Derealizzazione e/o ossessione?
Buonasera dottori,
È da un po' di giorni che vi leggo e oggi mi sono deciso a scrivere;sono un ragazzo di 30 anni,da sempre ho tendenze ossessive e ipocondriache ma negli ultimi tempi mi sono imbattuto in una sensazione nuova quanto sconvolgente e ingestibile: tutto è iniziato chiedendomi se quello che vivo è reale...se la vita e il mondo esistono davvero etc il tutto accompagnato da un fortissimo stato ansioso...ho fatto ricerche su internet e mi sono imbattuto in derealizzazione...i primi giorni tutto ciò che avevo attorno mi sembrava come un sogno...abbastanza irreale ( anche se consapevole che fosse reale)...ora da una decina di giorni assumo 6 gocce di alprazolam la mattina e l'ansia è decisamente migliorata quindi piuttosto svanita la sensazione di irrealtà attorno a me...però rimane il chiodo fisso sulle domande esistenziali cui accennavo prima...quindi faccio fatica a capire...sono derealizzato oppure l'esperienza di derealizzazione è svanita ed ha lasciato il disturbo ossessivo legato ad essa( come precisavo prima ho sempre avuto nella mia vita tendenze a "fissarmi" su cose e fatti per determinati periodi)...?? Grazie anticipatamente avrei bisogno di un professionista su Roma o provincia disposto a seguirmi.
È da un po' di giorni che vi leggo e oggi mi sono deciso a scrivere;sono un ragazzo di 30 anni,da sempre ho tendenze ossessive e ipocondriache ma negli ultimi tempi mi sono imbattuto in una sensazione nuova quanto sconvolgente e ingestibile: tutto è iniziato chiedendomi se quello che vivo è reale...se la vita e il mondo esistono davvero etc il tutto accompagnato da un fortissimo stato ansioso...ho fatto ricerche su internet e mi sono imbattuto in derealizzazione...i primi giorni tutto ciò che avevo attorno mi sembrava come un sogno...abbastanza irreale ( anche se consapevole che fosse reale)...ora da una decina di giorni assumo 6 gocce di alprazolam la mattina e l'ansia è decisamente migliorata quindi piuttosto svanita la sensazione di irrealtà attorno a me...però rimane il chiodo fisso sulle domande esistenziali cui accennavo prima...quindi faccio fatica a capire...sono derealizzato oppure l'esperienza di derealizzazione è svanita ed ha lasciato il disturbo ossessivo legato ad essa( come precisavo prima ho sempre avuto nella mia vita tendenze a "fissarmi" su cose e fatti per determinati periodi)...?? Grazie anticipatamente avrei bisogno di un professionista su Roma o provincia disposto a seguirmi.
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Dovrebbe farsi visitare da uno specialista in quanto la terapia attuale può non essere adatta alla sua situazione.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
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https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Utente
In che senso dottore? Che tipo di terapia? In realtà da uno specialista psichiatra ci sono già stato...mi ha assegnato le gocce appunto e mi ha invitato a riflettere sulla possibilità di assumere antidepressivi e soprattutto sulla psicotetapia...e anche da questo punto di vista qualcosa ho fatto: mi sono sottoposto a una seduta di psicoterapia ipnotica ma non so se esattamente faccia al mio caso...vorrei orientarmi su un cognitivo comportamentale; il problema,come dicevo nel precedente post,è che i miei sintomi mi sembrano più ossessivi che di reale appartenenza a una determinata condizione.è come se quello che leggo,sintomi e tutto il resto, lo somatizzassi e poi lo sviluppo... Ieri sera per esempio leggevo della depersonalizzazione e improvvisamente,guardandomi allo specchio, ho iniziato a chiedermi se mi riconoscevo...e infatti si mi riconoscevo...però è come se mi autosuggestionassi mettendomi da solo dubbi inutili che mi ansiano ancor di più... E automaticamente entro in un totale circolo vizioso da cui non riesco ad uscire...
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Non deve riflettere lei sulla possibilità di ricevere una cura efficace come gli antidepressivi.
Piuttosto la cura solo sintomatica è destinata a non avere successo.
Non si può lasciare al paziente la riflessione sulle cure da fare.
Senta un altro parere
Piuttosto la cura solo sintomatica è destinata a non avere successo.
Non si può lasciare al paziente la riflessione sulle cure da fare.
Senta un altro parere
[#4]
Utente
Grazie dottore,
si un altro parere medico intendo sentirlo per orientarmi anche se non ho letto l'atteggiamento dell'altro specialista come un modo di lasciare a me la decisione finale ma solamente un elencarmi pro e contro di un'eventuale terapia farmacologica ( probabilmente perché ha compreso di avere a che fare da subito con un soggetto altamente ipocondriaco e suggestionabile).
Detto ciò, quello che volevo capire secondo via si tratta di un caso il mio di Dep/der o di un'ossessione legata alla suggestione?
Ad esempio da ieri sera sono fossilizzato sul pensiero della depersonalizzazione e mi sembra quasi svanita la derealizzazione e a volta accade viceversa...
si un altro parere medico intendo sentirlo per orientarmi anche se non ho letto l'atteggiamento dell'altro specialista come un modo di lasciare a me la decisione finale ma solamente un elencarmi pro e contro di un'eventuale terapia farmacologica ( probabilmente perché ha compreso di avere a che fare da subito con un soggetto altamente ipocondriaco e suggestionabile).
Detto ciò, quello che volevo capire secondo via si tratta di un caso il mio di Dep/der o di un'ossessione legata alla suggestione?
Ad esempio da ieri sera sono fossilizzato sul pensiero della depersonalizzazione e mi sembra quasi svanita la derealizzazione e a volta accade viceversa...
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Utente
OK grazie...per quanto riguarda alprazolam invece ormai sono un paio di settimane che ne prendo 6 al mattina che correlate a una drastica riduzione della caffeina mi hanno placato un po' il senso dell'ansia e dell'angoscia ma non del pensiero fisso...cosa devo fare? Le sospendo completamente?
[#8]
Utente
Grazie dottore anche se la sua risposta mi mette ancora più panico... Dice che non si tratta di tutto ciò ma di qualcosa di ancora più grave? Tipo schizofrenia etc? Ho dei momenti in cui ho paura di essere impazzito o di stare sul punto di impazzire...diciamo che è una paura che mi ha accompagnato costantemente in queste settimane...cmq ho contattato oggi lo psichiatra che mi ha assegnato alprazolam e mi ha suggerito di iniziare a scalare... Una settimana 5, una 4,poi 3 ed eliminarle del tutto...e a quel punto mi ha detto di risentirci per verificare come va...
[#9]
Utente
Buongiorno dottori,
Allora spero in una vostra risposta perché sono nel panico più totale: la derealizzazione,o meglio le domande esistenziali sulla realtà, se esistiamo davvero etc..sembrano essere svanite,mentre ha preso piede un'altra sensazione che mi stabilizza ancor di più: è come se da un paio di giorni a questa parte percepissi una sorta di distacco da me stesso...o meglio so che sono io,ciò che vedo e sento attorno a me rimane inalterato ma è come se fossi spettatore di me stesso...sembrerebbero sintomi da depersonalizzazione.. E sono entrato talmente in panico che mi guardo allo specchio per verificare che mi riconosca e in effetti non mi vedo come estraneo(perché ho letto che una delle sensazioni di quest'ultima è proprio il percepirsi come estranei)...quindi non so se è depersonalizzazione o suggestione da essa...oppure semplicemente il fatto che in questi giorni cercando di dare una spiegazione alle mie sensazioni ho cercato di far riemergere,di ricordare una parte di me di quando ero piccolo dove giocando mi inventavo altre identità.. Il discorso è che in questo caso non vivo quel tipo di cosa..nel senso non ho identità parallele né sdoppiamenti di personalità...ho solo un panico terribile che mi porta a tutto ciò... Poi appena l'ansia si seda...tutto sembra più o meno rientrare... Ho paura di essere impazzito... Non so più cosa pensare...
Allora spero in una vostra risposta perché sono nel panico più totale: la derealizzazione,o meglio le domande esistenziali sulla realtà, se esistiamo davvero etc..sembrano essere svanite,mentre ha preso piede un'altra sensazione che mi stabilizza ancor di più: è come se da un paio di giorni a questa parte percepissi una sorta di distacco da me stesso...o meglio so che sono io,ciò che vedo e sento attorno a me rimane inalterato ma è come se fossi spettatore di me stesso...sembrerebbero sintomi da depersonalizzazione.. E sono entrato talmente in panico che mi guardo allo specchio per verificare che mi riconosca e in effetti non mi vedo come estraneo(perché ho letto che una delle sensazioni di quest'ultima è proprio il percepirsi come estranei)...quindi non so se è depersonalizzazione o suggestione da essa...oppure semplicemente il fatto che in questi giorni cercando di dare una spiegazione alle mie sensazioni ho cercato di far riemergere,di ricordare una parte di me di quando ero piccolo dove giocando mi inventavo altre identità.. Il discorso è che in questo caso non vivo quel tipo di cosa..nel senso non ho identità parallele né sdoppiamenti di personalità...ho solo un panico terribile che mi porta a tutto ciò... Poi appena l'ansia si seda...tutto sembra più o meno rientrare... Ho paura di essere impazzito... Non so più cosa pensare...
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Utente
Buon pomeriggio dottori,
Dall'ultima volta che ho scritto qualche settimana fa mi sono rivolto ad uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale: dalla sua analisi non si tratta nel mio caso di una reale derealizzazione ma ma di un disturbo ossessivo con qualche margine vago di derealizzazione dato che passo la giornata a pensarci;
a detta dello psicoterapeuta posso farcela da solo con la tcc senza farmaci.. Io invece non ne sono molto sicuro in quanto la mia ansia devastante accompagnata alle domande esistenziali mi attanagliano dalla mattina alla sera... Quindi iniziare una terapia prima di tutto farmacologica può portare benefici più veloci per il sintomo da affiancare alla psicoterapia?
Non metto in discussione ciò che mi è stato detto e consigliato però alla fine io mi vivo ed io conosco il mio stato d'animo..
Dall'ultima volta che ho scritto qualche settimana fa mi sono rivolto ad uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale: dalla sua analisi non si tratta nel mio caso di una reale derealizzazione ma ma di un disturbo ossessivo con qualche margine vago di derealizzazione dato che passo la giornata a pensarci;
a detta dello psicoterapeuta posso farcela da solo con la tcc senza farmaci.. Io invece non ne sono molto sicuro in quanto la mia ansia devastante accompagnata alle domande esistenziali mi attanagliano dalla mattina alla sera... Quindi iniziare una terapia prima di tutto farmacologica può portare benefici più veloci per il sintomo da affiancare alla psicoterapia?
Non metto in discussione ciò che mi è stato detto e consigliato però alla fine io mi vivo ed io conosco il mio stato d'animo..
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 5.1k visite dal 01/10/2018.
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