Riconoscere la tipologia del dosturbo
Buonasera. Mio marito ed io siamo seguiti da una psicologa per una terapia di coppia in quanto lui presenta un comportamento violento e aggressivo.la psicologa ha ventilato l'ipotesi di disturbo paranoide, per tale ragione mio marito è stato indirizzato verso cure psichiatriche. Lui al momento dice che ci sta andando solo per far piacere a me e dimostrare che é sano. Ma pongo un quesito :se lui va da uno specialista e racconta solo la sua versione dei fatti, poiché di fatto è convinto che sia quella reale, ma come fa uno psichiatra a capire se un paziente afferma il vero? Sicuramente la percezione di come viviamo le cose è differente, per cui mi chiedo se esistono strumenti che possano identificare dei disturbi. Solo dopo una seduta lo psichiatra si è espresso dicendo che non riscontra in lui patologie, gli ha comunque dato un farmaco per reprimere la rabbia aggressiva e violenta che scaglia su di me in presenza di una bambina di diciotto mesi. Lui era favoloso prima della nascita di nostra figlia. Poi è diventato sospettoso, il mondo ce l'ha con lui, è sempre stanco e stressato, non si concentra sul lavoro, la notte non dorme perché é sempre ossessionato da qualcosa. Al momento la sua ossessione sono io, ha il timore che possa far del male a nostra figlia e voglia tenerla lontana da lui. Prima si fidava ciecamente di me, è arrivato a pensare che potessi avere un amante e volerlo far risultare pazzo per portagli via la bambina e ogni cosa (è un semplice elettricista). premetto che è stato depresso e ha fatto per due anni uso di psicofarmaci. Grazie a chi risponderà
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Con una valutazione è possibile avere un quadro della situazione.
Se suo marito è andato solo per far piacere a lei è certa che assume la terapia prescritta?
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Se suo marito è andato solo per far piacere a lei è certa che assume la terapia prescritta?
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Utente
Purtroppo ci sono già di mezzo gli assistenti sociali, per cui è un percorso obbligato ormai. Dice che seguirà la cura, ma poi, come stamattina, si arrabbia di nuovo perché crede che lo voglia limitare nel suo rapporto con la figlia.dopo mesi in cui insisto per accompagnare insieme la figlia all'asilo nido, oggi mi ha chiesto di farlo lui. Gli ho risposto :la prima volta possiamo andarci insieme così vedi le routine della bimba, vedi come sistema le cose, lei è abituata a vedere me, magari la prima volta insieme poi da domani solo te tutti i giorni. Non è mai stato presente nella sua vita, fuori tutto il giorno e tutte le sere, lei è molto serena e quando introduco situazioni nuove lo faccio sempre gradatamente perché se cambio le cose in modo repentino ho notato che si agita molto soprattutto la notte. Lui quindi ha iniziato a urlare, inveire contro di me e davanti alla bambina ha detto cose orribili. Gli ho chiesto mille volte di portare la bimba in piscina, a musica, a psicomotticita, si è sempre rifiutato ed ora pretende senza pensare al bene di nostra figlia. Urlando, usando brutte parole, cercando la lite. Sono a pezzi
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 691 visite dal 13/12/2018.
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