La dose successiva torno nella stessa situazione
Buongiorno, premetto che non sono sicurissima che questa domanda vada chiesta in psichiatria o medicina sportiva.
Mi alleno su percorsi da 2 a 5 km quattro volte alla settimana tutto l’anno con l’obiettivo di aumentare la distanza e arrivare un giorno alla mezza maratona. Il mio problema è che non riesco a stare senza correre, quando capita che la palestra è chiusa e il tempo particolarmente brutto devo stare due o tre giorni ferma o quasi, sembro un leone in gabbia.
Me la prendo con tutto e con tutti, qualsiasi cosa mi fa infuriare, mi sfogo sul cibo mangiando oltre i limiti, non riesco a concentrarmi e neanche a dormire bene, al lavoro si lamentano di me perchè finisce sempre che me la prendo con qualcuno, e agli scatti d'ira si alternano momenti in cui mi sento veramente giù, che mi sento un fallimento e non riesco mai a farne una giusta, che il mondo sarebbe un posto migliore se io non ci fossi, ecc..ecc..poi torno ad essere un agnellino felice alla prima corsa, ricomincio ad essere tollerante, ad avere pazienza e sono felice e appagata.
Durante i giorni fermi faccio un po’ di cross training con i pesi oppure un po’ di cyclette (che peraltro odio!), ma non hanno effetto sul mio umore. Mi rendo conto che senza correre sono una vera e propria belva sia per gli altri che per me stessa, ma non so come risolvere il problema perché capisco che ogni tanto il mio corpo vuole che mi fermi, ma sembra che la mia mente non sia d’accordo. Non capisco che cosa sia.
Ho letto che l'attività fisica migliora l'umore, ma sinceramente nel mio caso mi sembra quasi che l'attività fisica sia come una pillola che prendo, che mi migliora la situazione per 24 ore, poi se salto la dose successiva torno nella stessa situazione. Perdonate il paragone, mi sembra che sia proprio così.
Grazie in anticipo.
Mi alleno su percorsi da 2 a 5 km quattro volte alla settimana tutto l’anno con l’obiettivo di aumentare la distanza e arrivare un giorno alla mezza maratona. Il mio problema è che non riesco a stare senza correre, quando capita che la palestra è chiusa e il tempo particolarmente brutto devo stare due o tre giorni ferma o quasi, sembro un leone in gabbia.
Me la prendo con tutto e con tutti, qualsiasi cosa mi fa infuriare, mi sfogo sul cibo mangiando oltre i limiti, non riesco a concentrarmi e neanche a dormire bene, al lavoro si lamentano di me perchè finisce sempre che me la prendo con qualcuno, e agli scatti d'ira si alternano momenti in cui mi sento veramente giù, che mi sento un fallimento e non riesco mai a farne una giusta, che il mondo sarebbe un posto migliore se io non ci fossi, ecc..ecc..poi torno ad essere un agnellino felice alla prima corsa, ricomincio ad essere tollerante, ad avere pazienza e sono felice e appagata.
Durante i giorni fermi faccio un po’ di cross training con i pesi oppure un po’ di cyclette (che peraltro odio!), ma non hanno effetto sul mio umore. Mi rendo conto che senza correre sono una vera e propria belva sia per gli altri che per me stessa, ma non so come risolvere il problema perché capisco che ogni tanto il mio corpo vuole che mi fermi, ma sembra che la mia mente non sia d’accordo. Non capisco che cosa sia.
Ho letto che l'attività fisica migliora l'umore, ma sinceramente nel mio caso mi sembra quasi che l'attività fisica sia come una pillola che prendo, che mi migliora la situazione per 24 ore, poi se salto la dose successiva torno nella stessa situazione. Perdonate il paragone, mi sembra che sia proprio così.
Grazie in anticipo.
[#1]
Gentile Utente,
quello che lei descrive sembra, almeno apparentemente, configurarsi come una "dipendenza da sport o exercise addiction"; potrebbe essere utile parlarne con uno psichiatra se come lei afferma interferisce con una conduzione ottimale della sua vita,
Cordiali Saluti
quello che lei descrive sembra, almeno apparentemente, configurarsi come una "dipendenza da sport o exercise addiction"; potrebbe essere utile parlarne con uno psichiatra se come lei afferma interferisce con una conduzione ottimale della sua vita,
Cordiali Saluti
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
[#2]
Gentile utente,
lo specialista di riferimento è senz'altro lo psichiatra. Il turbamento della sua vita lavorativa e di relazione, generata dalla impossibilità di allenarsi merita un approfondimento in sede specialistica.
cordiali saluti
lo specialista di riferimento è senz'altro lo psichiatra. Il turbamento della sua vita lavorativa e di relazione, generata dalla impossibilità di allenarsi merita un approfondimento in sede specialistica.
cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 25/01/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.