Frequenza cardiaca e ansia
Gentili dottori,
Posto l'ennesima richiesta approfittando della vostra preziosa disponibilità. Sono in cura per DOC senza compulsioni con Zoloft 50 mg al mattino e Sonirem 8 gocce alla sera. Benché durante il giorno riesca più o meno a vivere normalmente, da qualche settimana a questa parte noto sintomi molto fastidiosi: astenia dopo poche attività impegnative e senso di ansia che aumenta sensibilmente in maniera direttamente proporzionale alla frequenza cardiaca. Ciò rende impossibile attività qualsiasi attività fisica, da quella allenante alle partire di calcetto o passeggiate in salita. Pochi giorni fa ho rischiato l'attacco di panico dopo aver percorso 3 rampe di scale. Ciò è limitante al lavoro e nella vita. Lo psichiatra di riferimento , dopo aver riportato i sintomi, mi dice "È ansia, controlla il battito ed il respiro". Ignoro cosa significhi. Presso il CIM della mia città lo psichiatra mi dice "sarebbe il caso di assumere xanax RP da 1 per un periodo di almeno 8 mesi". Il neurologo di famiglia ritiene invece che la cura non sia adatta e che quella parte del cervello che si attiva in caso di attacco di panico, sia sensibile in quelle situazioni di diminuzione di ossigeno derivanti da sforzo fisico. Cosa fare? Nell'ultimo anno ho speso in capitale per visite psichiatriche varie senza avere miglioramenti degni di nota
Posto l'ennesima richiesta approfittando della vostra preziosa disponibilità. Sono in cura per DOC senza compulsioni con Zoloft 50 mg al mattino e Sonirem 8 gocce alla sera. Benché durante il giorno riesca più o meno a vivere normalmente, da qualche settimana a questa parte noto sintomi molto fastidiosi: astenia dopo poche attività impegnative e senso di ansia che aumenta sensibilmente in maniera direttamente proporzionale alla frequenza cardiaca. Ciò rende impossibile attività qualsiasi attività fisica, da quella allenante alle partire di calcetto o passeggiate in salita. Pochi giorni fa ho rischiato l'attacco di panico dopo aver percorso 3 rampe di scale. Ciò è limitante al lavoro e nella vita. Lo psichiatra di riferimento , dopo aver riportato i sintomi, mi dice "È ansia, controlla il battito ed il respiro". Ignoro cosa significhi. Presso il CIM della mia città lo psichiatra mi dice "sarebbe il caso di assumere xanax RP da 1 per un periodo di almeno 8 mesi". Il neurologo di famiglia ritiene invece che la cura non sia adatta e che quella parte del cervello che si attiva in caso di attacco di panico, sia sensibile in quelle situazioni di diminuzione di ossigeno derivanti da sforzo fisico. Cosa fare? Nell'ultimo anno ho speso in capitale per visite psichiatriche varie senza avere miglioramenti degni di nota
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La frequenza cardiaca aumenta in funzione dell’ansia e non viceversa.
In assenza di un compenso sintomatologico dalla terapia attuale è opportuno considerare una variazione.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
In assenza di un compenso sintomatologico dalla terapia attuale è opportuno considerare una variazione.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
Un DOC dovrebbe rispondere alla sertralina a quella dose ? E perché mai ?
Un DOC dovrebbe rispondere alla sertralina a quella dose ? E perché mai ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Ex utente
Ringrazio entrambi i dottori e rispondo singolarmente.
Per il dott. Ruggiero: il fatto che sia l'ansia a determinare l'impennata della frequenza cardiaca, sinceramente mi preoccupa. Evidentemente la cura non funziona. Ritiene che possa trarre giovamento da una dose maggiore di ssri oppure sarebbe da valutare un cambio di classe farmacologia o un eventuale affiancamento?
Per il dott. Pacini: lo psichiatra ritiene che il disturbo debba essere controllato distogliendo il pensiero e controllando battito e respirazione. Circa un'ora fa l'ho contattando palesando nuovamente queste difficoltà e lui mi ha risposto: "Non appena verrai alla visita di controllo vediamo di scalare un po' i farmaci". Dire di essere disorientato è un eufemismo
Per il dott. Ruggiero: il fatto che sia l'ansia a determinare l'impennata della frequenza cardiaca, sinceramente mi preoccupa. Evidentemente la cura non funziona. Ritiene che possa trarre giovamento da una dose maggiore di ssri oppure sarebbe da valutare un cambio di classe farmacologia o un eventuale affiancamento?
Per il dott. Pacini: lo psichiatra ritiene che il disturbo debba essere controllato distogliendo il pensiero e controllando battito e respirazione. Circa un'ora fa l'ho contattando palesando nuovamente queste difficoltà e lui mi ha risposto: "Non appena verrai alla visita di controllo vediamo di scalare un po' i farmaci". Dire di essere disorientato è un eufemismo
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Gentile utente,
Se uno riuscisse a distogliere i propri pensieri, e a controllarsi i parametri vitali, saremmo di fronte ad un nuovo prototipo umanoide. Il senso di quel discorso è che ci sono tecniche la cui conseguenza è che il pensiero sia distolto etc.
A parte il fatto che un DOC richiede dosi efficaci, al di là del farmaco giusto o sbagliato, come dovrebbe funzionare ? Appena sta meglio, impara una tecnica per controllare i suoi sintomi e toglie il farmaco ?
Direi proprio che questo non corrisponde a nessuno schema terapeutico. Dose e durata sono due elementi fondamentali per il funzionamento, e le tecniche di gestione dell'ansia non sono pensate "per scalare i farmaci", se mai per funzionare sull'ansia.
Se uno riuscisse a distogliere i propri pensieri, e a controllarsi i parametri vitali, saremmo di fronte ad un nuovo prototipo umanoide. Il senso di quel discorso è che ci sono tecniche la cui conseguenza è che il pensiero sia distolto etc.
A parte il fatto che un DOC richiede dosi efficaci, al di là del farmaco giusto o sbagliato, come dovrebbe funzionare ? Appena sta meglio, impara una tecnica per controllare i suoi sintomi e toglie il farmaco ?
Direi proprio che questo non corrisponde a nessuno schema terapeutico. Dose e durata sono due elementi fondamentali per il funzionamento, e le tecniche di gestione dell'ansia non sono pensate "per scalare i farmaci", se mai per funzionare sull'ansia.
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Ex utente
Il problema è che lo psichiatra di riferimento ritiene proprio di fare così. Distogliere il pensiero, limitare le situazioni ansiogene e fare a meno dei farmaci. Anche perché ha più volte detto che l'ansia c'è stata, c'è e ci sarà.....devo imparare a conviverci ed a limitarla (come se fosse semplice) Credo di essere in un vicolo cieco.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.7k visite dal 15/11/2018.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.