Inventarsi una violenza
Gentili medici,sono una ragazza di 19 anni seguita da 3 da una psicoterapeuta per problemi di autolesionismo.Qualche mese fa ho raccontato alla psicoterapeuta che mio padre aveva abusato di me quando avevo 9 anni. Ma in realtà non è vero,non ho subito abusi.Ciò che mi preoccupa è che mentre lo raccontavo e quando ci penso sto male come se fosse successo.Mi chiedo perchè.Quando ci penso mi sembra molto reale,e mi è capitato di piangere da quanto stavo male.Mi sento anche in colpa perchè mio padre è morto quattro anni fa,è morto e io lo accuso ingiustamente.Mi chiedo anche se dovrei dirglielo alla psicoterapeuta che in realtà è un invenzione.Grazie a chi mi risponderà!
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Gentile utente,
i rapporti dei percorsi psicoterapeutici hanno come base fondamentale la fiducia reciproca che corrisponde anche al dire la verità.
Mentendo, lei ha solo reso vano il percorso che sta facendo e sarebbe opportuno che lei dica la verità.
Oltretutto è da considerare che alcune diagnosi hanno come caratteristica i tratti di personalità che lei descrive per se stessa.
i rapporti dei percorsi psicoterapeutici hanno come base fondamentale la fiducia reciproca che corrisponde anche al dire la verità.
Mentendo, lei ha solo reso vano il percorso che sta facendo e sarebbe opportuno che lei dica la verità.
Oltretutto è da considerare che alcune diagnosi hanno come caratteristica i tratti di personalità che lei descrive per se stessa.
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[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta! Comunque io credo di fidarmi della mia psicoterapeuta,sono cambiata molto da quando ho incominciato la terapia e in meglio.Ho mentito perchè stavo malissimo e mi sembrava tutto reale.Vorrei capire:perchè qualcosa che non è accaduto fa star male come se fosse accaduto?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 26/01/2009.
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