Vuoti di memoria

Salve,

Scrivo per mia mamma, 51 anni.
Da molti anni ha problemi di memoria e confusione, associati a parestesie talvolta.

Ultimamente ho notato che è più smemorata del solito e che le capita di chiedere più volte la stessa cosa all'interno di una conversazione.

Per gli stessi problemi ha effettuato test MMSE nel 2011, con risultati nella norma.
Negativa prima RMN cerebrale nel 2012.

Negli anni successivi episodi di tachicardia e palpitazioni, visita cardiologica specialistica, cura con beta bloccanti.

Subisce inoltre intervento di isterectomia totale all'età di 50 anni. Pertanto inizia la menopausa.

A seguito di confusione mentale con deficit mnemonici e le suddette parestesie, va in pronto soccorso.
Segue nuova RMN nel novembre del 2017, negativa.
Si consigliano esami tiroide ed ematochimici.
Viene rilevato malassorbimento di vitamina b12.
Indagata la tiroide, viene rilevato ipertiroidismo, visite specialistiche hanno portato alla diagnosi di Malattia di Basedow in fase tossica.

Farà una nuova RMN cerebrale a Dicembre.

Attualmente è in cura con tapazole per la tiroide, iniezioni periodiche di vitamina b12 per il malassorbimento e beta bloccanti per il cuore. Inoltre essendo ansiosa prende, da poco, un ansiolitico.

Io sono molto preoccupato, vorrei capire cosa succede e il perché di questi deficit mnemonici in una donna di appena 51 anni.
Tralaltro lei ricorda anche discretamente bene episodi successi nel passato, sono più che altro le dimenticanze "a breve termine" a preoccuparmi.
Potrebbe essere una forma di demenza precoce?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Potrebbe anche dipendere dall'attuale scompenso tiroideo.

Se continuano questi episodi di alterazione mnesica è opportuno far rivalutare la situazione periodicamente fino al raggiungimento di una diagnosi effettiva.

Eventualmente una visita psichiatrica può essere utile anche per escludere disturbi dell'umore responsabili di tale quadro.

Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
Utente
Gentile Dottor Ruggiero,

Lei in effetti ha sempre sofferto di una velata forma depressiva e molta ansia.
Fino a qualche mese fa si arrabbiava molto spesso e in maniera smisurata talvolta.
Allo stato attuale fa psicoterapia di coppia con mio papà e sembra essere molto più calma nelle reazioni, sembra anche essere migliorata nettamente la loro intesa di coppia. Nel contempo è subentrata la menopausa (a seguito del suddetto intervento chirurgico).
Io di base la conosco e lei resta comunque una persona ansiosa ed apprensiva anche se spesso non lo da a vedere.

Non saprei, l'ansia può fare tutto questo?
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Utente
Utente
Gentile dottore,
Data la giovane età di mia mamma e la negatività degli esami finora è plausibile quanto meno escludere demenza di alzehimer o altre forme gravi?
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Utente
Utente
Salve,
Scrivo per aggiornare la situazione.
Mia mamma ha fatto una nuova rmn cervello e tronco, data per precauzione dal neurologo. Tutto negativo.

A questo punto quali sono le ipotesi più probabili?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
La negatività degli esami inizialmente depone per fenomeni depressivi che comunque vanno trattati da uno psichiatra per evitare che possano peggiorare nel tempo e predisporre alla demenza
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Utente
Utente
Gentile Dott. Ruggiero,

Ha colto nel segno, si sta valutando infatti l'utilità di un eventuale percorso psichiatrico. Per quanto riguarda invece la tiroide possono esserci correlazioni degne di approfondimento, o per ora potrebbe essere necessaria la sola terapia con tapazole?

Ringrazio per le riposte.
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