Umore e dieta
Salve,
in passato ho sofferto di disturbi alimentari perchè, dopo diversi episodi depressivi nell'infanzia e nell'adolescenza, ho scoperto che una dieta poverissima di carboidrati ha un effetto positivo sull'umore, con naturalmente la fregatura: un bel rebound nonappena si ricominciano ad assumere carboidrati (ad esempio per un'abbuffata). Non so se questo ha basi scientifiche, è solo la mia esperienza.
Purtroppo non imparo dalla suddetta esperienza perchè, in un momento di disperazione, ho di nuovo intrapreso la stessa strada, anche se stavolta almeno ho avuto l'accortezza di non restringere eccessivamente l'alimentazione e di bere molto. La mia precedente domanda sul succo di limone era legata ad un tentativo di ridurre l'acidità, sempre più evidente.
Stanno tentando di stabilizzarmi l'umore dopo diversi sbalzi importanti, ma ho paura di parlare di questo perchè potrebbero invitarmi a smetterla e, francamente, ho il terrore di dipendere da chicchessia e quindi di ritrovarmi in una condizione di dolore paralizzante, non tanto perchè pensi di non poterlo sopportare, quanto perchè non potrei sopportare i problemi cognitivi, relazionali e lavorativi che inevitabilmente porta con sè.
Come posso fare a riprendere un'alimentazione normale senza ritrovarmi in un girone dantesco?
Grazie!
in passato ho sofferto di disturbi alimentari perchè, dopo diversi episodi depressivi nell'infanzia e nell'adolescenza, ho scoperto che una dieta poverissima di carboidrati ha un effetto positivo sull'umore, con naturalmente la fregatura: un bel rebound nonappena si ricominciano ad assumere carboidrati (ad esempio per un'abbuffata). Non so se questo ha basi scientifiche, è solo la mia esperienza.
Purtroppo non imparo dalla suddetta esperienza perchè, in un momento di disperazione, ho di nuovo intrapreso la stessa strada, anche se stavolta almeno ho avuto l'accortezza di non restringere eccessivamente l'alimentazione e di bere molto. La mia precedente domanda sul succo di limone era legata ad un tentativo di ridurre l'acidità, sempre più evidente.
Stanno tentando di stabilizzarmi l'umore dopo diversi sbalzi importanti, ma ho paura di parlare di questo perchè potrebbero invitarmi a smetterla e, francamente, ho il terrore di dipendere da chicchessia e quindi di ritrovarmi in una condizione di dolore paralizzante, non tanto perchè pensi di non poterlo sopportare, quanto perchè non potrei sopportare i problemi cognitivi, relazionali e lavorativi che inevitabilmente porta con sè.
Come posso fare a riprendere un'alimentazione normale senza ritrovarmi in un girone dantesco?
Grazie!
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può rivolgersi ad un nutrizionista che la segua per la sua alimentazione in modo costante.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
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https://wa.me/3908251881139
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 851 visite dal 20/10/2018.
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