Cura metadonica
Salve gentili Dottori.
Sono un ragazzo in cura metadonica da circa 10 anni, di cui prima 4-5 fino alla completa "guarigione" per poi avere una ricaduta che, mentre studiavo all'università, mi ha riportato al sert 1 annetto dopo; da li ad oggi, ossia altri 4 anni, ho continuato con cura di mantenimento da 20 a 30 mg al giorno di metadone concentrato 0,5%. Ora che sto per laurearmi voglio cercare di ripulirmi bene senza ricadute!!
Questo anche per altri motivi, che sono la causa di questo consulto: è vero che il metadone fa male al cuore?
Perchè da 2 anni a questa parte ho avuto problemi gastro-intestinali e dolori al petto, che inizialmente hanno imputato tutti al reflusso; ma da 2 gastroscopie, 1 ecoendoscopia, ecografie, risonanze ecc..non risulta nessun tipo di reflusso, ma solo una leggera infiammazione del pancreas.
Ma io continuo ad avere fitte al petto, a volte centrali da sterno a centro schiena, a volte tutto a sinistra sotto ascella-schiena: ho fatto ecg normale, sotto sforzo ed ecocardiogramma con doppler circa 1 anno e mezzo fa, risultando tutto ok se non un leggero rigurgito mitralico che causa il soffietto..
Secondo voi è il caso di approfondire, magari con un Holter 24 ore? Ed infine, secondo voi, possono essere causati dai 10 anni di metadone tali sintomi pseudo-cardiaci? Se si, togliendo il metadone e facendo sport, potrei ritornare alla normalità, oppure ormai il danno, se c'è, è fatto?
Mi preoccupa molto il cuore, dato che sto ricominciando a fare sport! In ogni caso, per fortuna, tali sintomi non sono frequenti, a volte sguiti da formicolii mani e piedi, a volte no, ma comunque poi mi agito un pò e sento aumentare il battito cardiaco ..
Vi ringrazio e buona giornata,
Claudio
Sono un ragazzo in cura metadonica da circa 10 anni, di cui prima 4-5 fino alla completa "guarigione" per poi avere una ricaduta che, mentre studiavo all'università, mi ha riportato al sert 1 annetto dopo; da li ad oggi, ossia altri 4 anni, ho continuato con cura di mantenimento da 20 a 30 mg al giorno di metadone concentrato 0,5%. Ora che sto per laurearmi voglio cercare di ripulirmi bene senza ricadute!!
Questo anche per altri motivi, che sono la causa di questo consulto: è vero che il metadone fa male al cuore?
Perchè da 2 anni a questa parte ho avuto problemi gastro-intestinali e dolori al petto, che inizialmente hanno imputato tutti al reflusso; ma da 2 gastroscopie, 1 ecoendoscopia, ecografie, risonanze ecc..non risulta nessun tipo di reflusso, ma solo una leggera infiammazione del pancreas.
Ma io continuo ad avere fitte al petto, a volte centrali da sterno a centro schiena, a volte tutto a sinistra sotto ascella-schiena: ho fatto ecg normale, sotto sforzo ed ecocardiogramma con doppler circa 1 anno e mezzo fa, risultando tutto ok se non un leggero rigurgito mitralico che causa il soffietto..
Secondo voi è il caso di approfondire, magari con un Holter 24 ore? Ed infine, secondo voi, possono essere causati dai 10 anni di metadone tali sintomi pseudo-cardiaci? Se si, togliendo il metadone e facendo sport, potrei ritornare alla normalità, oppure ormai il danno, se c'è, è fatto?
Mi preoccupa molto il cuore, dato che sto ricominciando a fare sport! In ogni caso, per fortuna, tali sintomi non sono frequenti, a volte sguiti da formicolii mani e piedi, a volte no, ma comunque poi mi agito un pò e sento aumentare il battito cardiaco ..
Vi ringrazio e buona giornata,
Claudio
[#1]
Gentile utente,
Il problema fondamentale è che parla della cura come fosse un impaccio, invece è la sua cura di riferimento per tenere la malattia bloccata.
Parla di guarigione e poi di ricaduta, nel senso che non era guarito, come è previsto che sia, e quindi la ricaduta non è una sorpresa, è il decorso previsto in assenza di cura. Il fatto che dopo anni di cura alcuni casi restino in equilibrio a lungo termine anche dopo aver smesso la medicina è un fatto statistico. Fare la cura aumenta la probabiità di remissione stabile, ma non va presa in senso assoluto.
La cura è riabilitativa, per cui è bene non toglierla mentre si stanno raggiungendo i propri obiettivi, e anche dopo non è detto sia una buona idea. La dose è minima, ma questo importa poco.
Fortunatamente il metadon non ha tossicità maggiori, anche se può avere effetti collaterali. Per quanto riguarda il cuore, così come per (ad esempio) qualsiasi antidepressivo ,si fa un controllo cardiologico per misurare un parametro di per sé asintomatico, il tratto QT. Lei a quanto pare ha già fatto controlli cardiologici.
Non parli di "ripulirsi", togliere la medicina non è ripulirsi, è esporsi al rischio di ricaduta. Quando una persona finalmente è senza metadone etc allora il suo cervello è di nuovo "disponibile" alla ricaduta, così come vuole la malattia, che non è sotto il controllo di nessun altra volontà.
Non sottovaluti la cosa e anzi magari si faccia spiegare meglio il meccanismo, così vive senza equivoci la sua cura e la gestisce senza fare passi falsi.
Il problema fondamentale è che parla della cura come fosse un impaccio, invece è la sua cura di riferimento per tenere la malattia bloccata.
Parla di guarigione e poi di ricaduta, nel senso che non era guarito, come è previsto che sia, e quindi la ricaduta non è una sorpresa, è il decorso previsto in assenza di cura. Il fatto che dopo anni di cura alcuni casi restino in equilibrio a lungo termine anche dopo aver smesso la medicina è un fatto statistico. Fare la cura aumenta la probabiità di remissione stabile, ma non va presa in senso assoluto.
La cura è riabilitativa, per cui è bene non toglierla mentre si stanno raggiungendo i propri obiettivi, e anche dopo non è detto sia una buona idea. La dose è minima, ma questo importa poco.
Fortunatamente il metadon non ha tossicità maggiori, anche se può avere effetti collaterali. Per quanto riguarda il cuore, così come per (ad esempio) qualsiasi antidepressivo ,si fa un controllo cardiologico per misurare un parametro di per sé asintomatico, il tratto QT. Lei a quanto pare ha già fatto controlli cardiologici.
Non parli di "ripulirsi", togliere la medicina non è ripulirsi, è esporsi al rischio di ricaduta. Quando una persona finalmente è senza metadone etc allora il suo cervello è di nuovo "disponibile" alla ricaduta, così come vuole la malattia, che non è sotto il controllo di nessun altra volontà.
Non sottovaluti la cosa e anzi magari si faccia spiegare meglio il meccanismo, così vive senza equivoci la sua cura e la gestisce senza fare passi falsi.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Grazie mille Dott. Pacini per la tempestiva risposta!
Si mi sono spiegato male, ha perfettamente ragione, essendoci già passato una volta!
Il lasciare la cura deve essere fatto quando ci si sente pienamente sicuri..Dicevo di "ripulirsi" anche per motivi organizzativi di lavoro o altro, considerando che 2 volte alla settimana bisogna assumere al sert.
Mi preoccupava il fatto del cuore in quanto, leggendo il foglio illustrativo sul sito della molteni, ho notato aritmie cardiache, arresto cardiaco, palpitazioni ecc: sono frequenti secondo la sua esperienza?
Ed essendo oramai 10 anni che lo assumo, mi è sorta la domanda se i sintomi che ho in questi ultimi anni, magari dovuti in parte anche a stress e sedentarietà, potessero essere attributi al farmaco.
Essendo passato ormai 1 anno e mezzo dagli ultimi esami, lei crede che sia il caso di rifarli o ci si può ancora fare affidamento? Lo chiedo perchè il medico di famiglia, e del sert, dicono che essendo giovane (35 anni) non c'è questa esigenza..ma ho questi sintomi a volte, per fortuna non frequentissimi!
La ringrazio buona serata,
Claudio
Si mi sono spiegato male, ha perfettamente ragione, essendoci già passato una volta!
Il lasciare la cura deve essere fatto quando ci si sente pienamente sicuri..Dicevo di "ripulirsi" anche per motivi organizzativi di lavoro o altro, considerando che 2 volte alla settimana bisogna assumere al sert.
Mi preoccupava il fatto del cuore in quanto, leggendo il foglio illustrativo sul sito della molteni, ho notato aritmie cardiache, arresto cardiaco, palpitazioni ecc: sono frequenti secondo la sua esperienza?
Ed essendo oramai 10 anni che lo assumo, mi è sorta la domanda se i sintomi che ho in questi ultimi anni, magari dovuti in parte anche a stress e sedentarietà, potessero essere attributi al farmaco.
Essendo passato ormai 1 anno e mezzo dagli ultimi esami, lei crede che sia il caso di rifarli o ci si può ancora fare affidamento? Lo chiedo perchè il medico di famiglia, e del sert, dicono che essendo giovane (35 anni) non c'è questa esigenza..ma ho questi sintomi a volte, per fortuna non frequentissimi!
La ringrazio buona serata,
Claudio
[#3]
"Il lasciare la cura deve essere fatto quando ci si sente pienamente sicuri."
No, essere sicuri non c'entra. La ricaduta non è propria dell'insicurezza, ma delle modifiche che nel cervello sono intervenute a seguito dell'uso di eroina, e che purtroppo non tornano a posto, non fino al punto di tornare a "zero". Quindi il cervello rimane predisposto alle ricadute, in persone che erano convintissime, pulitissime, etc etc.
Sul fatto delle aritmie appunto c'è un rischio che però ripeto è applicabile a molte medicine, ma non va letto in senso allarmistico. Il parametro si misura facilmente, volendo si fa l'holter se ci sono sospetti di aritmie etc.
Per quanto riguarda l'approvvigionamento al sert, se la persona non è attiva, a rischio etc ci sono casi in cui gli affidamenti sono lunghi, anche mensili.
No, essere sicuri non c'entra. La ricaduta non è propria dell'insicurezza, ma delle modifiche che nel cervello sono intervenute a seguito dell'uso di eroina, e che purtroppo non tornano a posto, non fino al punto di tornare a "zero". Quindi il cervello rimane predisposto alle ricadute, in persone che erano convintissime, pulitissime, etc etc.
Sul fatto delle aritmie appunto c'è un rischio che però ripeto è applicabile a molte medicine, ma non va letto in senso allarmistico. Il parametro si misura facilmente, volendo si fa l'holter se ci sono sospetti di aritmie etc.
Per quanto riguarda l'approvvigionamento al sert, se la persona non è attiva, a rischio etc ci sono casi in cui gli affidamenti sono lunghi, anche mensili.
[#4]
Utente
Ok grazie Dottore!
Ho capito ciò che lei dice, quello che in gergo è la cosiddetta "fissa" che non si toglie dalla testa..a volte il cervello ci pensa, il richiamo della sostanza.
La prima volta che avevo scalato fino a zero, la sognavo la notte a volte!
Ok farò un holter se è il caso.
Grazie ancora. Buona serata,
Claudio
Ho capito ciò che lei dice, quello che in gergo è la cosiddetta "fissa" che non si toglie dalla testa..a volte il cervello ci pensa, il richiamo della sostanza.
La prima volta che avevo scalato fino a zero, la sognavo la notte a volte!
Ok farò un holter se è il caso.
Grazie ancora. Buona serata,
Claudio
[#5]
E' diversa da una fissa, la ricaduta è neurologica, produce il ritorno del comportamento, senza bisogno di alcuna ragione.
http://www.aucns.org/MaterialePDF/Basic-ItalianBookLD.pdf
Questo è un manuale disponibile in rete, di cui sono coautore. Dentro trova varie informazioni.
http://www.aucns.org/MaterialePDF/Basic-ItalianBookLD.pdf
Questo è un manuale disponibile in rete, di cui sono coautore. Dentro trova varie informazioni.
[#6]
Utente
Ok Dottore è stato chiarissimo!
È vero, a volte ritorna il" bisogno " anche senza motivo, magari anche nei momenti della vita positivi, in cui sembra che vada tutto bene, come da programma..Grazie alla cura metadonica, in ogni caso, sono riuscito a raggiungere degli obiettivi che lasciai a suo tempo purtroppo!
Leggerò sicuramente il manuale!
Grazie e buona serata
È vero, a volte ritorna il" bisogno " anche senza motivo, magari anche nei momenti della vita positivi, in cui sembra che vada tutto bene, come da programma..Grazie alla cura metadonica, in ogni caso, sono riuscito a raggiungere degli obiettivi che lasciai a suo tempo purtroppo!
Leggerò sicuramente il manuale!
Grazie e buona serata
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 857 visite dal 14/11/2018.
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