Olanzapina disturbo ossessivo
sono uno studente universitario di 21 anni che lotta da anni con le ossessioni. Lo psichiatra dello ASL che ho visitato mi ha prescritto mezza compressa di olanzapina (2.5 mg) da prendere dopo cena, in aggiunti a 15 gocce di citalopram, che prendo già da 4 anni. Le mie ossessioni si basano sulla concentrazione nello studio all'università, sulla paura di perdere il controllo e l'attenzione, e mi procurano uno stato cronico di tensione fisica e irrigidimento muscolare.
Prendo l'olanzapina da circa 2 settimane, ma non ho riscontrato un miglioramento dei sintomi. Dovrei richiamare lo psichiatra oppure aspettare i tempi d'azione del farmaco? Inoltre ho letto che gli studi condotti sull'olanzapina non evidenziano un 'efficacia scientifica nei confronti del doc
Prendo l'olanzapina da circa 2 settimane, ma non ho riscontrato un miglioramento dei sintomi. Dovrei richiamare lo psichiatra oppure aspettare i tempi d'azione del farmaco? Inoltre ho letto che gli studi condotti sull'olanzapina non evidenziano un 'efficacia scientifica nei confronti del doc
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Gentile utente,
Quindi non c'è una buona risposta a 15 gocce di citalopram e si aggiunge olanzapina ? Non capisco però perché questo schema anziché un cambio dell'antiossessivo.
Quindi non c'è una buona risposta a 15 gocce di citalopram e si aggiunge olanzapina ? Non capisco però perché questo schema anziché un cambio dell'antiossessivo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
dottore, questo me lo chiedo pure io. Purtroppo ho riscontrato molta superficialità da parte dello psichiatra della ASL. Parlandogli della mia condizione speravo mi cambiasse antiossessivo, invece ho notato un atteggiamento, quasi, di "rassegnazione", del tipo ''dai proviamo con l'olanzapina, che ha una funzione calmante, sperando non ti faccia dormire troppo''.
Gli ho descritto molto nel dettaglio le mie ossessioni e speravo di avergli fatto capire che non avevo ''bisogno'' di un ansiolitico, come lui mi suggeriva, tipo il compendium, che pure ho preso in passato, ma per poco tempo.
Sinceramente il suo atteggiamento superficiale, unito anche al fatto che è arrivato con mezz'ora di ritardo, mi ha lasciato un po' nel dubbio.
Gli ho descritto molto nel dettaglio le mie ossessioni e speravo di avergli fatto capire che non avevo ''bisogno'' di un ansiolitico, come lui mi suggeriva, tipo il compendium, che pure ho preso in passato, ma per poco tempo.
Sinceramente il suo atteggiamento superficiale, unito anche al fatto che è arrivato con mezz'ora di ritardo, mi ha lasciato un po' nel dubbio.
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Non saprei. Mi limito a osservare quello che mi risulta in base alle informazioni che mi ha dato.
Magari c'è una ragione per aver aggiunto l'olanzapina invece di una mossa diversa. Certamente il fatto di usare un "potenziatore" dell'antiossessivo è una cosa nota come opzione, però si fa quando l'antiossessivo da solo non funziona più di tanto (inteso come un tot di prove con antiossessivi da soli).
Magari c'è una ragione per aver aggiunto l'olanzapina invece di una mossa diversa. Certamente il fatto di usare un "potenziatore" dell'antiossessivo è una cosa nota come opzione, però si fa quando l'antiossessivo da solo non funziona più di tanto (inteso come un tot di prove con antiossessivi da soli).
[#5]
Utente
gentile dottore,
sono stato da un altro psichiatra, al quale ho parlato delle mie ossessioni e il mio perfezionismo, e mi ha detto che a suo avviso io avrei bisogno di una psicoterapia e non di un farmaco, data la mia giovane età (21 anni) . Mi ha detto che il ''citalopram'', che prendo già da 5 anni, può aiutarmi e non ha ritenuto necessario apportare modifiche al trattamento, utilizzare un altro antidepressivo, come su mia richiesta, o aggiungere un ansiolitico.
Penso che la sua scelta di non assegnarmi un farmaco sia legata anche in parte alla sua formazione psicoanalitica e al fatto di aver visto dietro il mio disagio una componente psicologica che non può essere monitorata farmacologicamente.
Ora però mi trovo un po' insoddisfatto, nel senso che pur avendo apprezzato molto lo psichiatra, avrei preferito la valutazione di un nuovo trattamento farmacologico. Il fatto è che ho già speso per questa seduta, ho già speso per lo psichiatra della ASL, che mi ha assegnato l'olanzapina e poi è sparito, e inizio ad essere demotivato.
Non ho i soldi al momento per la psicoterapia, perché non sono sostenuto dalla mia famiglia.
sono stato da un altro psichiatra, al quale ho parlato delle mie ossessioni e il mio perfezionismo, e mi ha detto che a suo avviso io avrei bisogno di una psicoterapia e non di un farmaco, data la mia giovane età (21 anni) . Mi ha detto che il ''citalopram'', che prendo già da 5 anni, può aiutarmi e non ha ritenuto necessario apportare modifiche al trattamento, utilizzare un altro antidepressivo, come su mia richiesta, o aggiungere un ansiolitico.
Penso che la sua scelta di non assegnarmi un farmaco sia legata anche in parte alla sua formazione psicoanalitica e al fatto di aver visto dietro il mio disagio una componente psicologica che non può essere monitorata farmacologicamente.
Ora però mi trovo un po' insoddisfatto, nel senso che pur avendo apprezzato molto lo psichiatra, avrei preferito la valutazione di un nuovo trattamento farmacologico. Il fatto è che ho già speso per questa seduta, ho già speso per lo psichiatra della ASL, che mi ha assegnato l'olanzapina e poi è sparito, e inizio ad essere demotivato.
Non ho i soldi al momento per la psicoterapia, perché non sono sostenuto dalla mia famiglia.
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Mi spiace per le sue traversie. Noto questo
Il ragionamento sul fatto che una persona di 21 anni non debba prender medicine, non ha senso. Oltretutto se poi le dice che il citalopram la può aiutare, è già contraddittorio.
La terapia farmacologica non è che debba tutt'al più "aiutare"; può essere risolutiva e curativa, almeno è una possibilità, non è soltanto qualcosa che "aiuta" in senso generico.
Non saprei perché non sono state valutate alternative.
La psicoterapia eventualmente indicata nel doc non è certamente la psicanalisi
Il ragionamento sul fatto che una persona di 21 anni non debba prender medicine, non ha senso. Oltretutto se poi le dice che il citalopram la può aiutare, è già contraddittorio.
La terapia farmacologica non è che debba tutt'al più "aiutare"; può essere risolutiva e curativa, almeno è una possibilità, non è soltanto qualcosa che "aiuta" in senso generico.
Non saprei perché non sono state valutate alternative.
La psicoterapia eventualmente indicata nel doc non è certamente la psicanalisi
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Utente
Lo psichiatra mi ha detto che altri antidepressivi (oSSRI) potrebbero interferire negativamente con il mio studio universitario, che gli ansiolitici creano assuefazione, che l'olanzapina prescrittami dall'altro psichiatra essendo un antipsicotico è assolutamente controindicata nel mio caso e mi avrebbe portato degli effetti collaterali tardivi che era meglio non dire.
Mi ha detto ''io le posso pure prescrivere l'escitalopram, una variante del citalopram, ma non è che cambi tanto''.
Mi ha chiesto se avevo problemi di sonno e quando gli ho risposto di no mi ha detto che allora non avevo bisogno di un ansiolitico o di un altro farmaco.
Mi ha detto cose valide ed interessanti dal punto di vista psicoterapico ma la mia richiesta era farmacologica, dal momento che non posso permettermi un percoro psicoterapico, né tantomeno la psicoanalisi.
Proverò di nuovo con la ASL fra qualche mese, sperando che mi capiti un altro psichiatra.
La ringrazio della risposta comunque.
Mi ha detto ''io le posso pure prescrivere l'escitalopram, una variante del citalopram, ma non è che cambi tanto''.
Mi ha chiesto se avevo problemi di sonno e quando gli ho risposto di no mi ha detto che allora non avevo bisogno di un ansiolitico o di un altro farmaco.
Mi ha detto cose valide ed interessanti dal punto di vista psicoterapico ma la mia richiesta era farmacologica, dal momento che non posso permettermi un percoro psicoterapico, né tantomeno la psicoanalisi.
Proverò di nuovo con la ASL fra qualche mese, sperando che mi capiti un altro psichiatra.
La ringrazio della risposta comunque.
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"Mi ha detto ''io le posso pure prescrivere l'escitalopram, una variante del citalopram, ma non è che cambi tanto''.
In effetti, ma di tutti proprio quello infatti ? Non capisco il ragionamento sugli ssri in generale, non mi risulta che abbiano quel tipo di effetto.
Quando Lei chiede una visita psichiatrica le capita uno psichiatra di sicuro. Anche questo lo era.
In effetti, ma di tutti proprio quello infatti ? Non capisco il ragionamento sugli ssri in generale, non mi risulta che abbiano quel tipo di effetto.
Quando Lei chiede una visita psichiatrica le capita uno psichiatra di sicuro. Anche questo lo era.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.1k visite dal 11/12/2018.
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