso il conto da quanto tempo non dormo. Al momento la mia cura prevede 50 mg di fluvoxamina, 200mg quetapina. Per il sonno ho provato esilgan 2mg ma niente. Poi talofen fino a 40 gocce. Ma il mio cervello la notte è davvero molto vivo. Il talofen inoltre mi portava agitazione. 5 giorni fa a successiva visita. Tolgo talofen. E prendo due compresse di dalmadorm 15 mg e 5 gocce di entumin. Ancora non dormo. Il mio stato d’animo oggi a seguito di 10 giorni di euforia e felicità. È bene e male insieme. Non so come dirlo ma mi sento scissa in due da una parte dolore da una parte gioia. E si mischiano insieme talvolta, e mi trovo a ridere e piangere: Ormai proprio “ le crisi di nervi”. Ho sempre idee di suicidio. Le domande sono queste: si riesce a stare mediamente bene con un disturbo bipolare? esiste qualcosa che mi spenga il cervello e mi lascia dormire? Con l’aiuto di farmaci c’è sempre il rischio di avere un altro episodio depressivo ? Io vorrei anche rinunciare alla gioia per non starei male più. Da un paio d’anni io ormai non credo più alla felicità perché poi la pago cara. Io prima di rivolgermi ai medici mi consideravo una depressa andante, che però conosceva la chiave di volta per uscire dal dolore. Mi scuso se mi sono dilungata.
A settembre a seguito della fine di una relazione di pochi mesi inizio a barcollare, le sensazioni le riconoscevo tutte, ma questa volta, quello che io chiamo il “ dolore” era più lancinante. Chiamo una dottoressa , che si era occupata della mia famiglia nel percorso di disintossicazione da cocaina di mio fratello. Arrivo da lei e dopo averle detto che l’unica cosa che volevo era morire, mi dice di aspettare e chiama lo psichiatra, mi parla di depressione e mi prescrive 50mg di fluvoxamina, torno a casa e mi infilo nel letto per 7 giorni. Non mangio, non mi lavo. Non parlo più. Non ho voce. La settimana successiva rivedo lo psichiatra che mi prescrive 100mg di flovoxamina e 10 siringhe di samyr. Finalmente il giorno dopo sto bene, o meglio “rivedo di nuovo tutti i miei pensieri “ ma il corpo non “seguiva “ la mia testa. In pratica se prima mi sentivo morta in un corpo morto, ora sono viva in corpo morto. Ma mi sento di nuovo forte, tanto che la sera stessa dopo giorni di digiuno accetto l’invito a cena di un uomo, e dopo due giorni acquisto una bicicletta. Che devo ancora usare. Mi sento meglio. Inizio anche un percorso di psicoterapia. A parlarmi in qualche modo di bipolarismo è la psicologa, successivamente lo psichiatra parla di disturbo dello spettro bipolare. Intanto ho perso il conto da quanto tempo non dormo. Al momento la mia cura prevede 50 mg di fluvoxamina, 200mg quetapina. Per il sonno ho provato esilgan 2mg ma niente. Poi talofen fino a 40 gocce. Ma il mio cervello la notte è davvero molto vivo. Il talofen inoltre mi portava agitazione. 5 giorni fa a successiva visita. Tolgo talofen. E prendo due compresse di dalmadorm 15 mg e 5 gocce di entumin. Ancora non dormo. Il mio stato d’animo oggi a seguito di 10 giorni di euforia e felicità. È bene e male insieme. Non so come dirlo ma mi sento scissa in due da una parte dolore da una parte gioia. E si mischiano insieme talvolta, e mi trovo a ridere e piangere: Ormai proprio “ le crisi di nervi”. Ho sempre idee di suicidio. Le domande sono queste: si riesce a stare mediamente bene con un disturbo bipolare? esiste qualcosa che mi spenga il cervello e mi lascia dormire? Con l’aiuto di farmaci c’è sempre il rischio di avere un altro episodio depressivo ? Io vorrei anche rinunciare alla gioia per non starei male più. Da un paio d’anni io ormai non credo più alla felicità perché poi la pago cara. Io prima di rivolgermi ai medici mi consideravo una depressa andante, che però conosceva la chiave di volta per uscire dal dolore. Mi scuso se mi sono dilungata.
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Il disturbo bipolare va curato per riportare l'umore ad uno stato di normalità.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 23/12/2018.
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Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.