Disturbo da attacchi di panico ed ansia, fiato corto e derealizzazione
Salve,
Sono una ragazza di 25 anni e soffro di attacchi di panico all'incirca da tre mesi, il primo è arrivato all'improvviso ed in un momento del tutto casuale. Da quel momento non faccio che vivere in ansia, ho avuto nel tempo vari sintomi fisici, prima oppressione al petto, incapacità di deglutire che mi ha fatto perdere quasi 10 chili finché non ho ripreso a mangiare, non senza difficoltà, ed un terribile fiato corto costante. Ho fatto analisi, visite e controlli, non è mai risultato niente se non delle strie disventilatorie per quanto riguarda i polmoni che, a detta del medico di base, erano causate da una vecchia bronchite, perciò ho preso degli antibiotici. Insomma, apparentemente fisicamente non ho nulla, tuttavia non riesco a togliermi questo continuo stato di allerta e paura, che mi rende la vita pesantissima, ho spesso il fiato corto sul quale mi fisso fin troppo, durante gli episodi di fiato corto mi viene da muovere la lingua in modo strano, quasi come un tic. Non ho smesso di uscire, guidare, lavorare, sto combattendo perché so che tutto ciò non può farmi più di quanto gli concedo di farmi, ma ultimamente vedo tutto nero perché appena mi sento meglio poi arriva una ricaduta. Ho iniziato ad andare da una psicoterapeuta ed inizialmente vedevo molti miglioramenti, avevo capito che i miei sintomi fisici erano legati ai miei problemi emotivi, avendo perso mio fratello in un incidente d'auto e vivendo una situazione familiare difficile. Tuttavia non capisco perché, sebbene razionalmente sappia di cosa si tratti, non riesco a smettere di avere paura di sentirmi male o peggio. Ho fatto un singolo consulto psichiatrico presso il csm dove vivo, la psichiatra mi ha prescritto xanax 10 gocce mattina e sera, effettivamente mi rilassano, le prendo da 3 settimane, ma mi chiedevo se fosse la cura adeguata per il mio problema, purtroppo non riesco ad uscire dal circolo vizioso di paura in cui sono entrata, inoltre oggi ho avuto un forte episodio di derealizzazione, mi domandavo se fosse normale con il mio disturbo, non sentivo il petto/il corpo in generale e la cosa mi ha molto spaventata, portandomi ad un nuovo leggero panico che però ho gestito.
In sostanza, capisco il mio disturbo ma temo di non star ricevendo l'aiuto adeguato, mi domandavo se la cura con lo xanax fosse indicata con i miei sintomi e se fosse normale che dopo tre mesi e tanto lavoro su me stessa ancora non riesca a venirne a capo. La psicoterapia mi aiuta ma fatico ad effettuare la respirazione diaframmatica che è l'unico consiglio pratico che mi è stato dato.
Grazie mille
Sono una ragazza di 25 anni e soffro di attacchi di panico all'incirca da tre mesi, il primo è arrivato all'improvviso ed in un momento del tutto casuale. Da quel momento non faccio che vivere in ansia, ho avuto nel tempo vari sintomi fisici, prima oppressione al petto, incapacità di deglutire che mi ha fatto perdere quasi 10 chili finché non ho ripreso a mangiare, non senza difficoltà, ed un terribile fiato corto costante. Ho fatto analisi, visite e controlli, non è mai risultato niente se non delle strie disventilatorie per quanto riguarda i polmoni che, a detta del medico di base, erano causate da una vecchia bronchite, perciò ho preso degli antibiotici. Insomma, apparentemente fisicamente non ho nulla, tuttavia non riesco a togliermi questo continuo stato di allerta e paura, che mi rende la vita pesantissima, ho spesso il fiato corto sul quale mi fisso fin troppo, durante gli episodi di fiato corto mi viene da muovere la lingua in modo strano, quasi come un tic. Non ho smesso di uscire, guidare, lavorare, sto combattendo perché so che tutto ciò non può farmi più di quanto gli concedo di farmi, ma ultimamente vedo tutto nero perché appena mi sento meglio poi arriva una ricaduta. Ho iniziato ad andare da una psicoterapeuta ed inizialmente vedevo molti miglioramenti, avevo capito che i miei sintomi fisici erano legati ai miei problemi emotivi, avendo perso mio fratello in un incidente d'auto e vivendo una situazione familiare difficile. Tuttavia non capisco perché, sebbene razionalmente sappia di cosa si tratti, non riesco a smettere di avere paura di sentirmi male o peggio. Ho fatto un singolo consulto psichiatrico presso il csm dove vivo, la psichiatra mi ha prescritto xanax 10 gocce mattina e sera, effettivamente mi rilassano, le prendo da 3 settimane, ma mi chiedevo se fosse la cura adeguata per il mio problema, purtroppo non riesco ad uscire dal circolo vizioso di paura in cui sono entrata, inoltre oggi ho avuto un forte episodio di derealizzazione, mi domandavo se fosse normale con il mio disturbo, non sentivo il petto/il corpo in generale e la cosa mi ha molto spaventata, portandomi ad un nuovo leggero panico che però ho gestito.
In sostanza, capisco il mio disturbo ma temo di non star ricevendo l'aiuto adeguato, mi domandavo se la cura con lo xanax fosse indicata con i miei sintomi e se fosse normale che dopo tre mesi e tanto lavoro su me stessa ancora non riesca a venirne a capo. La psicoterapia mi aiuta ma fatico ad effettuare la respirazione diaframmatica che è l'unico consiglio pratico che mi è stato dato.
Grazie mille
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Attualmente la sua terapia non risulta sortire effetti terapeutici.
In particolare la terapia farmacologica non può basarsi sul solo uso di una benzodiazepina che comunque è solo sintomatica e non risolutiva.
Sarebbe opportuno far rivedere la terapia.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
In particolare la terapia farmacologica non può basarsi sul solo uso di una benzodiazepina che comunque è solo sintomatica e non risolutiva.
Sarebbe opportuno far rivedere la terapia.
Dr. F. S. Ruggiero
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 995 visite dal 19/10/2018.
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