24 anni affetto da schizofrenia

Gentili dottori,
sono un uomo di 24 anni affetto da schizofrenia.attualmente in cura presso uno psichiatra da quando avevo circa 16 anni le mie relazioni si sono interrotte e il mio comportamento è cambiato fino alla visita medica e alla prescrizione dei seguenti farmaci paroxetina(mezza pasticca),serenase 20 gocce (al giorno),e xanax compresse ( non piu di tre al giorno).La diagnosi finale è stata di schizofrenia,volevo farvi notare però che ho tutti i sintomi classici della schizofrenia comprese il sentire voci,il sentirsi perseguitato,l' ansia sociale, e anche gli effetti collaterali dei farmaci antipsicotici tra cui l'aumento di peso (circa 40 kg).Questa diagnosi mi fu fatta inizialmente 3 anni fa,e francamente sono un po stufo di continuare a prendere farmaci con pochissimi se non alcun miglioramento.Volevo ricordarvi che ho fatto per piu di 5 anni psicoterapia con a mio avviso 0 miglioramento a tal punto che il mio psichiatra me lo ha sconsigliato.Nonostante tutto non vedo alcuna via d'uscita e la situazione sembra peggiorare costantemente. sento ancora le voci e mi sento ancora perseguitato,e noto anche dei problemi di tipo cognitivo e di apprendimento che mi hanno portato ad abbandonare gli studi.Un altra diagnosi che mi fu fatta qualche anno fa da un altro psichiatra fu di psicosi affettiva con ansia sociale,e problemi di apprendimento.Feci un altro consulto ma quest'altro psichiatra si affidò allo specialista che mi ha prescritto la cura che ho precedentemente indicatoVolevo quidi chiedervi quali sono le prospettive per la schizofrenia di un malato come me? nel senso so che non c'è una cura al momento per la malattia,ma approssimativamente quando ci sarà? oppure quando usciranno nuovi farmaci capaci più efficaci di quelli attuali? e so che non tutti riescono ad uscire dalla malattia,costretti a prendere i farmaci a vita,appartengo io a questa categoria? Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Se la diagnosi fosse effettivamente quella che riferisce va considerato che i dosaggi del neurolettico sarebbero bassi e l’uso di antidepressivi andrebbe valutato attentamente e considerato l’uso di farmaci diversi dalla paroxetina.


La persistenza di sintomi psicotici dovrebbe far considerare questo tipo di variazioni.


Dr. F. S. Ruggiero

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