Borderline

Buongiorno.
Vi scrivo per chiedervi un consulto per una ragazza di 27 anni, seguita al momento da uno psicologo e uno psichiatra.
La ragazza, sin da età infantile, soffre di disturbi legati a un paio di poco piacevoli di molestie.
Ha avuto un percorso psicoterapeutico, richiesto dai genitori, che ha abbandonato dopo qualche seduta.
Ha subito un incidente stradale all'età di 18 anni, senza gravi conseguenze fisiche, ma ha avuto problemi legati alla frequenza scolastica che ha abbandonato, poco prima di sostenere l'esame di maturità. Non ha mai lavorato.
Ha conseguito la patente di guida (sotto pressioni) ma non ha mai voluto guidare, non sentendosi a suo agio nel farlo.
Ha trascorso lunghi periodi di isolamento in casa evitando contatti con altre persone, nonostante ne avesse avuto la possibilità.
I rapporti con ragazzi coetanei sono stati molto forzati e non graditi, alimentando un forte senso di costrizione.
Tuttavia ha proseguito la sua vita dedicandosi all'arte disegnando (ottimi) disegni con varie tecniche. Reputa i suoi lavori (molto belli e validi) non apprezzati a dovere dal pubblico, situazione che la turba molto. Nei suoi lavori artistici emerge un grande sentimento di sofferenza, tristezza e depressione.
Per anni ha mantenuto il suo malessere per sè stessa, facendo apparire i suoi sentimenti pressochè normali adottando una specie di maschera.
Nell'arco dell'ultimo anno la situazione è cambiata poichè ha denunciato il suo malessere e la necessità di fare qualcosa.
Dopo qualche consulto e tentativo del medico con Citalopram, LEXOTAN con effetto paradosso , è stata indirizzata verso uno psichiatra della città. Sono stati prescritti nell'arco di due sedute zaredrop ed EN (per le difficoltà nel dormire) , alla seduta successiva, escitalopram e songar.Non sono stati avvertiti miglioramenti, anzi, forse, a causa di un abuso del farmaco, episodi spiacevoli di autolesionismo, allucinazioni e pensieri suicidi continui.
E' stata presso il pronto soccorso 2 volte per segnalare sintomi di forte malessere e, dopo una visita ospedaliera, indirizzata al reparto di psichitria dell'ospedale dove è stata fatta una analisi parlando con lei. Non evidenziando nulla e indirizzandola verso uno sportello di psicologi ASL.
Dopo ulteriori episodi spiacevoli, ha iniziato una terapia presso uno psicoterapeuta (in corso) e si è rivolta ad una visita presso una psichiatra in altra città. La diagnosi è stata disturbo ciclotimico con ansia. trattamento Lamotrigina e mutabon mite. EEG OK. risultati nulli e tendenza all'abuso del farmaco. alla nuova visita ridotto mutabon e inserito RESILIENT. dopo oltre 2 mesi questa terapia non dava nessun risultato e ci siamo rivolti ad un altro specialista. In questo caso la diagnosi è stata molto diversa e i farmaci sono stati sospesi per iniziare una terapia con ABILIFY 5mg (per 15 gg) e una diagnosi di Borderline. I Test psicologici hanno fatto emergere una personalità evitante schizoide. Cosa ne pensate? Grazie mille
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

Le diagnosi di disturbo ciclotimico e borderline sono sostanzialmente equivalenti, anche se il sottotipo borderline introduce una maggiore instabilità di fondo anche in assenza di macroscopiche alterazioni umorali (maggiore impulsività, maggiore tendenza alle esplosioni umorali in reazione a eventi anche di scarso peso etc, vissuti conflittuali o ambivalenti con gli altri)
La personalità schizoide ed evitante sono due cose diverse, un po' strano che siano presenti entrambe, inoltre le diagnosi non si fanno con i test, che servono per orientare o chiarire se mai.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie innanzitutto per la risposta
Nel paziente sono presenti le instabilità di fondo, spesso di tipo rabbioso, in reazione a eventi banali o legati ad un ricordo molto lontano nel tempo e conflittuale. Gran parte del disturbo è riconducibile al suo scarso inserimento nella vita sociale e alla assenza di inserimento lavorativo o soddisfazioni nel campo artistico.
Per esempio c'e un nutrito odio e rabbia che genera nello sconforto e senso di impotenza verso quelli che vede come le persone che hanno scatenato i disturbi legati alle molestie.
I test (indicativi ) effettuati dallo psicologo che la visita settimanalmente , hanno fatto emergere queste due personalità , schizoide ed evitante seppur diverse tra loro, hanno trovato l'ultimo psichiatra in sostanziale accordo per rimarcare la diagnosi di borderline e la relativa cura con Abilify.
Secondo lei la attuale cura con il solo abilify (al momento 5mg) può essere corretta e migliore delle precedenti?
Pensa che ci siano ulteriori consulti da chiedere o visite da programmare?
Il supporto psicologico e di psicoterapia come dovrebbe evolvere dopo la prima fase conoscitiva e di test ?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Non so da dove abbia preso questo testo che propone, e il cui contenuto in parte non condivido (il disturbo borderline origina da insoddisfazioni sociali ?...).
I test non fanno emergere nulla a seconda di che test sono, quindi se non si sa che test sono, inutile parlare di personalità che emergono. Inoltre, quelle che emergono sono casualmente due cose che hanno in comune un aspetto, ma sono cose tra loro diversissime. E ancora, la diagnosi sarebbe di borderline, più altre due personalità, ed è noto che le personalità come diagnosi tendono ad essere sempre più di una. Quelle tre non sono tra loro molto coerenti.
Infine, le terapie sono basate meglio su diagnosi tipo quella ricevuta, di disturbo bipolare, e infatti la cura attuale come quella precedente sono relative a quello.
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Utente
Utente
Buongiorno. La ringrazio nuovamente.
Io, da non intenditore in materia, posso solo basarmi su quanto mi viene detto dagli specialisti. I test sono stati effettuati nell'arco di una decina di sedute, e come dice lei , sono indicativi ma hanno evidenziato questi risultati discordi di schizoide - evitante da parte dello psicoterapeuta. Mi ha detto di aver fatto 3 tipologie diverse di test.
Da quanto ho capito quindi il problema di base sarebbe una personalità bipolare?
Per quanto riguarda le cure farmacologiche i farmaci sono stati svariati a causa dell'inefficacia delle cure.
Al momento la paziente sta segnalando sintomi legati alla difficoltà nel cambio di trattamento (avvenuto una settimana fa)nausea ,sonnolenza e irritabilità allo stesso tempo. Non si riesce a capire se possano essere anche riconducibili al nuovo farmaco abilify (5mg) che prende da una settimana soltanto.
Inoltre, indipendentemente dai farmaci, vengono segnalati importanti problemi digestivi e legati alla "pancia" che non riusciamo a capire se siano solamente legati all'assunzione di farmaci o ad una sofferenza legata al suo stato d'animo e disturbo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Non una personalità bipolare, un disturbo bipolare con relativa personalità di quelle possibili, che del resto è stato diagnosticato (disturbo ciclotimico = bipolare).
Di farmaci antibipolari ha citato solo il litio, e ora l'abilify.
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Utente
Utente
Grazie ancora.
Come si potrebbe spiegare il fatto che le diagnosi siano tra di loro in contrasto? tratti borderline - schizoide - evitante.

A cosa potrebbe attribuire i pensieri suicidi continui anche durante le cure e la tossicofilia (identificata dall'ultimo psichiatra dopo la seduta) ?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Non sono in contrasto, sono tipicamente multiple perché le diagnosi di disturbi di personalità non sono affidabili, tendono a cambiare da volta a volta e ad essere multiple. Sono al limite affidabili solo per gruppi (A,B,C).
Questo trittico di diagnosi (non è chiaro se di "tratti" o di disturbo completo) è strano, perché ci sono elementi tra di loro in contraddizione. La persona impulsiva, conflittuale, spesso anche dai rapporti instabili, sovrapposti e molteplici.... che allo stesso tempo è "evitante" e rifugge il contatto per appiattimento emotivo...
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Utente
Utente
Buongiorno. Grazie per il consulto.
La ragazza manifesta spesso segnali di irrequietezza durante le cure che spesso combatte rifugiandosi a letto. nonostante questo ha evidenti difficoltà a dormire, potrebbero essere associabili al suo stato d'ansia così come i problemi digestivi?

in aggiunta al farmaco antipsicotico abilify ci potrebbe essere qualcosa da prendere al bisogno nei momenti in cui si manifesta questo senso di irrequitezza e forte ansia?

Grazie mille
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Sintomi ansiosi sono frequenti, ma il farmaco non è che essendo antipsicotico agisce solo su un tipo di sintomi, è un farmaco pensato per l'intero complesso dei sintomi e soprattutto per il loro andamento.
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