Insonnia in disturbi comportamentali

Buonasera,
nel titolo le conclusioni diagnostiche della visita neurologica.
Ad Aprile scorso per una sintomatologia strana e improvvisa credo di essere caduto vittima di un attacco di panico (tachicardia, tremori) credendo fosse qualcosa di grave. Nei mesi successivi nulla, anche se da metà Agosto e per diverse settimane ho sofferto di pruriti per il corpo randomici (Xyzal non mi fece nulla). Una notte di qualche settimana mi sveglio sudato, debole, sentendo calore dall'interno, mi rimetto a dormire e neanche mezz'ora mi sveglio con un sogno in cui tentavo di alzarmi ma cadevo a gattoni esausto e colle sensazioni di prima, mi spavento, vado in ps, mi dicono parasonnie. Da Ottobre spesso mi svegliavo la notte sudato oppure con un brivido di freddo.
Sogni vividi: se mi arrotolo le coperte intorno al collo sogno che qualcuno mi stia strozzando, sento il campanello di casa suonare, ho sentito una voce maschile simile a quella di mio padre chiamarmi (mio padre è mancato improvvisamente una notte sette anni fa), ho avvertito un abbassamento del materasso come quando una persona ci si siede e sentendomi poi picchiettare sul mento. Sono stato seguito sino ad un anno e mezzo fa e per due anni da una psicologa colla finalità di superare gli esami universitari.
La neurologa mi aveva dato xanax 0.25 3/die e paroxetina da 10 a 20 dalla seconda settimana: il giorno dopo aver fatto questo aumento di dosaggio ero uno zombie, sonno tutto il giorno, sbadigli che mi causavano nausea, niente fame quindi debolezza, ho scalato e nel giro di tre giorni non l'ho più preso. Nei giorni seguenti non prendevo più nulla e pur svegliandomi comunque durante la notte per il resto non c'era male.
Vado ieri dalla psichiatra, mi dice xanax al bisogno, felison 15 e setralina da 25 a 50 dalla seconda. Non conto di prendere felison perché comunque m'addormento e anche se mi sveglio mi riaddormento, non vorrei diventarne dipendente e dopo non riuscire più a dormire. Ho preso sertralina 25 e ho un po' di nausea ma oltre ciò mi sembra di essere un po' depresso, non mi piace. Specifico che soffro di mrge con lieve flogosi antrale cronica (1+) in fase di quiescenza con iperplasia foveolare per cui prendo lansoprazolo 15. Sono convinto che se il medico di base mi avesse dato subito xanax a partire dal giorno dopo a quella notte al ps non avrei passato quell'intera settimana ad agitarmi la sera causandomi tachicardia e ipertensione e difficoltà a dormire, evitando di finire in mano agli ssri che mi paiono esagerati per i miei problemi in relazione agli effetti collaterali. In pratica sto vivendo un po' così a causa di quella settimana che avrebbe potuto essere un giorno, della paroxetina 20 che mi ha spaventato - mi causò anche un esofagite da incendio - (la 10 non mi dava niente ma dicono non sia terapeutica (?)). Vi chiedo leggo dell'5-htp, leggo di 1g di curcumina paragonata al prozac in uno studio, non è il mio un caso da prendere in maniera più morbida? Come?
Cordialmente
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
L'impressione, per quanto possibile comprendere da quello che descrive, è che lei abbia avuto per un periodo delle parasonnie causate da uno stato di stress e tensione, che le hanno scatenato conseguentemente una serie di disturbi,

Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#3]
Utente
Utente
Mi chiedo se per l'ansia avuta quella settimana in particolare durante quella notte e durante quell'episodio di Aprile, sia così scontato prescrivermi ssri, cioè mi sembra di sentirmi malato a prendere questi farmaci, mi sembra di introdurmi in una zona piena di insidie, non vi sono altre strade meno impattanti, tipo integratori per l'umore non so...

Tra l'altro mi è capitato di svegliarmi anche in una fase del sonno in cui il corpo era debolissimo ma io ero lucido e non è stato bello.

Il Dr. Nicolazzo ha grossomodo, credo, capito quello di cui soffro e di cui credo di aver sempre sofferto semplicemente devo aver avuto un picco di stress e dopo l'episodio di Aprile ora sono consapevole di cosa posso auto-indurmi.

Tranne un periodo di mesi (non saprei quantificarli) terminato colla morte di mio padre non ho mai avuto un sonno riposante perché in sostanza ho sempre il cervello in attività, penso a quello che devo-dovrò fare. Non sono mai soddisfatto, sono di natura un perfezionista e penso di poter fare sempre meglio e penso sempre come anche durante il sonno.
In effetti ho anche il motivo per il picco di stress: ero in attesa di un intervento al ginocchio che programmavo da anni proprio in queste settimane.
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
".....il corpo era debolissimo ma io ero lucido e non è stato bello...."
potrebbe essere stata una paralisi nel sonno.

"....penso sempre come anche durante il sonno...."
questo è il modo più classico per non dormire.
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Utente
Utente
In realtà per addormentarmi, mi addormento, e che poi mi sveglio sistematicamente almeno una volta, alle volte mezzo addormentato alle volte molto sveglio e queste sono un poco disturbanti.

Poi, ieri ad esempio ero molto nervoso - forse per la terapia sempre a base di ssri prescrittami - tantoché la sera mi facevan male tutti i denti, devo averli tenuti serrati per un po'.

Per far capire come il mio sonno è sempre stato poco soddisfacente ho proprio un caso di Ottobre: mi sono risvegliato al mattino colla bocca leggermente aperta, l'espressione morbida, ero proprio rilassato e lo sono stato durante la notte, ma di norma io ho i muscoli del viso tutti tesi quando mi metto a dormire e non saprei come non farlo perché quando accade è fortuito.

Credo, insomma mi serva qualcosa per rilassarmi, anche delle tecniche, psicoterapia, training, non saprei...

Altra cosa nervosa che mi porto da sempre è il muovere le gambe da seduto e a letto, non sempre ma molto spesso.

Cosa potreste consigliarmi?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
La prescrizione appare appropriata proprio per ciò che descrive.

Lei sintetizza tutto in un unico episodio ma in realtà essi sono diversi nel corso di questi mesi.

La persistenza di alcuni sintomi dovrebbe far rivedere la terapia anche in presenza di questi continui risvegli fastidiosi per capire quale sia la strategia adatta per la riduzione e scomparsa degli stessi.
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Utente
Utente
Buonasera, ho un dubbio: possono 100mg di paroxetina distribuiti nell'arco di 10gg e poi 25 di sertralina avermi scombussolato emotivamente?
Mi spiego in questi ultimi giorni, in particolare verso sera, sono molto nervoso e po' depresso, queste cose io non le avevo prima di assumere ssri, avevo solo ansia, non vorrei mi avessero fatto più male che bene; è per questo che sono scettico riguardo la loro assunzione, ritenevo di non averne bisogno anche se ora non lo so più, tantoché oggi ho ripreso paroxetina, non più di 10 comuque perché di più mi dà troppo fastidio, come setralina 25 che ho sospeso dopo un giorno solo.
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
prendere farmaci convinti di fare una cosa sbagliata è il modo più efficace affinché non funzionino o si abbiamo solamente effetti indesiderati, dovrebbe ridefinire il tutto con una visita psichiatrica,

Saluti
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Utente
Utente
Buonasera Dottori, mi è venuto in mente che proprio da ottobre ho iniziato ad assumere 100g di latte di soia al giorno ed è proprio in quel periodo che ho iniziato a soffrire di quei risvegli notturni, può essere correlato?

E se fosse l'istamina?
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