Difficoltà respiratoria

Gentili Dottori,
vi scrivo per chiedere un consulto per un problema che mi accompagna da circa un mese.
Dopo un periodo di forte stress al lavoro (scuola), una notte mi sono svegliato con la pancia rigida e gonfia e con difficoltà a respirare per questo peso che si era formato al ventre. Ovviamente mi sono spaventato, ho preso paura aggiungendo ansia, e così sono riuscito a riaddormentarmi solo dopo molto e a dormire poche ore.
Nei giorni successivi sono riuscito a dormire con relativa facilità ma ho iniziato ad avere difficoltà di deglutizione, mi si bolaccava infatti per qualche secondo il gesto della deglutizione, e come un nodo alla gola (soprattutto la sera a letto, prima di dormire); questi sintomi sono stati accompagnati dalla difficoltà respiratoria dovuta, credo, alla rigidità muscolare nella zona tra sterno e ombelico. Ho iniziato a preoccuparmi perché ho paura delle malattie che non conosco e a pensare solamente a questo mio problema, diventando piuttosto ossessivo anche a causa delle ricerche in internet, ascoltando tutti i segnali del mio corpo (battito molto presente ecc); mi sono venuti attacchi di panico, credo, e penso di avere malattie gravi.
Sono stato dal mio medico curante che mi ha oscultato il cuore e i polmoni, controllato il ventre e andava tutto bene, mi ha detto che probabilmente avevo un po'di reflusso e mi ha prescritto un inibitore della pompa protonica ma non è servito. Una sera, esasperato dalla difficoltà respiratoria, sono stato dalla guardia medica che mi ha visitato, misurato la saturazione dell'ossigeno nel sangue e non ha riscontrato nulla di particolare, prescrivendomi En 20 gocce. Con questo farmaco ho dormito senza interruzioni e l'ho preso anche la sera seguente 15 gocce perché ero più rilassato. Nei giorni seguenti non ho più preso En, limitandomi a della valeriana in gocce. Per un po' ha funzionato ma il problema si è ripresentato. Attualmente non ho più il nodo alla gola nè la difficoltà a deglutire ma mi è rimasta la difficoltà a prendere aria, come se la rigidità della pancia e del torace-sterno non mi permettessero di espandere bene i polmoni. Prendo En al bisogno 10 gocce secondo indicazioni del medico curante ma vorrei eliminarlo perché sono già 4 settimane che, pur con interruzioni, lo assumo. Di giorno il problema riesco a gestirlo perché contraggo volontariamente i muscoli per respirare, di sera invece poco prima di abbandonarmi al sonno mi sveglio a causa del respiro bloccato dalla tensione, che involontariamente accelera, quasi il corpo volesse ristabilire il ritmo corretto. Mi sono svegliato di notte con questo affanno e la pancia dura anche sognando una situazione di arrabbiatura a scuola. Ho eseguito ecografia cardiaca ed ECG senza particolari problemi, analisi del sangue perfette e una visita dal gastroenterologo che dice che forse ho una piccola ernia iatale.
Potrebbe questo mio disturbo essere solamente di natura psicologica e riflettersi così?
Grazie per la vostra disponibilità.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Il medico mi pare abbia già un orientamento, con la precrizione dell'en al bisogno. Tuttavia, se il disturbo non è transitorio, è necessaria una diagnosi più precisa e una cura più specifica.
Cosa intende con " solamente di natura psicologica " ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Gentile dottore grazie per la risposta.
Il medio che mi ha prescritto En è stata la guardia medica. Poi il mio dottore mi ha consigliato di continuare con le 10 gocce che io sto cercando di diminuire gradualmente, ma i sintomi si ripresentano.
Con "solamente di natura psicologica" intendo chiedere se è possibile che questa difficoltà respiratoria e gonfiore siano dovute solo allo stress/ansia?
Riporto che paradossalmente con raffreddore e tosse ho dormito senza En e mi sono addormentato più facilmente.

Ora su mia richiesta eseguirò rx torace, ecografia addome completo e holter prescritto dal cardiologo per tranquillizzarmi, perché ho un leggero prolasso della mitrale, ma a detta sua è trascurabile.

Quali esami potrei effettuare per questo disturbo altrimenti?
Ho un senso di irrequietezza generale e dormendo male sono anche nervoso. Sembra che non riesca a rilassarmi, nemmeno la muscolatura e questo si ripercuote sulla pancia.

Sono stato anche da un osteopata che mi ha sbloccato la cervicale e il diaframma, notando che l'indolenzimento alla schiena che ho è dato dal diaframma che si collega anche dietro.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Non dovute allo stress / ansia, se mai "sono" l'espressione del disturbo d'ansia.
Anche il medico però sembra aver recepito quell'indicazione, cioè sia l'urgenza che il prosieguo sono stati in qualche modo attribuiti all'ambito neuropsichiatrico.
A questo punto sarebber logico un parere psichiatrico.
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Utente
Utente
Se pensa possa essere Utile chiederò al mio medico.
Mi può rassicurare sul fatto che la psiche può influenzare così l'organismo e che potrò superare queste mie difficoltà? Inoltre secondo Lei se avessi problemi respiratori fisici avrei difficoltà sempre a respirare? La ringrazio.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Sta entrando in un loop ansioso per negare che sta avendo dei disturbi psichiatrici.

La visita psichiatrica è ciò che consente di stabilire il grado del disturbo ed un trattamento specifico che non sia costituito da benzodiazepine.


Dr. F. S. Ruggiero

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
La psiche non influenza nulla. Il cervello interagisce col il resto del corpo, e si "esprime" con sintomi psichici, tra cui anche la preoccupazione per il corpo.
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Utente
Utente
Gentili dottori,
Grazie per le risposte. Vorrei aggiornarvi sul fatto che ho sentito il mio medico di base il quale vuole prescrivermi dei farmaci per questo mio disturbo che pare essere d'ansia che mi crea difficoltà respiratorie, oppressione al petto e alla gola e sensazione di soffocamento alla sera. La cosa che mi mette più in difficoltà resta comunque la difficoltà nell'avere una respirazione "rilassata" e regolare perché sento la muscolatura dalla gola fino allo stomaco irrigidita e di conseguenza la frequenza respiratoria si fa più lenta e meno profonda.

Domani mi dirà quali farmaci prendere e vorrei condividere la sua decisione con voi. Non conosco gli psicofarmaci e mi fa paura l'idea di prenderli, ma mi ha detto di provare per almeno una settimana per vedere se miglioro. Mi chiedo però se non sarebbe consigliato consultare uno psichiatra prima e fare ulteriori esami per escludere altre patologie? Certo, dipende dal farmaco che mi prescriverà e che vi sottoporrò se siete d'accordo. Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Lo psichiatra diagnostica il suo e questo comporta anche verificare altre ipotesi, essendo medico.

Non esiste un ragionamento sugli "psicofarmaci", dipende da quale tipo. Una settimana è un tempo in cui si hanno miglioramenti sono con alcuni farmaci sintomatici, di solito occorrono tempi più lunghi,
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Utente
Utente
Capisco. Il mio medico di base mi ha prescritto citalopram 4%, 4 gocce alla sera da aumentare gradualmente per arrivare a 8.
Quello che vi chiedo in quanto esperti è: meglio andare da uno specialista prima di assumere questo farmaco, o va bene anche la prescrizione del mio dottore, basata su quanto gli ho riferito riguardo i miei problemi? Non vorrei peggiorare la situazione invece di migliorarla o iniziare una terapia che magari potrebbe essere evitata.

Nel frattempo ho avuto l'esito dei rx torace e va tutto bene, e questo mi ha rincuorato e mi sento meno ossessivo, mi sto persuadendo che tutto sia dovuto all'ansia.

Grazie ancora.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Come mai non si fida del suo medico ? Il medico, se ha fatto quella prescrizione, ha chiaramente un'idea diagnostica e ha scelto una terapia.
Il parere specialistico è ovviamente un parere in più e di secondo livello,