Depressione e autismo, abito in Emilia Romagna e ho bisogno di supporto. Che percorso seguire?
Buonasera, sono una ragazza affetta da sindrome di Asperger a cui è stata fatta un po' di anni fa una diagnosi professionale. Ho seguito per anni un percorso di terapia cognitivo comportamentale presso una psicologa per altro molto preparata e che a suo tempo ha saputo aiutarmi tanto.
A causa dell'accumularsi di una serie di problemi nel tempo ho interrotto la terapia e attualmente, a distanza di circa un anno, sto avendo di nuovo grosse difficoltà a gestire la vita di tutti i giorni, a mantenere un tono dell'umore accettabile e difficoltà nelle relazioni interpersonali . Visto l'intensificarsi di pensieri depressivi costanti e i marcati problemi personali (sensazione di non riuscire a andare avanti, ricorrenti pensieri suicidari, bassa autostima e sensazione costante di vergogna) stavo pensando di riprendere al più presto la terapia cognitivo comportamentale, ma di associarla questa volta possibilmente con un supporto farmacologico che mi aiutasse a superare questa fase.
Mi rivolgo a voi per chiedere cosa offra la sanità pubblica al riguardo. Sarebbe possibile instaurare un rapporto continuativo con lo stesso medico psichiatra? E sarebbe possibile sceglierlo in base all'area professionale di maggiore competenza? Verosimilmente credo che avrei bisogno di una visita almeno due volte al mese, sempre con la stessa figura professionale. È possibile ottenere questo tipo di continuatività nel pubblico o è preferibile rivolgersi ad un privato?
Chiedo inoltre se potete fornirmi il nominativo in qualche professionista esperto in autismo in Emilia Romagna.
Ringrazio e porgo i miei distinti saluti,
S. G.
A causa dell'accumularsi di una serie di problemi nel tempo ho interrotto la terapia e attualmente, a distanza di circa un anno, sto avendo di nuovo grosse difficoltà a gestire la vita di tutti i giorni, a mantenere un tono dell'umore accettabile e difficoltà nelle relazioni interpersonali . Visto l'intensificarsi di pensieri depressivi costanti e i marcati problemi personali (sensazione di non riuscire a andare avanti, ricorrenti pensieri suicidari, bassa autostima e sensazione costante di vergogna) stavo pensando di riprendere al più presto la terapia cognitivo comportamentale, ma di associarla questa volta possibilmente con un supporto farmacologico che mi aiutasse a superare questa fase.
Mi rivolgo a voi per chiedere cosa offra la sanità pubblica al riguardo. Sarebbe possibile instaurare un rapporto continuativo con lo stesso medico psichiatra? E sarebbe possibile sceglierlo in base all'area professionale di maggiore competenza? Verosimilmente credo che avrei bisogno di una visita almeno due volte al mese, sempre con la stessa figura professionale. È possibile ottenere questo tipo di continuatività nel pubblico o è preferibile rivolgersi ad un privato?
Chiedo inoltre se potete fornirmi il nominativo in qualche professionista esperto in autismo in Emilia Romagna.
Ringrazio e porgo i miei distinti saluti,
S. G.
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Queste domande devono essere espressamente fatte al Servizio al quale si rivolgerà per avere informazioni per capire se ciò che desidera può essere applicabile.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 799 visite dal 02/12/2018.
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